Bar e ristoranti chiusi a Mezzanotte Feste private: massimo 30 persone
Il Governo sta definendo le restrizioni che varerà forse lunedì. Stop a partite amatoriali di basket e calcetto. Multe per chi sarà per strada fuori dai locali di notte . Sempre per evitare contagi, si punta ad incentivare lo smart working delle aziende. Più controlli sui pullman troppo affollati, ma più posti in alta velocità sui treni
Ma vediamo nell’ordine quali potrebbero essere le nuove decisioni sostenute con forza dal ministro della Sanitá Roberto Speranza.
Bar e ristoranti: si chiude alle 24
Tenendo conto delle opposizioni delle associazioni di categoria (Fipe in testa) e dei governatori contrari a riduzioni di orario, il governo sembra determinato comunque a fissare un limite per l’attivitá, perché vorrebbe abbassare così facendo (?) la possibilità di contagio, senza incidere in maniera significativa sul rendimento economico.
Feste (anche in casa) con massimo 30 persone
Ai banchetti di cerimonie, feste, matrimoni e battesimi potranno partecipare al massimo 30 persone. Si va verso il divieto di tutte le feste private e questo riguarderà, per la prima volta, anche le riunioni organizzate nelle case per impedire i contatti tra persone non conviventi, non essendo possibile garantire l’uso obbligatorio della mascherina. Un provvedimento che dará però una mazzata finale alle aziende di catering che sono già quelle che maggiormente hanno sofferto per la pandemia.
Niente code fuori dai locali di notte
Per impedire gli assembramenti si vieterà ai cittadini di sostare davanti a bar, ristoranti e pub dalle 21 alle 6. Ma anche di riunirsi in strade, piazze e parchi. La vendita di alcolici sarà consentita solo fino alle 22. Mentre vengono potenziati i controlli sull’uso delle mascherine, il governo vuole impedire le aggregazioni. Si potrà quindi stare all’interno dei locali — seguendo le linee guida già approvate — ma non fermarsi all’esterno a meno che non si sia seduti al tavolo di un dehors. Le sanzioni imposte sarebbero uguali a quelle previste per chi va in giro senza coprire naso e bocca: da 400 a 1.000 euro di multa.
Stop agli sport di gruppo e mascherina per attività all'aperto
Dopo l’idiozia di aver pensato di riaprire gradualmente gli stadi, ora si fa marcia indietro e si sta (finalmente) valutando di vietare le partite di calcetto, basket e gli altri sport da contatto a livello amatoriale. Una misura che al momento non riguarda il livello professionistico anche se é auspicabile che venga applicata anche lì se le curva epidemiologica dovesse continuare a salire. E sempre in questa logica anche per attività motoria all'aperto dovrebbe essere obbligatorio avere la mascherina.
Si punta sullo smart working, su più posti sui treni ad alta velocità e più controlli sui pullman
Incuranti dei danni causati al sistema e a molte aziende, il Governo vorrebbe incentivare le aziende per continuare lo smart working per limitare i contatti tra le persone negli uffici dove è in vigore l’uso della mascherina, sia pur seguendo le linee guida per le varie tipologie di attività e prevedendo un’esclusione soltanto per chi è in stanza da solo. Ci potrebbe poi essere un allentamento per i treni ad alta velocità con la possibilità di andare oltre il 50 % previsto adesso (che in realtá é due terzi in prima classe), mentre su bus e metropolitane si dovrebbero potenziare i controlli per far rispettare le regole mantenendo la distanza sia per chi sta seduto che per chi viaggia in piedi e il limite di capienza all’80%.
Il Governo seguirà comunque l’andamento dei contagi prevedendo possibili nuove chiusure di fronte a un’eventuale impennata ulteriore e soprattutto se dovessero andare in affanno i reparti di terapia intensiva che continuano ad essere l’elemento primario per valutare la circolazione e l’aggressività del Covid-19. Tenendo comunque ben presente l’aumento dei ricoveri nei reparti di molti ospedali, e, sempre in numerosi ospedali, l’attesa per sottoporsi al tampone molecolare ha ormai superato le 10 ore. Il Comitato tecnico-scientifico coordinato da Agostino Miozzo potrebbe suggerire un via libera ai test rapidi (ritenuti affidabili al 95%) effettuati da medici di base e pediatri, sottoponendo poi al tampone soltanto chi risulta positivo. In questo modo secondo gli esperti verrebbero alleggerite le strutture sanitarie e si renderebbe più razionale il meccanismo che porta le persone in isolamento fiduciario, che così sarebbe ridotto a dieci giorni.
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Alberto Lupini
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