AgrieTour, oltre 10mila visitatori Il Premio Enogà a Fabio Campoli

14 novembre 2016 | 10:17
Torna a splendere il sole sugli agriturismi italiani. È il segnale che arriva da Arezzo Fiere dove si è conclusa la 15ª edizione di AgrieTour che ha registrato con soddisfazione una crescita della domanda di vacanza in campagna. Dall’incontro con più di 100 buyer provenienti da oltre 10 Paesi, un workshop del b2b da cui è emerso come l’offerta agrituristica italiana abbia tutte le carte in regola per imporsi come punto di attrazione turistica. In particolare è emerso che il concetto di ricettività non si ferma al solo pernottamento, ma si lega all’enogastronomia, all’arte, alla cultura del territorio che viene visitato dal turista. Insomma la vacanza deve diventare ospitalità a tutto tondo ed è il momento di fare sinergia tra i vari attori della filiera.



Successo per la fiera anche in termini di visitatori con più di 10mila persone che hanno scelto AgrieTour nei tre giorni, per conoscere il mondo rurale e fare acquisti a chilometro zero. E poi ancora oltre 60 tra convegni, cooking show, incontri, seminari, e i master: sei appuntamenti per un percorso formativo completo sull’agriturismo e la gestione aziendale, dal progetto al management. Numeri che hanno caratterizzato l'edizione numero quindici di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale che si è svolto ad Arezzo fiere e congressi.

«È un evento - dice Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere - che ha visto crescere la propria importanza nel settore grazie soprattutto alla qualità dei contenuti offerti in tre giorni agli espositori, agli operatori e agli addetti di un settore che continua a crescere. Lo eravamo 15 anni fa, lo siamo a maggior ragione oggi che Arezzo sia sempre più punto di riferimento per l'agriturismo». Agrietour rappresenta una grande opportunità anche per la città di Arezzo, continua Boldi «perché la manifestazione offre la possibilità di conoscere e toccare con mano la realtà dell'agricoltura, avere un rapporto diretto con il mondo agricolo».

Premio Enogà per le eccellenze
AgrieTour è stato anche il palcoscenico per il premio Enogà andato quest’anno a Fabio Campoli, chef, volto noto della tv italiana. Come sottolinea Giorgio Menna, organizzatore del premio e presidente di Enogà, «ogni anno vogliamo celebrare le figure di eccellenza dell’agroalimentare, dell’enogastronomia, della ristorazione e della tecnologia alimentare. Nato nel 2000, con il premio proseguiamo sul cammino per sottolineare lo straordinario lavoro dei protagonisti di questo mondo». La giuria, presieduta dallo stesso Giorgio Menna, ha premiato quest’anno anche Bruno Vespa, Franco Maria Ricci e le farine Caputo.



Il premio fotografico “L'uomo e la campagna”
Uno sguardo diverso sul mondo agricolo è stato offerto da “L’uomo e la campagna”, contest fotografico promosso dal club FotoZoom di Arezzo in collaborazione con AgrieTour. Sono stati 109 i fotografi che hanno partecipato da tutta Italia per un totale di 197 fotografie arrivate alla giuria che vedeva presenti, tra gli altri Fabrizio Casilini presidente di FotoZoom. Come sottolinea Roberto Acciori, organizzatore del premio, «le foto erano tutte di qualità medio alta, c’erano davvero tante belle foto».



Ad aggiudicarsi il primo premio è stato Rocco Scattino di Ferrandina (Mt) con “La Tosatura”. Sugli altri due gradini del podio Luciano Cardonati, secondo, di Figline Valdarno (Fi) e la foto “L'orto di Beppino” mentre terzo si è classificata “Ritorno all'ovile” foto scattata da Valter Pratesi di Arezzo. Menzione Speciale per “Paesaggio agricolo” di Nicola Grande di Torino. Al primo classificato è andato un soggiorno per due persone presso l’agriturismo Le Rocche a Capolona (Ar), mentre agli altri classificati prodotti tipici offerti da Coldiretti Arezzo attraverso le aziende agricole del territorio.

Il Campionato di cucina contadina
Sono due i piatti che meglio di tutti rappresentano la tipicità contadina in tavola. Si tratta di “Acquasala”, ricetta tradizionale della Basilicata e di altre regioni del sud Italia, e del “Timballo teramano”, specialità abruzzese. A presentarle e a prepararle in diretta ad AgrieTour di Arezzo sono stati gli agriturismi Valle dell’Ofanto di Rapone (Pz) e dall’agriturismo Capodacqua di Germignano (Te). Menzione speciale della giura, presieduta dal giornalista e collaboratore di Italia a Tavola Claudio Zeni, per “Polenta e figadei”, ricetta friulana proposta dall’agriturismo Cortivo Pancotto di Caneva (Pn) e per le “fettuccine acqua e farina al rosmarino con il ragù di faraona”, preparata dall’agriturismo Borgo Campanile di Montefiascone (Vt).



Ricette che premiano la tradizione e la tipicità di territori che vanno da nord a sud dell’Italia, una sorta di grande abbraccio che si consuma a tavola. «Il concorso è tra i pochi rimasti e riesce a portare nel piatto i territori attraverso la vera cucina contadina - dice il presidente di Arezzo Fiere, Andrea Boldi - il livello della proposta gastronomica è stato molto alto e la caratteristica che li accomunati è quella di lavorare bene la materia prima, con il piglio della grande cucina, ma con i contenuti e la filosofia della tradizione, di come li faceva la mamma o la nonna ed è questo il vero valore aggiunto di questa iniziativa».


Acquasala

Le ricette premiate. Il Timballo teramano è il piatto della domenica e delle feste ed è preparato con strati di frittatine (scrippelle) di acqua, farina e uova intervallati da sugo con le pallottine,spinaci, uova, dadini di formaggio o mozzarella, carciofi e altri ingredienti che variano a e seconda di chi prepara il piatto. L’Acquasala è un piatto povero, preparato secondo la tradizione, dai pescatori e dai contadini da consumarsi anche durante il lavoro. Fette di pane biscottato vengono immerse in acqua quindi condite con sale, olio extravergine di oliva, pomodoro e origano. Può essere arricchito con altri ingredienti. In Basilicata, l'acquasala viene anche preparata con l'aggiunta di peperoni cruschi scottati in olio bollente e salame.


Timballo teramano

I sapori di una volta, una vera e propria rarità per i nostri giorni. Piatti in via di estinzione, quasi introvabili nelle cucine italiane ma salvi grazie agli agriturismi italiani. I piatti della tradizione rurale sono stati i protagonisti della quattordicesima edizione di AgrieTour. Sono tutti piatti scomparsi nelle città, ma ancora presenti nell’agriturismo, che torneranno alla ribalta grazie all’area degli show cooking dove le massaie degli agriturismi di tutta Italia si daranno il cambio per presentare le ricette della tradizione di ogni singolo territorio. Il Campionato dà la possibilità di presentare piatti della tradizione dei vari territori italiani, un modo per confrontare tradizioni e preparazioni e per valorizzare un patrimonio culturale immenso, di cui gli agriturismi in molti casi rimangono tra i pochi tenaci custodi.

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Alberto Lupini


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