Bonus ristoranti 2024, un posto a tavola per i bambini a 10 euro?

Si chiama "Aggiungi un posto a tavola che c'è un bambino in più" l'iniziativa allo studio del ministero delle Imprese e del made in Italy per portare più famiglie nei ristoranti con menu scontati che potrebbe partire a gennaio . Ma per la Fipe la sua realizzazione è tutt'altro che agevole

28 novembre 2023 | 10:32

Spesso succede che al ristorante i bambini non siano ben visti (anche se ricordiamo che i ristoranti childfree non siano legittimi), ma ci potrebbe essere, invece, una bella notizia per le famiglie e per i ristoranti che ben li accettano! Tra le misure antinflazione, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy starebbe, infatti, pensando a menu a prezzi fissi per bambini e famiglie nei ristoranti contro l'aumento dei prezzi. L’iniziativa, che si chiama "Aggiungi un posto a tavola che c'è un bambino in più", come detto, è in fase di elaborazione da parte del ministero: i primi incontri hanno coinvolto le associazioni delle imprese della ristorazione e delle famiglie, al fine di elaborare un protocollo analogo a quello del carrello anti inflazione applicato ai beni di prima necessità. Dalle prime notizie si parla di un vero e proprio Bonus ristoranti 2024 con la proposta di menu per bambini a un costo inferiore a 10 euro, la disponibilità di piatti del territorio a prezzi calmierati e la presentazione di altri menu a tariffe scontate. Ma c'è un ma: il Bonus ristoranti 2024 implica, infatti, una realizzazione tutt'altro che agevole, come sottolineato dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi. Vediamo intanto come dovrebbe funzionare.

Come funziona il Bonus ristoranti 2024

Come dicevamo, quello che sta pensando il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è fissare a 10 euro il costo dei menu per bambini nei ristoranti medi. Ma ci sono altre soluzioni sul tavolo: come l'offerta di piatti del territorio a prezzi calmierati e la predisposizione di menu scontati.

L'obiettivo è chiaro: incentivare i gruppi familiari, in particolare quelli numerosi, a frequentare più assiduamente i ristoranti, che spesso sono oggetto di segnalazioni legate a prezzi elevati. Ma, oltre a garantire un effetto calmierante sui prezzi della ristorazione, con contributo alla mitigazione dell'inflazione, l'iniziativa mira a instaurare un nuovo rapporto di fiducia tra esercenti e famiglie, incoraggiando il ritorno delle famiglie nei locali attraverso una campagna di comunicazione dedicata.

Bonus Ristoranti 2024: quando dovrebbe iniziare e quanto dovrebbe durare

Il Mimit prevede di definire il protocollo del Bonus Ristorante 2024 entro i primi giorni di dicembre per poi dare il via ufficiale il primo gennaio 2024. Quanto dovrebbe durare il Bonus Ristorante 2024. Si parla di almeno tutto il primo quadrimestre dell'anno.

Bonus Ristoranti 2024: le difficoltà del Governo

In ogni caso l’attuazione del Bonus Ristoranti 2024 non è così semplice. Come sottolinea il presidente della Federazione Italiana Pubblici Esercizi, Lino Erico Stoppani: «Il ministro Adolfo Urso sta tentando di incentivare la presenza dei più giovani nei ristoranti attraverso la proposta di menu al di sotto dei 10 euro, al fine di promuovere la convivialità e il tempo trascorso in famiglia. Questa iniziativa si scontra con difficoltà operative, dal momento che, una volta raggiunto l'accordo con le associazioni, è necessario implementarlo sulle imprese e sui territori. Un menu a 10 euro potrebbe risultare eccessivo nelle catene della ristorazione commerciale e troppo contenuto nei ristoranti stellati. Al di là di queste considerazioni, i ristoranti stellati, noti per offrire menu degustazione con costi tra i 100 e i 200 euro a persona, non rappresentano l'ambiente idoneo per politiche antinflazionistiche né per il pubblico più giovane. Chi è disposto a investire cifre considerevoli per l'esperienza culinaria di alta qualità difficilmente si avvantaggerebbe da sconti dedicati ai bambini. Il focus dovrebbe piuttosto concentrarsi sulla ristorazione di fascia media, che coinvolge il pubblico delle famiglie e rappresenta l'habitat ideale per un'iniziativa di questo genere».

«Il Governo, a cui non manca la fantasia, farebbe meglio a occuparsi di cose serie e non di provvedimenti spot per spese non obbligate – aggiunge Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori - Il Governo dovrebbe preoccuparsi del fallimento del trimestre antinflazione e del fatto che a ottobre l’olio di oliva è rincarato in un solo mese del 5,9%, il pane fresco non ha invertito la sua corsa, salendo dello 0,2% su settembre 2023 e del +4,8% su ottobre 2022. Oppure farebbe bene ad aiutare i 2,18 milioni di famiglie in povertà assoluta che al ristorante non ci possono certo andare, sconti o non sconti».

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Alberto Lupini


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