Alba, Bra, Langhe e Roero si candidano insieme a Capitale italiana della Cultura
Sulla scia della coppia Bergamo-Brescia. Già una decina di anni fa le Langhe sono entrate a far parte del Patrimonio Mondiale Unesco. In attesa del verdetto ecco dove soggiornare
Nel 2026 Capitale italiana della cultura potrebbe essere non una città, ma un territorio. E che territorio: stiamo parlando di quel lembo di collina piemontese sospesa tra le montagne più alte d’Italia e la dolcezza del mar Ligure, conosciuto in tutto il mondo per i suoi vini e per le sue bellezze paesaggistiche. Alba, Bra, Langhe e Roero si sono, infatti, candidate insieme, sulla scia della coppia Bergamo-Brescia di questo 2023, a voler sottolineare la loro comune appartenenza ad un mondo che ha molto da raccontare.
Già una decina di anni fa le Langhe sono entrate a far parte del Patrimonio Mondiale Unesco come paesaggio culturale, vale a dire dell’azione combinata dell’uomo e della natura. Un’armoniosa simbiosi, fondata su un sapere antico che si rinnova con produzioni di eccellenza, e che ha creato un valore così indiscusso che oggi Langhe è sinonimo di top level in materia vitivinicola e insieme di tutela del territorio.
Il prestigio di essere Capitale italiana della Cultura
L’iniziativa, promossa dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e istituita ufficialmente nel 2014, ha l’obiettivo di promuovere progetti e attività di valorizzazione del grande patrimonio culturale italiano, al fine di favorire investimenti attrattivi e un turismo di qualità. Oltre al titolo di Capitale della Cultura Italiana per un anno in palio c’è anche un milione di euro, da investire naturalmente in attività sul territorio. Del prestigioso riconoscimento si sono fregiate negli scorsi anni: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena insieme nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017; Palermo nel 2018; Parma nel 2020 e 2021; Procida nel 2022; le suddette Bergamo e Brescia in questo 2023 e attende per il 2024 Pesaro e per il 2025 Agrigento. Il salto del 2019 è dovuto al mancato conferimento in quanto già l’italiana Matera era Capitale Europea della Cultura.
A La Morra per un soggiorno di gusto
Nell’attesa di sapere il risultato della candidatura a Capitale della Cultura 2026, che ne dite di un soggiorno in questo splendido territorio? La vocazione all’enogastronomia, caratteristica e punto forte di Alba, Bra, Langhe e Roero, si declina in raffinate proposte di soggiorno per assaporare appieno il piacere di ritmi lenti, che seguono lo svolgersi delle stagioni. Tra queste Uve Rooms & Wine Bar di La Morra, uno dei borghi più affascinanti delle Langhe, accoglie gli ospiti in un’atmosfera dall’eleganza country chic. In linea con lo spirito raffinato dei luoghi, qui la cultura vitivinicola è un tutt’uno con il rispetto e la cura delle dolci colline, modellate da secoli di coltivazioni sapienti che – proprio per questo - danno frutti di qualità eccezionale.
A Uve Rooms & Wine Bar, piacevole e intimo relais situato in un antico palazzo del centro storico, si può gustare una vacanza fuori dal tempo, splendida in ogni momento dell’anno. La cultura dell’eccellenza vinicola, rappresentata da produzioni come Barolo, Barbaresco, Nebbiolo, si riflette nell’ispirazione delle suite, nelle quali il comfort contemporaneo si sposa con le antiche mura, e con sorprendenti dettagli artistici originali. Degustazioni, passeggiate a piedi o in bicicletta, visite ai borghi costituiscono un viaggio nei sapori autentici, come i valori che animano il territorio e le persone che lo vivono. Sceglierlo per un’anteprima sulla possibile vittoria per il 2026 può essere un’idea, con le proposte di soggiorno dedicate ai food lovers, agli innamorati, alle famiglie e a tutti coloro che amano godersi la vita.
UVE Rooms & Wine Bar
Via Umberto I, 13 - 12064 La Morra (Cn)
Tel 017350740
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Alberto Lupini
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