Dal 2024 gli chef di Les Collectionneurs certificheranno se inquinano

Lo faranno attraverso Clorofil, il calcolatore di carbonio messo a punto da Majorian e dedicato esclusivamente al settore della ristorazione e dell'ospitalità. Ad annunciarlo il presidente dell'azienda, Xavier Alberti

07 giugno 2023 | 18:52

Trasparenza e sostenibilità. Nel 2024, tutti i ristoranti Les Collectionneurs del brand president Alain Ducasse, prima community di ristoratori e albergatori, dovranno rilevare la loro impronta di carbonio, ossia le proprie responsabilità e gli impatti ecologici (quantificati in tonnellate di CO2), attraverso Clorofil, il calcolatore di carbonio messo a punto da Majorian e dedicato esclusivamente al settore della ristorazione e dell'ospitalità. Ad annunciarlo all'incontro di Parigi, Xavier Alberti, presidente di Majorian, società multiservizi di cui fa parte les Collectionneurs, che ha puntualizzato: «Questo impegno è il risultato di uno sforzo collettivo. La ricerca dell'eccellenza delle nostre strutture non si ferma all'esperienza del viaggiatore: è anche strettamente legata al loro impatto sul mondo».

Carbon print, che cos'è Clorofil?

Clorofil è uno strumento innovativo e gratuito per i membri Les Collectionneurs, consente di effettuare una valutazione in modo indipendente e consente di analizzare cinque voci principali di emissione di CO2: energia, acquisti, rifiuti, servizi legati all'attività e mobilità. Inoltre, offre la possibilità a chi fa parte della community di confrontarsi con gli altri colleghi e di fissare obiettivi di riduzione per l'anno successivo o di contribuire al finanziamento di progetti di compensazione del carbonio che mirano appunto a ‘compensare’ l'emissione di anidride carbonica o di altri gas a effetto serra. L’utilizzo di Clorofil è richiesto anche a tutti gli albergatori che fanno parte della community.

Pourchet: «Per ridurre le emissioni di carbonio, dobbiamo prima misurarle»

La direttrice generale di Majorian, Carole Pourchet, ha poi dichiarato: «Per ridurre le emissioni di carbonio, dobbiamo prima misurarle. Ecco perché il calcolo dell'impronta di carbonio è ora un impegno imprescindibile che richiediamo a tutti i membri della community». «Sebbene fossimo già consapevoli dell'importanza di preservare l'ambiente per garantire la sostenibilità delle nostre attività, l'impronta di carbonio ci ha permesso di identificare chiaramente gli impatti delle nostre attività e di capire come intraprendere azioni concrete. Agire su questo impegno in modo collettivo è ancora più motivante per i nostri indirizzi», hanno aggiunto Camille Brouillard e Soufiane Assara, chef del ristorante Huitrier Pie.

Questa decisione consentirà agli affiliati di Les Collectionneurs di diventare, a partire dal 2024, la principale community di ristoranti e alberghi a basse emissioni di carbonio, mettendo in evidenza le migliori pratiche dei suoi membri e cercando nuove strade per il progresso. Gli chef italiani che hanno preso parte all’importante giornata sono stati: Cristina Bowerman di Glass Hostaria, Salvatore Morello del Ristorante Inkiostro, Matteo Carnaghi di Country House Villadorata, Alessandro Giraldi di Villa Abbondanzi e Giulio Ierace di Villa Balis Crema Hotel (una recentissima new entry della community).

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Alberto Lupini


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