Affitto in Galleria Duomo: Autogrill paga più di Cracco e Savini

Autogrill paga 2.733.574 euro, Cracco, attraverso la Felix srl, paga ogni anno 1.371.481 euro. Savini 990.557. Ma se guardiamo alla moda, Prada paga 14.106.661 euro all’anno di affitto. Canoni d'affitto che incidono sul bilancio. Se pensiamo al ristorante di Cracco, in cinque anni di gestione il passivo è arrivato a 4,6 milioni di euro

30 giugno 2023 | 11:34

Non si può dire di aver gustato Milano se non si è fatto almeno un giro in Galleria. Naturalmente stiamo parlando di lei, la Galleria Vittorio Emanuele II, che sotto le sue volte racchiude storia, fasti, distruzioni e rinascite, rinnovamento e splendore. Quella, insomma che è a tutti gli effetti, il salotto meneghino per eccellenza. Palcoscenico ambito per tutti i grandi brand di moda e non solo. Perché cenare in Galleria Vittorio Emanuele è qualcosa che non si scorda. Ma se al solo pensarci, ci viene l’istinto di toccarci il portafoglio, pensiamo a quanto pagheranno di affitti i negozi e i ristoranti. Mistero svelato dalla classifica delle locazioni “d’oro” dalle quali il comune incassa 67 milioni di euro. Vediamo subito gli affitti di ristoranti e bar. È Autogrill che con un affitto di 2.733.574 euro paga di più seguito da Carlo Cracco, che attraverso la Felix srl, paga ogni anno 1.371.481 euro per il ristorante e caffetteria collocati poco prima dell’Ottagono. Terzo posto per lo storico ristorante Savini con 990.557 euro di affitto annuo. Canone di affitto che sicuramente almeno per Carlo Cracco incide enormemente sul bilancio visto che in 5 anni di gestione il passivo del ristorante in Galleria è arrivato a 4,6 milioni di euro (409mila euro di perdita l'anno scorso). Ma, in ogni caso, spiccioli in confronto ai marchi della moda: Prada paga 14.106.661 euro all’anno, Gucci 8.042.344 euro e Christian Dior 5.825.683 euro. Quest’ultimo, se guardiamo il rapporto tra canone e metri quadrati, è, però, il marchio che spende di più. Chi paga meno, invece? Per il negozio in Galleria è la libreria Bocca (33.591 euro all’anno), seguita dall’associazione Amici del Loggione del Teatro alla Scala (54.789 euro) e dal negozio di souvenir Algani (72.751 euro).

Quanto pagano i ristoranti per l’affitto in Galleria?

Ma torniamo alla classifica degli affitti dei ristoranti in Galleria Vittorio Emanuele a Milano:

  • Autogrill: 2.733.574 euro
  • Carlo Cracco: 1.371.481 euro
  • Savini: 990.557 euro
  • Ristorante Galleria (bottega storica, tramite Ride srl): 530.693 euro
  • Il Salotto (Vanzina Corbari & C srl): 340.969 euro
  • Biffi (da oltre 150 anni in Galleria): 444.230 euro
  • Ristorante Marino di Riccardo Cozzoli 124.623 euro.

Galleria Vittorio Emanuele e gli affitti d'oro della moda

La classifica degli affitti d’oro dei grandi marchi della moda in Galleria Vittorio Emanuele a Milano è, invece, la seguente:

  • Prada: 14.106.661 euro all’anno
  • Gucci: 8.042.344 euro
  • Christian Dior: 5.825.683 euro.
  • Fendi: 2.633.142 euro
  • Tod’s: 2.460.233 euro
  • Giorgio Armani: 2.039.128 euro
  • Louis Vuitton: 1.992.134 euro
  • Yves Saint Laurent (tramite SL Luxury Retail srl): 1.147.890 euro
  • Chanel: 1.250.049 euro,
  • Luisa Spagnoli: 481.034 euro,
  • Swarovski: 205.161 euro

Galleria Duomo: affitti in regola e nuove aperture

Numeri da capogiro, insomma. Tanto che la domanda sorge spontanea? Pagano tutti regolare? L’assessore al Demanio Emmanuel Conte conferma che non c’è nessuna irregolarità, allo stato attuale, nel pagamento degli affitti in Galleria. E poi, ci saranno nuove aperture: la boutique di Rolex e gli showroom di Bottega Veneta (gruppo Gucci) e Loro Piana. Insomma, come dire “Milan l'è semper on gran Milan”…

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Alberto Lupini


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