A “Roma Hortus Vini” degustazioni al chiaro di luna
Sarà un evento tra il verde e sotto le stelle di una città sempre magica ad aprire "Roma Hortus Vini", 1ª edizione del Festival dei Vitigni Autoctoni del Vigneto Italia
10 giugno 2019 | 10:52

di Mariella Morosi

Luca e Francesca Maroni
Si scopriranno le loro tante identità e i territori di origine, e anche come la stessa varietà possa dare risultati diversi a seconda delle cure agronomiche, dei tempi di vendemmia e del lungo, articolato percorso che li porterà nel calice. Ma saranno protagoniste anche le mani dell'uomo che con sensibilità e passione li sanno portare a risultati di grande livello. Un evento unico, dunque, per festeggiare il primo anno di vita di “Vigneto Italia”, voluto e realizzato da Luca Maroni, insieme al Museo Orto Botanico - Università di Roma, La Sapienza in partnership con Vivai Cooperativi Rauscedo.

Ci sarà spazio anche per parlare dei vitigni autoctoni
Il tema della riscoperta e della conservazione dei vigneti autoctoni è molto caro a Maroni impegnato da sempre, anche attraverso le sue guide, nella conoscenza e nella diffusione di selezionate e etichette del vasto patrimonio ampelografico italiano e non solo. Suo l'impegno per la rinascita del vigneto di Leonardo da Vinci a Milano, su cui ha realizzato un video e un libro. Il contesto nel quale prende vita Roma Hortus Vini è di alto valore scientifico. L’apertura di ogni giornata sarà arricchita, infatti, da tre convegni organizzati dalla direzione dell’Orto Botanico, che è parte del Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza di Roma. Doppiamente coinvolto nelle vesti di padrone di casa e di moderatore degli incontri sarà il direttore Fabio Attorre.
I temi affrontati saranno: "La ricchezza ampelografica", a cura di Eugenio Sartori dei Vivai Cooperativi Rauscedo, "La viticoltura biodinamica moderna" con Leonello Anello, responsabile dell'impianto del Vigneto Italia e, con Luca Maroni, "Le varietà autoctone italiane e i sensi". Vigneto Italia è la prima raccolta ampelografica in Italia. Non esisteva ancora un museo vivo che raccogliesse le principali varietà di uve autoctone nazionali pur essendo l’Italia il paese leader di biodiversità della vite (circa 500 le varietà autoctone italiane attualmente riconosciute e/o censite) e con una produzione annua, nel 2018, di 50 milioni di ettolitri di vino. Nella vigna circondata dalle Mura Aureliane risalenti al 270 d. C., prosperano i 153 vitigni di 20 regioni italiane (due piante per ogni varietà). La collezione è completata dalle 15 varietà d’uva straniere più celebri.
Nei tre giorni di "Roma Hortus Vini" si potrà passeggiare nell’Orto Botanico con degustazioni libere di monovitigno di cantine italiane, che potranno essere accompagnate da assaggi di street food da acquistare in postazioni sparse. Non mancheranno performance artistiche e musicali e, per ognuna delle tre serate, ci sarà una suggestiva “Dégustation sur l’herbe” condotta da Luca Maroni. Il costo del biglietto di ingresso è di 25 euro. In omaggio il bicchiere e la tasca porta bicchiere. A disposizione del pubblico dei plaid, per proteggersi dal ponentino romano, durante la degustazione guidata da Luca Maroni.
Per informazioni: www.romahortusvini.com
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