Bonus vacanze in scadenza Ora si danno soldi all'online?
Con un emendamento il governo vuole permettere che il bonus vacanze possa essere sfruttato per le prenotazioni effettuate tramite le online travel agency straniere di fatto arricchendo le casse di questi colossi
30 settembre 2020 | 23:30
A rischio un milione e trencentomila posti di lavoro nel settore turistico (ultimi dati di Federalberghi) e il Governo cosa fa? Potrebbe regalare potenzialmente 400 milioni di euro degli italiani alle grandi Ota (online travel agency straniere). Il senatore Pd, Franco Mirabelli, ha, infatti, proposto un emendamento per permettere che il bonus vacanze possa essere sfruttato nel pagamento anche tramite “l'ausilio, l'intervento o l'intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici”. Di fatto un “bel regalo per le Ota (Online Agency Travel) che già dominano il mercato delle prenotazioni turistiche.
Una beffa che segue il danno, visto il fallimento del bonus vacanze che non ha funzionato come si sperava: a fronte di uno stanziamento complessivo di 2,4 miliardi di euro, lo strumento – 500 euro alle famiglie con Isee non superiore ai 40mila euro – è stato richiesto da circa un milione e mezzo di nuclei familiari, per una cifra complessiva di 615 milioni di euro, peraltro erogati solamente in parte.
Ora considerando che l’80% delle prenotazioni di strutture ricettive avviene di solito tramite le grandi Ota internazionali, appunto, e che queste prendono minimo il 18% di commissioni, tenuto conto che ancora più di 2 miliardi del fondo a disposizione del Bonus Vacanze non sono stati spesi, il conto è presto fatto.
A denunciare il fatto Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d’Italia, che in un’intervista a ilGiornale.it ha chiarito: «Ci sono circa due miliardi di euro che entro il 31 dicembre 2020 – quando il bonus scadrà – non riusciranno a essere elargiti: questo significa che il meccanismo del bonus vacanze non ha funzionato. Per questa ragione, allora, abbiamo chiesto che questi due miliardi fossero investiti nella filiera turistica per aiuti diretti concreti alle aziende e alle imprese recettive. Ora il Pd punta a dare un contributo di 400 milioni alle Online travel agency attraverso le commissioni sulle prenotazioni online. In questo modo il bonus vacanze, pensato per aiutare il turismo italiano, avvantaggia le Ota straniere: complimenti…».
D’accordo con Zucconi anche numerose associazioni di categoria (b&b, extralberghiere, case vacanze, ecc…) che hanno firmato una petizione in cui chiedono che la possibilità di fruire del Bonus Vacanze deve essere estesa ai prossimi anni (fin quando non verrà esaurito il fondo messo a disposizione) e di semplificare le modalità di fruizione del bonus: il viaggiatore dovrà poter scegliere di soggiornare in qualsiasi tipologia di struttura, incluse le strutture ricettive familiari non imprenditoriali (B&B, Case Vacanza, Locazioni turistiche), che rappresentano più del 70% del settore extralberghiero, ad oggi ancora inspiegabilmente escluse dal provvedimento.
Il bonus è stato richiesto da circa un milione e mezzo di nuclei familiari
Una beffa che segue il danno, visto il fallimento del bonus vacanze che non ha funzionato come si sperava: a fronte di uno stanziamento complessivo di 2,4 miliardi di euro, lo strumento – 500 euro alle famiglie con Isee non superiore ai 40mila euro – è stato richiesto da circa un milione e mezzo di nuclei familiari, per una cifra complessiva di 615 milioni di euro, peraltro erogati solamente in parte.
Ora considerando che l’80% delle prenotazioni di strutture ricettive avviene di solito tramite le grandi Ota internazionali, appunto, e che queste prendono minimo il 18% di commissioni, tenuto conto che ancora più di 2 miliardi del fondo a disposizione del Bonus Vacanze non sono stati spesi, il conto è presto fatto.
A denunciare il fatto Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d’Italia, che in un’intervista a ilGiornale.it ha chiarito: «Ci sono circa due miliardi di euro che entro il 31 dicembre 2020 – quando il bonus scadrà – non riusciranno a essere elargiti: questo significa che il meccanismo del bonus vacanze non ha funzionato. Per questa ragione, allora, abbiamo chiesto che questi due miliardi fossero investiti nella filiera turistica per aiuti diretti concreti alle aziende e alle imprese recettive. Ora il Pd punta a dare un contributo di 400 milioni alle Online travel agency attraverso le commissioni sulle prenotazioni online. In questo modo il bonus vacanze, pensato per aiutare il turismo italiano, avvantaggia le Ota straniere: complimenti…».
D’accordo con Zucconi anche numerose associazioni di categoria (b&b, extralberghiere, case vacanze, ecc…) che hanno firmato una petizione in cui chiedono che la possibilità di fruire del Bonus Vacanze deve essere estesa ai prossimi anni (fin quando non verrà esaurito il fondo messo a disposizione) e di semplificare le modalità di fruizione del bonus: il viaggiatore dovrà poter scegliere di soggiornare in qualsiasi tipologia di struttura, incluse le strutture ricettive familiari non imprenditoriali (B&B, Case Vacanza, Locazioni turistiche), che rappresentano più del 70% del settore extralberghiero, ad oggi ancora inspiegabilmente escluse dal provvedimento.
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