Il 18 al via ristoranti e parrucchieri Ma ogni Regione decide per sè
Via libera del Governo. Le diverse Regioni decideranno in base all'andamento dei contagi. Entro venerdì le linee guide con le regole definite da Inail e Istituto superiore di sanità e che varranno per tutti . Soddisfatti i Governatori Giovanni Toti (Liguria) e Luca Zaia (Veneto). Resta l'ira dei ristoratori sulla regola dei 4 mq per cliente
11 maggio 2020 | 20:38
Il Governo apre alla richiesta delle Regioni su possibili riaperture anticipate dal 18 maggio in base ad esigenze territoriali. Parrucchieri e ristoranti compresi. È quanto emerge dalla riunione in corso tra il premier Giuseppe Conte, i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza con i governatori. «Questa è una possibilità di cui parliamo da giorni - si spiega da fonti ministeriali - il tutto ovviamente se il dato dei contagi è sotto controllo e nel rispetto dei protocolli Inail e Cts» sul lavoro. Le linee guida, al momento, sarebbero però quelle oggi contestate con assoluta durezza da tutto il mondo della ristorazione dell'hotellerie che respinge come folle la sola idea dei 4mq per ogni cliente...
Una disponibilità subito rilanciata dal presidente della Liguria, Giovanni Toti, sui social: «Il Premier Conte ha accolto la richiesta di autonomia delle Regioni nella gestione della Fase 2, avanzata nei giorni scorsi con una lettera dei governatori indirizzata al Premier. Dal 18 maggio si potranno quindi aprire le attività sotto la nostra responsabilità e in base alle esigenze del territorio. Il Governo farà le sue proposte che verranno integrate da quelle degli enti locali e insieme porteremo avanti il monitoraggio della situazione».
Tra giovedì e venerdì, sulla base dei dati del monitoraggio, arriveranno quindi le linee guida per consentire alle Regioni di riaprire dal 18 maggio commercio al dettaglio, bar e ristoranti, estetisti e parrucchieri. «Le istanze delle Regioni - dice all'ANSA il governatore Luca Zaia - sembrano vengano accolte. E' una sorta di anticipazione dell'autonomia. Se tutto sarà confermato - spiega - considero proficuo per i veneti l'esito dell'incontro. Il premier - spiega - ha dato la possibilità per le Regioni di presentare un programma di aperture per il 18. Il Veneto, con estrema coerenza, presenterà in settimana la ripartenza totale. La sanità è come un 'abito sartoriale' per le Regioni - osserva Zaia - e quindi ogni Regione, come ha avuto questo abito durante l'emergenza, lo avrà anche nell'apertura». Il Veneto si prepara a riaprire, ovviamente, precisa, tenendo sempre in primo piano gli indicatori sanitari. Dall'altro lato abbiamo chiesto che nei prossimi giorni si chiuda velocemente il protocollo con le linee guida per tutte le attività economiche, con la massima attenzione alla semplificazione.
Intanto, da questa mattina in Alto Adige sono aperti parrucchieri, bar e ristoranti, come previsto dalla legge provinciale approvata la scorsa settimana. I saloni hanno ricevuto i primi clienti con orario prolungato, in alcuni casi dalle 7 alle 21, per smaltire le lunghe liste d'attesa. Secondo le direttive provinciali, i parrucchieri indossano mascherine Ffp2, per i clienti basta una mascherina qualsiasi. Dopo un periodo di attività con asporto, sono ripresi il servizio ai tavoli anche ristoranti e bar, con una distanza minima di due metri fra un tavolo e l'altro. Anche qui obbligo di mascherina. La legge provinciale ha dato via libera anche ai musei, ma il lunedì è tradizionale giorno di chiusura.
Una disponibilità subito rilanciata dal presidente della Liguria, Giovanni Toti, sui social: «Il Premier Conte ha accolto la richiesta di autonomia delle Regioni nella gestione della Fase 2, avanzata nei giorni scorsi con una lettera dei governatori indirizzata al Premier. Dal 18 maggio si potranno quindi aprire le attività sotto la nostra responsabilità e in base alle esigenze del territorio. Il Governo farà le sue proposte che verranno integrate da quelle degli enti locali e insieme porteremo avanti il monitoraggio della situazione».
Tra giovedì e venerdì, sulla base dei dati del monitoraggio, arriveranno quindi le linee guida per consentire alle Regioni di riaprire dal 18 maggio commercio al dettaglio, bar e ristoranti, estetisti e parrucchieri. «Le istanze delle Regioni - dice all'ANSA il governatore Luca Zaia - sembrano vengano accolte. E' una sorta di anticipazione dell'autonomia. Se tutto sarà confermato - spiega - considero proficuo per i veneti l'esito dell'incontro. Il premier - spiega - ha dato la possibilità per le Regioni di presentare un programma di aperture per il 18. Il Veneto, con estrema coerenza, presenterà in settimana la ripartenza totale. La sanità è come un 'abito sartoriale' per le Regioni - osserva Zaia - e quindi ogni Regione, come ha avuto questo abito durante l'emergenza, lo avrà anche nell'apertura». Il Veneto si prepara a riaprire, ovviamente, precisa, tenendo sempre in primo piano gli indicatori sanitari. Dall'altro lato abbiamo chiesto che nei prossimi giorni si chiuda velocemente il protocollo con le linee guida per tutte le attività economiche, con la massima attenzione alla semplificazione.
Intanto, da questa mattina in Alto Adige sono aperti parrucchieri, bar e ristoranti, come previsto dalla legge provinciale approvata la scorsa settimana. I saloni hanno ricevuto i primi clienti con orario prolungato, in alcuni casi dalle 7 alle 21, per smaltire le lunghe liste d'attesa. Secondo le direttive provinciali, i parrucchieri indossano mascherine Ffp2, per i clienti basta una mascherina qualsiasi. Dopo un periodo di attività con asporto, sono ripresi il servizio ai tavoli anche ristoranti e bar, con una distanza minima di due metri fra un tavolo e l'altro. Anche qui obbligo di mascherina. La legge provinciale ha dato via libera anche ai musei, ma il lunedì è tradizionale giorno di chiusura.
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Alberto Lupini
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