Acqualagna, ecco una scuola di formazione per gli chef del tartufo. Derflingher primo "sponsor"
Tra Umbria, Marche e Toscana si è creata una rete solida di località vocate al tartufo che prenderà il nome di Paesi Custodi del Tartufo. Il presidente di Euro-Toques spiega l'importanza della formazione
Si è tenuto nella cornice della Gola del Furlo (Pu) l'evento "Paesi Custodi del Tarfufo. Il Tartufo prezioso indicatore biologico e la valorizzazione delle biodiversità”. Si tratta di un primo convegno organizzato per illustrare la nascita di una nuova scuola di formazione e specializzazione sul nobile prodotto del tartufo. Presente per sostenere il progetto di Paesi Custodi il presidente della regione Francesco Acquaroli. «Abbiamo un paesaggio bello e diverso nelle quattro stagioni dell'anno, per questo motivo la nostra regione sta impegnandosi nella creazione di una filiera istituzionale, con Stato e Comuni, per lavorare intorno ad un progetto calato sul territorio e che possa formare le categorie imprenditoriali per poter sviluppare una nuova sinergia e superare il campanile e la piccola dimensione, che sono limiti a volte radicati per carenza di fondi, limiti alla globalizzazione. Così potremmo riuscire a scrivere una bella pagina della nostra terra».
Un progetto in nome della biodiversità
Il presidente dell’Accademia Italiana del Tartufo Stefano Sandrucci ha aperto i lavori, con il direttore Davide Feligioni pronto a presentare l'iniziativa: «Il 25 gennaio 2020 ad Urbino fu presentato il progetto, ma poi tutto si è fermato. Tre erano i comuni aderenti: Frontone (Marche), Baschi (Umbria) e Castelfranco (Toscana). Paesi custodi del tartufo si presenta oggi come un percorso di promozione integrato, vicino alle tematiche della sostenibilità. Turismo, tartufo e territorio sono pilastri del progetto, in Italia ci sono bellezza, paesaggio, agroalimentare, biodiversità, cultura ed arte. Occorre armonizzare tutti i settori e il nostro tavolo di lavoro raduna associazioni, enti, amministrazioni che possono lavorare insieme».
Si tratta di un progetto trasversale, tant'è che ad organizzare l'evento si sono affiancate due realtà che lavorano proprio alla promozione delle eccellenze del territorio e dei loro percorsi virtuosi. Si tratta della Associazione Prodotti Nobili Marchigiani e dell'Accademia Marchigiani dell'anno, presiedute da Mario Civerchia. La vice presidente Barbara Cacciolari (che è anche vice presidente di UnionTurismo) ha accompagnato Feligioni nell'apertura dei lavori.
In campo anche il mondo del turismo
A sostenere il progetto, nonché conferire il patrocinio, sono state le massime cariche del settore turismo e politiche agricole: presente sin dal mattino presso l'Hotel Ristorante La Ginestra, accolto da Marina e Nico Giacomel, il ministro al turismo Massimo Garavaglia il quale ha dato una risposta al perché ci siano paesi che nella classifica delle mete turistiche maggiormente cliccate su google si trovino davanti rispetto all'Italia: «Cosa possiamo fare per salire la classifica? Abbiamo buchi da colmare, altri paesi devono il miglior posizionamento per una più capillare e datata digitalizzazione rispetto a noi (per esempio la Spagna). Serve un po' di sana organizzazione».
Garavaglia ha detto la sua su concetti oggi abusati ed entrati nel linguaggio comune, ma privati del senso originario. «Come rendere vero il concetto di sostenibilità, che come quello di resilienza, sono termini strausati: rispetto al periodo storico legato alla pandemia, noi vogliamo tornare meglio di prima non come prima, mostrare il nostro patrimonio non solo ai grandi attrattori ma ovunque, e farlo crescere, non consumarlo. Ecco la sfida che vogliamo affrontare come le accademie e associazioni presenti oggi intendono fare».
Centinaio: turismo ed enogastronomia motori portanti
Intervenuto in collegamento con la sala anche il sottosegretario alle politiche agricole, Gian Marco Centinaio: «Ciò che è stato seminato in passato sta dando frutti, ossia enogastronomia e turismo come motori portanti dell'economia italiana. Il progetto è vincente. Personalmente c'è un grande lavoro con il ministro Garavaglia per la valorizzazione delle realtà legate all'agroalimentare, l'abbinamento tra promozione dei territori e dei suoi prodotti è davvero concreto. Basti guardare che in tanti hanno deciso di fare vacanze nelle aree interne, piuttosto che nelle città d'arte».
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A Derflingher e Garavaglia, le medaglie d'oro dell'Accademia
Tra gli ospiti d'onore chef Enrico Derflingher, pluristellato presidente di Euro-Toques Italia e International, che ha portato con la sua presenza lustro all'evento, parlando delle sue esperienze con quel prodotto meraviglioso che è il tartufo, sottolineando l’importanza di una formazione specialistica: «Un passaggio fondamentale che noi chef ed esperti di cucina dobbiamo compiere, ed è anche ciò che resta quotidianamente nel nostro lavoro. Noi italiani abbiamo la fortuna di avere prodotti di altissimo livello, una solida base storica di cucina,
ci sono tutti gli ingredienti per il successo». Compreso l'olio di oliva prodotto da Mario Civerchia, presidente dell'Accademia Marchigiani dell'anno e proprietario dell'azienda olivicola Colle degli Olivi, a partire da oliva Raggia.
Allo chef Derflingher e al ministro Garavaglia sono state consegnate le medaglie come accademico del 2021, nonché le pergamene dell'Associazione Prodotti Nobili.
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Alberto Lupini
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