Affitti, agevolazioni fino a fine anno per gli alberghi e i centri termali
Via libera della Commissione Bilancio del Senato a un emendamento al decreto Agosto. Il credito d'imposta sarà prorogato fino al 31 dicembre. La soddisfazione di Federalberghi
03 ottobre 2020 | 18:28
La Commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento al decreto Agosto che di fatto prolunga fino a fine anno il credito d’imposta per i canoni di locazione e di affitto d’azienda per terme ed alberghi, introducendo alcuni correttivi volti a tener meglio conto delle specificità del settore turismo.
Un’iniziativa chiesta a più riprese dagli operatori del comparto, che è stata salutata positivamente da Federalberghi: «Apprezziamo il segnale di attenzione che Governo e Parlamento hanno rivolto al settore - ha detto il presidente, Bernabò Bocca - Dopo sette mesi di blocco del mercato, durante i quali il contatore dei costi ha continuato a girare vorticosamente, mentre il cassetto dei ricavi è rimasto vuoto, la gran parte delle imprese ricettive e termali è allo stremo delle forze e, tra queste, particolarmente grave è la situazione delle strutture in affitto».
I problemi non sono ancora risolti e di questo il numero uno dell’associazione degli albergatori è cosciente, ma si tratta comunque di un passo avanti importante, nel sostegno delle tante imprese in difficoltà. «La traversata del deserto si preannuncia lunga - prosegue Bocca - e questa misura - seppur non risolutiva di tutte le difficoltà - aiuta a ridurre il rischio che le imprese siano costrette ad arrendersi, schiacciate sotto il peso di canoni non più sostenibili»
Tre sono i capisaldi dell’emendamento: la validità del credito d’imposta è estesa sino al 31 dicembre 2020 (in luogo della previsione attuale che riconosce il credito per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno oppure, per le strutture turistico ricettive con attività solo stagionale, per i mesi di aprile, maggio, giugno e luglio); il credito d’imposta relativo all’affitto d’azienda è determinato nella misura del 50% (in luogo del vigente 30%); qualora in relazione alla medesima struttura siano stipulati due contratti distinti, uno relativo alla locazione dell’immobile ed uno relativo all’affitto dell’azienda, il credito d’imposta spetta per entrambi i contratti.
Bernabò Bocca
Un’iniziativa chiesta a più riprese dagli operatori del comparto, che è stata salutata positivamente da Federalberghi: «Apprezziamo il segnale di attenzione che Governo e Parlamento hanno rivolto al settore - ha detto il presidente, Bernabò Bocca - Dopo sette mesi di blocco del mercato, durante i quali il contatore dei costi ha continuato a girare vorticosamente, mentre il cassetto dei ricavi è rimasto vuoto, la gran parte delle imprese ricettive e termali è allo stremo delle forze e, tra queste, particolarmente grave è la situazione delle strutture in affitto».
I problemi non sono ancora risolti e di questo il numero uno dell’associazione degli albergatori è cosciente, ma si tratta comunque di un passo avanti importante, nel sostegno delle tante imprese in difficoltà. «La traversata del deserto si preannuncia lunga - prosegue Bocca - e questa misura - seppur non risolutiva di tutte le difficoltà - aiuta a ridurre il rischio che le imprese siano costrette ad arrendersi, schiacciate sotto il peso di canoni non più sostenibili»
Tre sono i capisaldi dell’emendamento: la validità del credito d’imposta è estesa sino al 31 dicembre 2020 (in luogo della previsione attuale che riconosce il credito per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno oppure, per le strutture turistico ricettive con attività solo stagionale, per i mesi di aprile, maggio, giugno e luglio); il credito d’imposta relativo all’affitto d’azienda è determinato nella misura del 50% (in luogo del vigente 30%); qualora in relazione alla medesima struttura siano stipulati due contratti distinti, uno relativo alla locazione dell’immobile ed uno relativo all’affitto dell’azienda, il credito d’imposta spetta per entrambi i contratti.
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Alberto Lupini
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