Agnello Gallese Igp: gusto, tenerezza, sostenibilità e servizio

Il Welsh Lamb è un prodotto dall’origine garantita, allevato secondo i più alti standard di benessere e sostenibilità ambientale. Arriva nei punti vendita già porzionato, confezionato, prezzato ed etichettato

20 settembre 2021 | 11:15

Welsh Lamb, la carne ovina gallese rinnova la sua presenza sul mercato italiano anche per tutto il 2021: chef, ristoratori e professionisti del settore potranno acquistare l’Agnello Gallese dai rivenditori del foodservice, mentre i consumatori potranno trovarlo, come d’abitudine, nei banchi di carne fresca della gdo e nelle macellerie.

Migliaia di allevamenti

Il Galles è uno dei più grandi produttori di carne di agnello d’Europa, un censimento del 2016 conta quasi 10 milioni di ovini. In tutto il Galles, un territorio di circa 20.000 km quadrati, ci sono circa 14.000 allevamenti, con una media di 700 capi ovini a fattoria.

Gli allevatori gallesi sfruttano terreni marginali, ovvero non utilizzabili in altra maniera, per il pascolo del bestiame. Lo fanno con sistemi non intensivi, utilizzando erba e acqua piovana per allevare gli animali, evitando così di contribuire alla deforestazione e all'uso non sostenibile delle risorse idriche. Gli allevamenti gallesi aiutano inoltre a immagazzinare carbonio nei pascoli e mantengono viva la biodiversità.

Elavati standard di benessere ambientale

Apprezzato per il suo gusto, la tenerezza e la versatilità dei suoi tagli, l’Agnello Gallese Igp da anni è entrato nelle abitudini d’acquisto degli italiani. «Sappiamo di poter offrire ai nostri clienti ciò che il consumatore desidera – spiega Jeff Martin, responsabile per il mercato italiano dell’Ente promotore Hcc - Un prodotto di qualità, dall’origine garantita e allevato secondo i più alti standard di benessere e sostenibilità ambientale».

Nei punti vendita già "pronto"

Sul fronte del servizio gli operatori del settore potranno sempre contare su un’ampia scelta di tagli sottovuoto o in skinpack e su una shelf life di prodotto più lunga che arriva fino a 33 giorni. «La scadenza più lunga del nostro Agnello Gallese – puntualizza Martin - oltre al fatto che il prodotto arriva nei punti vendita ‘pronto’ per essere esposto nei banchi di carne fresca già porzionato, confezionato, prezzato ed etichettato, garantisce al supermercato e al caporeparto un risparmio notevole di tempo e una miglior gestione del prodotto. Un aspetto molto importante che ci posiziona ad alti livelli non solo per la qualità della carne, ma anche per il servizio efficiente offerto».

Per informazioni: www.agnellogallese.it
 

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Alberto Lupini


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