Torna Mare e Vitovska, alla scoperta del vino del Carso

Alla manifestazione Mare e Vitovska in Morje (Castello di Duino, 8-9 luglio) saranno presenti, oltre 30 cantine (sia italiane che slovene) che mesceranno oltre 50 Vitovska di annate varie

02 luglio 2022 | 15:09
di Liliana Savioli

Tante novità ci sono state raccontate il 1° di luglio alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione Mare e Vitovska in Morje (Castello di Duino, 8-9 luglio), organizzato come sempre dall’Associazione Viticoltori del Carso, al ristorante Alla Dama Bianca nel piccolo porticciolo di Duino. Duino, frazione del comune di Duino Aurisina quest’anno capitale italiana delle Città del Vino, è proprio sul mare, all’uscita dall’autostrada A4, a 20 chilometri da Trieste e 5 da Monfalcone.


Tra il Carso e il mare

Una piccola striscia di terra tra il Carso e il mare. Un tempo, con Sistiana, terra di villeggiatura dei ricchi Triestini che hanno costruito ville da sogno con accessi diretti alla balneazione. Altro fattore basilare per questo piccolo paese è l’ospitare il Castello dei Principi della Torre e Tasso dove si svolgerà l’evento presentato. Un castello proprio su una roccia a picco sul mare che guarda il fratello più giovane, ma forse più conosciuto, il Castello di Miramare.


Le novità 2022

Eccoci allora a raccontare le novità di questa sedicesima edizione. Splendida la nuova grafica e il disegno di Alina Limbek dove un pesciolino azzurro viene trasportato da quelli che sembrano palloncini, che invece sono chicchi di Vitovska bella matura. Da cosa si riconosce che sono proprio acini di Vitovska? Da quel piccolo puntino scuro situato nel fondo del granello d’uva. Tipicissimo e super riconoscibile.


Altra novità sarà la possibilità di acquistare, in un banchetto apposito all’interno della manifestazione, le bottiglie più gradite, o di farsele spedire a casa. Già si possono ordinare online, attraverso Trieste Green, ma degustare e acquistare in loco è un’altra cosa. Come ogni anno saranno presenti, oltre alle 30 cantine (sia italiane che slovene) che mesceranno oltre 50 Vitovska di annate varie, i ristoratori dell’Associazione Sapori del Carso che proporranno piccole porzioni di cibo in abbinamento.


Tanti ospiti importanti

Oramai i 500 biglietti messi a disposizione, in prevendita, sono terminati e si potranno acquistare altri biglietti solo al castello di Duino e solo se sarà bel tempo, altrimenti dovrete aspettare il prossimo anno. Quest’anno ci saranno ospiti importanti al convegno di apertura, che si terra` venerdì 8 luglio alle ore 15:30, nella sala conferenze del Castello di Duino. Il simposio avrà come argomento di discussione. Vitovska e Carso.

 


Un vitigno da preservare

Un vitigno, un territorio e una identità da preservare. Oggi il Carso rappresenta nel panorama vitivinicolo un simbolo di artigianalità e legame con la comunità rurale. La difesa di questi valori passa attraverso la valorizzazione del suo vitigno autoctono, la Vitovska. Tutelare la Vitovska significa difendere una produzione lontana dai grandi numeri di mercato ma rispettosa del territorio, della tradizione produttiva e dei valori sociali della comunità che la coltiva. Interverranno: Matej Skerlj, presidente dell’Associazione dei viticoltori del Carso  David Pizziga, presidente del Gal Carso – Las Kras Nicola Bonera, sommelier Ais Carlo Petrini, fondatore di Slow Food Moderatore dell’incontro, Stefano Cosma, giornalista. È possibile partecipare al convegno, riservandosi obbligatoriamente il posto inviando una e-mail a info@carsovinokras.it. I posti sono limitati, al raggiungimento delle disponibilità verranno chiuse le iscrizioni.


Finalmente dalle 18 (sia venerdì che sabato) si potranno degustare queste delizie anche partecipando (se ci sarà bel tempo) alle degustazioni organizzate dall’Ais-Associazione italiana sommelier di Trieste. Però mercoledì 6 luglio c’è da fare una passeggiata unica. Con il Fai (Fondo Ambiente Italiano) si potrà partecipare a “Fai un giro in vigna” Una passeggiata alla scoperta del costone carsico e delle vigne di Danilo Lupinc, che guardano il mare, percorrendo i sentieri della grande guerra accompagnati dalle guide dell’Associazione Curiosi per natura. La famiglia Lupinc, che si legge Lupinz, è stata la prima ad imbottigliare, nel lontano 1976, un vino in Carso e possiede ancora, per poco purtroppo, delle viti coltivate a pergola carsolina. Chiudiamo con le parole di Claudio Fabbro che tra i tanti pregi ha anche quello di essere un amico del Carso e della Vitovska: «Legare un vitigno a una comunità, questo è quello che accade a Mare e Vitovska». Fermi tutti una vocina ci ha sussurrato che ci sarà un’altra novità. All’evento sarà presentato il nuovo marchio – logo del Carso, vista la riservatezza prevediamo cose molto particolari.

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Alberto Lupini


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