Affitti brevi, New York li vieta mentre l'Italia continua a dormire

I clienti di Airbnb (e altre piattaforme) avranno difficoltà a prenotare appartamenti a breve termine a Manhattan e New York, a causa della nuova legge che impedisce affitti inferiori a 30 giorni in intere abitazioni , a meno che l'host risieda lì con massimo due ospiti e porte aperte. In Italia, invece, la situazione degli affitti brevi è più complessa

05 settembre 2023 | 11:17
di Paola Scarsi

A partire da oggi, martedì 5 settembre, sarà molto più difficile, se non impossibile, prenotare un appartamento per pochi giorni a Manhattan e in tutta la città di New York tramite Airbnb e altre piattaforme simili. Airbnb, infatti, ha perso una battaglia legale presso il tribunale di Manhattan contro le restrizioni che la città aveva approvato oltre un anno fa. La nuova Legge Locale 18 impone il blocco degli affitti brevi (inferiori a 30 giorni) per interi appartamenti, a meno che il proprietario o l'host risieda nell'abitazione oggetto dell'affitto e che non ci siano più di due ospiti contemporaneamente. Inoltre, gli occupanti devono lasciare le porte interne aperte per consentire a tutti l'accesso all'intera unità.

Le opinioni sulla svolta sono divergenti: alcuni vedono questa mossa come un tentativo di New York di chiudere definitivamente Airbnb e altre piattaforme simili, mentre altri ritengono che sia un ritorno alla filosofia originale di Airbnb, ovvero la condivisione di spazi, culture e vite diverse a prezzi accessibili, anziché sostituirsi agli albergatori e agli affittacamere.

Affitti brevi, qual è la situazione in Italia?

In Italia, la situazione è complessa. Il disegno di legge sugli affitti brevi proposto dalla ministra del Turismo, Daniela Santanchè, aveva lasciato insoddisfatti molti, compresi gli albergatori e i sindaci delle città turistiche. Anche se ci sono state anticipazioni positive sulle possibili modifiche alla normativa, inclusi standard minimi, controlli e regole fiscali, il problema del numero minimo di notti da trascorrere in una locazione turistica continua a essere fonte di controversia, deludendo ulteriormente gli albergatori.

Diverse regioni italiane hanno preso iniziative autonome per affrontare il problema degli affitti brevi abusivi. Ad esempio, la Campania ha approvato una legge regionale che prevede multe fino a 5.000 euro per gli annunci di locazione abusivi a Napoli e concede ai proprietari 180 giorni per adeguarsi. Allo stesso modo, Firenze ha approvato un atto che avvia la procedura urbanistica per limitare le nuove attività di affitti turistici nell'area Unesco della città, mentre la Valle d'Aosta ha varato una legge più permissiva rispetto alla proposta della ministra Santanchè per regolare gli affitti brevi.

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