Autunno con gusto: a Roma tutto il buono della provincia di Cuneo
Tappa capitolina del tour “Sapori d’Autunno” per mostrare quando offre il territorio. Un progetto che promuove la ricchezza dell'agroalimentare e il calendario degli eventi fieristico-gastronomici cuneesi
Trasferta romana, presso Open Baladin di via degli Specchi, dell'Atl-Agenzia turistica locale di Cuneo nell’ambito del tour “Sapori d’Autunno” per mostrare quando possa offrire il territorio in fatto di enogastronomia, basata su una grande biodiversità e sull'abilità dei sui interpreti e dei cuochi nel segno della tradizione. Mostrata in alcuni video anche la bellezza del vasto e articolato territorio con tutto il suo appeal turistico a conferma del successo del binomio cultura-enogastronomia.
Gli appuntamenti con la tradizione
A guidare gli ospiti in questo viaggio sono stati il direttore dell’Atl del Cuneese, Daniela Salvestrin, Gabriella Giordano, voce storica di Radio Montecarlo e la cuoca Alessandra Ingenetti di Slow Food, membro dell’Associazione cuochi della provincia Granda. L'iniziativa rientra in un progetto portato avanti da circa 20 anni per promuovere la ricchezza dell'agroalimentare e nello stesso tempo il calendario dei principali eventi fieristico-gastronomici Cuneesi. È un territorio dove le tradizioni legate alla terra e ai suoi frutti sono molto sentite come dimostrano i tanti appuntamenti autunnali e invernali, come la Fiera del bue grasso di Carrù dedicata all' imponente bovino simbolo della Razza piemontese, Peccati di gola con la vetrina dell'Expo del gusto, Vinadio, Cavoli tuoi, le Sagre dell'aglio di Caraglio e del Porro di Cervere, la Fiera dei Puciu (un antico frutto simile alla nespola) e di San Nicolao, di Sant'Andrea e tante altre iniziative che animano anche i più piccoli centri.
Tavola imbandita
Ad accogliere gli ospiti nella serata romana è stato un lungo tavolo imbandito con frutti di stagione come castagne e marroni, la mela rossa di Cuneo, la pera Madrenassa, la renetta grigia di Barge, i porri di Cervere, il cavolo di Margherita, i funghi di Ceva, l'uva profumata del Monregalese e delle Colline Saluzzesi, il peperone quadrato, il fagiolo Cuneese, i ceci di Nucetto e tanto altro. Grande varietà di salumi artigianali, preziosa riserva invernale per i valligiani, e il Prosciutto di Cuneo Dop. Soprattutto i formaggi, espressione delle montagne, hanno conquistato i palati nella ricca degustazione guidata; dal Castelmagno alla Raschera degli alpeggi delle Valli Monregalesi, fino a quelli caprini e pecorini di varie stagionature.
Apoteosi alimentare
È questa una terra generosa, già granaio dei Savoia, dove si allevano bovini ma anche l’Agnello Sambucano e il Cappone di Morozzo e, per i buongustai, la Chiocciola di Borgo San Dalmazzo Helix Pomatia Alpina. Dall’abile lavoro manuale prendono forma gli agnolotti della tradizione ripieni di carne, le Ravioles della Valle Varaita, gli gnocchi e i crouzet della Valle Stura. Molto apprezzato il pane artigianale con farine miste, come quello di Niella Tanaro e di Savigliano, e la produzione vinicola si aggiunge a quella nobile piemontese con le etichette delle Colline Saluzzesi e il Dolcetto delle Langhe Monregalesi.
La prova del palato
La cuoca Alessandra Ingenetti nella serata romana ha usato molti di questi prodotti per uno speciale menu, preparato in diretta: dalla Bagna Caôda di Faule alla polenta di patate e di grano saraceno dall'elaborata preparazione, perché soltanto pestandola a lungo con un robusto bastone la composizione può amalgamarsi nel finale. Grandi fette tagliate col filo sono state poi servite accompagnate da una salsa al formaggio. In abbinamento sono state degustare le birre artigianali di Open Baladin, la catena di birrerie che ospita il tour.
Gran finale con i dolci: un altro capitolo tutto da gustare. Dal bunet alla torta ai marroni, fino ai biscotti di farina di meliga. Ma il più famoso è il Cuneese, pralina di cioccolato creata quasi cento anni fa da un estroso pasticcere, ripiena di crema fondente e rum e racchiusa da meringhe e cioccolato. Sempre vestito di scintillante carta colorata è divenuto il simbolo di tutto il buono della provincia. Stregò anche Hemingway che venne a gustarli nel 1954. Ma ad attrarre i visitatori non sono solo le tentazioni del gusto, perché tante sono le mete culturali e le bellezze del territorio. Non a caso è la "Granda", la quarta provincia più estesa d'Italia, una conca verde che da Torino si apre a sud ovest, verso il mar Ligure, la Costa Azzurra e la Provenza. Dal centro ideale di Fossano e dalla sua torre del Castello dei Principi d'Acaja lo sguardo spazia fino ai profili delle montagne, alle sorgenti del Po e al Monviso, detto il Re di Pietra. Città e borghi conservano edifici storici e religiosi con opere d'arte con possibilità di costruire itinerari mirati. Interessante l' offerta per l'outdoor, lo sport e le cure termali.
Il tour "Sapori d'Autunno, partito al Salone del Gusto di Torino, prima di Roma ha fatto tappa a Bologna. Prossima fermata Montecarlo, in occasione del 25° Salone Montecarlo Gastronomie in cui saranno annunciate le proposte per la stagione invernale.
www.visitcuneese.it
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Alberto Lupini