Bolzano, a tavola col green pass. Ma il Garante della Privacy lo ferma

In Alto Adige si va al ristorante al chiuso con il passaporto che certifica l'immunità, un successo con code nei centri predisposti. Attenzione però, secondo il Garante lede la privacy dei soggetti. Che succederà?

26 aprile 2021 | 19:06
In Alto Adige i ristoranti e i bar hanno riaperto oggi anche all'interno grazie al green pass, lanciato dalla Provincia autonoma di Bolzano con l'ambizione di diventare un modello per il resto d'Europa. Ma il progetto proprio oggi sembra essersi arenato: il Garante della Privacy infatti ha detto no al passaporto vaccinale perchè lede dati personali di ogni soggetto che lo possiede. Una brutta gatta da pelare per il Governo proprio ora che ci si sta avvicinando alle vacanze facendo affidamento proprio su questo strumento, l'unico che sembra poter dare sicurezza.


A Bolzano coda per ottenere il pass

A Bolzano però l'idea del pass è piaciuta almeno stando a quanto visto questa mattina con i centri tamponi di Bolzano presi d'assalto. Nel capoluogo e in 90 altri comuni altoatesini sono stati allestiti centri nei quali possono essere effettuati gratuitamente i cosiddetti "tamponcini", i test nasali fai da te. Il test negativo viene registrato dall'Azienda sanitaria in una banca dati e il ristoratore con un codice QR lo può scannerizzare e appare una spuntina verde che dà accesso all'esercizio pubblico. Le altre due soluzioni per ottenerlo sono: certificare di aver ricevuto il vaccino o di essere guariti dal Covid non più di sei mesi fa.

Un esperimento che si spera possa ottenere gli effetti desiderati così da fungere da apripista anche per tutti gli altri ristoratori che, al contrario, possono tenere aperti solo all'aperto dovendo sfidare le intemperie che proprio oggi e per almeno una settimana imperverseranno sull'Italia.

Quali soluzioni per incassare il sì del Garante?

A questo punto però il problema sembra essere più rilevante e complicato se il Governo non troverà una soluzione per il green pass. Perchè lo strumento, come è noto, servirà anche per l’entrata o l’uscita dai territori delle regioni collocate in zona rossa o arancione. In più, potrebbe essere utilizzato per l’accesso a eventi, fiere, convegni, congressi, per far sì che si possano attestare la guarigione dal Covid, l’avvenuta vaccinazione o l’effettuazione del test del tampone nelle varie forme.

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Alberto Lupini


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