Apertura a Firenze e nuovo laboratorio centrale: il 2023 di Mama Eat
Il brand nato a Napoli e che propone i suoi piatti anche in versione senza glutine apre a Firenze e punta su un nuovo spazio che ospiterà un laboratorio e una academy per la formazione del personale
Una nuova apertura per portare a Firenze la cucina della tradizione (anche) senza glutine e la progettazione di uno spazio polifunzionale che possa fungere da cucina centralizzata e da Academy per la formazione del personale. Questi gli obiettivi per il 2023 di Mama Eat, il brand di ristorazione nato a Napoli e che oggi può contare su cinque locali dislocati tra il capoluogo campano, Roma e Milano, che propone la cucina della tradizione attraverso piatti preparati come si faceva un tempo, esaltandone l’intensità dei sapori per evidenziare la valenza anche sociale della buona tavola. Una realtà imprenditoriale che da oltre 20 anni consente a ogni tipologia di clientela di poter vivere un’esperienza gastronomica in piena condivisione grazie a un menu interamente duplicato anche nella versione senza glutine. «Mama Eat è nato circa una ventina di anni fa quando mia madre, Marcella Navarro, dopo aver scoperto di essere celiaca notò la grande difficoltà nel poter mangiare con i propri cari fuori casa, a causa della mancanza di proposte adeguate. A quel punto decise, con due dei suoi fratelli (Roberto e Giovanni), di aprire Mama Eat» dichiara Roberto Zeccolini, business development manager della catena dei ristoranti Mama Eat.
Nuovo laboratorio e apertura a Firenze: il 2023 di Mama Eat
La costante crescita del brand testimoniata dai consensi della clientela, dalla solidità finanziaria del progetto e dalla competente gestione imprenditoriale, proseguirà anche nel 2023 con due nuovi importanti passi della fase di espansione di Mama Eat. In primis l’apertura di una sede a Firenze, per portare anche nel capoluogo toscano la cucina della tradizione in versione senza glutine; quindi la strutturazione (entro il primo semestre del 2023) di uno spazio a Napoli che avrà una doppia anima: laboratorio per la preparazione centralizzata di alcuni semilavorati, in modo da poter assicurare una qualità costante in ogni ristorante, e Academy per la formazione del personale, che potrà successivamente essere assegnato alle varie sedi per ricoprire ruoli in cucina, sala ma anche in ambito manageriale. «Partiremo con la gestione centralizzata di tutta la proposta dei fritti, per poi affiancare anche sughi e prodotti da forno, con l’obiettivo di riuscire ad offrire in ogni locale di Mama Eat una proposta gastronomica sempre di alto livello - sottolinea Zeccolini, che aggiunge - inoltre l’Academy ci permetterà di poter ampliare il nostro staff potendo contare su nuove risorse già qualificate».
La buona cucina della tradizione (anche) senza glutine
Un progetto che ha saputo rapidamente conquistare il palato degli appassionati della buona cucina e la fiducia di chi, a causa dell’intolleranza al glutine, non poteva concedersi facilmente una piacevole esperienza gastronomica e che ha trovato in Mama Eat l’insegna di riferimento. Una cucina della tradizione quella preparata da Marcella, profonda conoscitrice dei piatti fondamentali della storia culinaria di Napoli, realizzata con cura ed in tutta sicurezza grazie alla presenza di una doppia cucina, che consente di evitare il rischio contaminazione: «La piena conoscenza di tutto ciò che concerne la celiachia e la grande passione per la tradizione gastronomica della nostra città ha permesso a mia madre di poter ideare Mama Eat senza trascurare nessun dettaglio, dando così vita ad una realtà unica nel suo genere» - sottolinea Roberto Zeccolini, ora impegnato con il progetto di espansione del brand.
Il piacere della condivisione
«Il messaggio importante che vogliamo trasmettere ai nostri clienti ed a tutti gli amanti della buona tavola è l’idea di condivisione. Quella che quotidianamente proponiamo da 20 anni non è una cucina solo per celiaci, ma è una proposta gastronomica adatta a tutti e che consente di eliminare le distanze causata da questa intolleranza» - aggiunge Roberto, evidenziando il valore aggiunto della doppia cucina. Disporre di 2 ambienti separati consente infatti di poter preparare in piena sicurezza la versione classica e senza glutine di qualunque piatto evitando i problemi relativi alla possibile contaminazione: “Tutti i nostri clienti sono liberi di poter scegliere il piatto che preferiscono puntando esclusivamente al gusto delle nostre proposte”. Un (doppio) menu disponibile nei 5 locali di Mama Eat, tutti certificati dall’Associazione Italiana Celiachia, presenti a Napoli (Via Manzoni), Roma (Trastevere, Borgo Pio e Ponte Milvio) e Milano (Via Procaccini) ai quali presto si aggiungerà la prima apertura a Firenze (Borgo San Frediano), a conferma della bontà di un progetto imprenditoriale in costante crescita, anno dopo anno, e che coinvolge ora circa 100 dipendenti.
Il menu di Mama Eat
“Portare il gusto dei sapori di casa al ristorante”: questa la mission di Mamma Marcella e del suo staff. Per raggiungere l’obiettivo in ogni locale di Mama Eat sono presenti due cucine, due forni per le pizze, due chef e due brigate per la preparazione dei piatti. L’attenta selezione delle materie prime, il rispetto della tradizione e il gusto della condivisione a tavola, rappresentano l’impegno principale di Mama Eat per garantire ogni giorno piatti buoni come quelli di una volta, “come quelli che preparerebbe Mammà”. Un attento lavoro quotidiano strutturato su una cucina espressa, fatta esclusivamente di piatti preparati al momento, con un menu basato su molte proposte fondamentali e su tante varianti stagionali che contribuiscono ad arricchire la proposta gastronomica. Da Mama Eat è possibile provare i golosi antipasti come Montanare, Arancine, il Tagliere del contadino e il Mama Crocchè, il classico crocchè napoletano proposto nella versione da 25 cm e farcito in vari modi tra cui l’immancabile Salsiccia e Friarielli (Crocchetta di patate con ripieno di salsiccia, friarielli, fiordilatte campano, prezzemolo, pepe, parmigiano, avvolta da panatura croccante artigianale). Tra i primi da non perdere ‘A Genoves’ (Ziti con ragù bianco di carne alla genovese, e parmigiano grattugiato) e ‘A Past e Patan’ (Pasta con patate, rpovola campana e parmigiano grattugiato).
Interessante anche la scelta dei secondi
Con una menzione d’obbligo per le Polpette al ragù e la Mozzarella alla Sorrentina (Mozzarella filante campana e sugo di pomodorini San Marzano), ma Mama Eat vuol dire anche Pizza (anche senza glutine) e quindi spazio a Margherita, Marinara, Napul’è (Salsiccia sbriciolata, provola campana, parmigiano e friarielli saltati con aglio e peperoncino) e Ripieno Fritto (Pizza Fritta, ripiena di prosciutto cotto, provola camoana, parmigiano e ricotta campana). In chiusura spazio naturalmente ai dolci con Tiramisù, Torta Caprese e Scugnizielli (Straccetti di pizza fritta dolci con crema di pistacchio o Nutella).
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Alberto Lupini
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