A tavola tanti avanzi per le feste. Ma molti italiani riciclano il cibo in eccesso

I dati evidenziano che solo il 9% delle famiglie non ha generato avanzi, mentre il 4% ha compiuto un gesto nobile donando il cibo in eccesso in beneficienza. Solo l'1% delle famiglie, invece, ha sprecato il cibo

02 gennaio 2024 | 11:09

La fase finale del 2023 ha visto gli italiani non solo festeggiare le festività con gioia e convivialità ma anche dimostrare una crescente consapevolezza verso la riduzione degli sprechi alimentari. Un sondaggio condotto da Coldiretti/Ixe ha rivelato che oltre l'82% delle famiglie italiane ha scelto di riciclare gli avanzi del cenone di Capodanno e del pranzo del 1° gennaio, abbracciando pratiche alimentari eco-sostenibili e attente alle esigenze del pianeta.

Cibo, solo l'1% ha gettato gli avanzi. In tanti li "trasformano"

I dati raccolti evidenziano che solo il 9% delle famiglie non si è trovato con avanzi, mentre il 4% ha compiuto un gesto nobile donando il cibo in eccesso in beneficienza. Solo l'1% delle famiglie, invece, ha optato per la soluzione più dispendiosa dal punto di vista ambientale, gettando gli avanzi nel bidone.

Una delle alternative più apprezzate alla conservazione in frigorifero è la pratica della "trasformazione" degli avanzi, dando vita a nuovi piatti attraverso la creatività della cucina del giorno dopo. La frutta, sia secca che fresca, diventa protagonista di questa operazione di trasformazione. La frutta secca può essere facilmente caramellata per diventare un delizioso "torrone", mentre quella fresca si presta alla preparazione di pasticciate, marmellate o macedonie, offrendo una vasta gamma di opzioni per evitare sprechi.

Riciclo del cibo: una scelta virtuosa

In un'epoca in cui l'attenzione verso l'ambiente è sempre più prioritaria, recuperare il cibo non è solo una scelta saggia dal punto di vista economico, ma è anche un gesto virtuoso che contribuisce a ridurre la produzione di rifiuti. La Coldiretti sottolinea che questa pratica non solo fa bene all'economia familiare ma è anche un passo avanti verso un approccio più sostenibile e consapevole al cibo. Lezione che deve essere appresa soprattutto dai più giovani, la categoria di consumatori che pare sia maggiormente propensa allo spreco alimentare.

Nonostante gli italiani abbiano speso circa 2,5 miliardi di euro per cibi e bevande a Capodanno 2023, con un aumento del 2% rispetto all'anno precedente, la consapevolezza ambientale si fa strada nei cuori e nelle cucine delle famiglie italiane. Il 87% degli italiani ha trascorso il Capodanno nelle case proprie o di parenti e amici, generando una cornucopia di pietanze avanzate che hanno trovato una nuova vita attraverso la cucina del giorno dopo. Un piccolo gesto che, collettivamente, fa una grande differenza per il nostro pianeta.

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Alberto Lupini


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