Attorno alla ristorazione una guerra fra poveri senza senso del ridicolo
Abbiamo letto di proposte normative fra le più bizzarre. Da chi crede che il pesce di mare sia un prodotto dop della val padana a chi, da artigiano della qualità, vuol diventare anche maestro dell'ospitalità...
La mosca nel piatto è un elemento di disturbo ben individuabile che irrita con la sua indebita intromissione. Spesso si usa questa espressione quando c'è chi rovina un equilibrio o un clima d'armonia. Rappresenta anche un fastidio o una seccatura in generale. Con questa rubrica vogliamo indicare, di volta in volta, le tante mosche nel piatto che sarebbe utile non ci fossero.
Negli ultimi tempi abbiamo letto di proposte normative fra le più bizzarre. Da chi crede che il pesce di mare sia un prodotto dop della val padana a chi, da artigiano della qualità, vuol diventare anche maestro dell'ospitalità, trasformandosi all'occorrenza in albergatore o ristoratore.
In questa incessante guerra fra poveri, in cui si è perso di tutto, tranne il senso del ridicolo. A quando la proposta per trasformare al calar della notte le sale dei ristoranti in comode camerate per dormire? Pensateci, sono in centro città e dopo aver mangiato, per una modica cifra e qualche brandina, potrebbero tornare ad esser locande. Ristoalberghi...non male eh? Le normative dite voi? Il rispetto delle regole? Le competenze come base di un mestiere? Come siete desueti, qui siamo alla fiera degli emendamenti...oh...prima che qualche politico in cerca di consensi ci creda...si scherza.
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Alberto Lupini