Ristogolf, sei appuntamenti tra buche e show cooking

L'appuntamento che unisce lo sport con la buona cucina torna dal 9 giugno al 3 ottobre con 6 date impreziosite da chef rinomati. Partner speciale quest'anno, l'Arpai, l'associazione che si occupa di restauri

24 maggio 2021 | 17:53
Ristogolf torna nella sua versione consueta dopo che quella del 2020 era andata in scena a sostegno di Bergamo, città duramente colpita dal Covid in quel momento e con le ferite ancora aperte delle morti di primavera. La manifestazione - che ha in Italia a Tavola il suo media partner - unisce la buona cucina alla passione per il golf e si svolgerà tra giugno e ottobre con 6 appuntamenti che quest’anno vedranno anche il sostegno di Arpai, l’Associazione per il restauro del patrimonio artistico italiano.



Le sei tappe di Ristogolf 2021

La presentazione ufficiale è avvenuta lunedì 24 maggio nella cornice del DaV Cantalupa, a Brusaporto (Bg) il quartier generale della famiglia Cerea. Enrico Cerea, tre stelle Michelin, è infatti a capo del direttivo di Ristogolf in qualità di presidente; il vice è Giancarlo Morelli dell’omonimo ristorante; poi i consiglieri Davide Scabin, Norbert Niederkofler, Claudio Gambero e Leo Garin. I sei appuntamenti di Ristogolf si svolgeranno tra Veneto, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna seguendo questo calendario:

  • 9 giugno: Golf Club Colli Berici
  • 30 giugno: Golf Club Biella Le Betulle
  • 21 luglio: Golf Club Carimate
  • 1 settembre: Golf Club Des Illes Borromées
  • 14 settembre: Molinetto Country Club
  • 1-3 ottobre: Adriatic Golf Club Cervia

La struttura dell'organizzazione, fra show cooking e sfide sul green

Come si svolge la manifestazione? In ogni tappa scenderanno sul green golfisti gourmand e amatoriali che si sfideranno in 18 buche alternate a postazioni gastronomiche in cui degustare il meglio della cucina e dell’eccellenza vinicola. Sponsor dell’iniziativa e chef avranno il compito di “coccolare” i giocatori tra una buca e l’altra.

Ma non è finita perché i momenti conviviali ci saranno anche a inizio e fine gara: il “welcome” con la colazione di benvenuto e lo show cooking finale con premiazioni e party finale.

Lo spirito della competizione

«Ristogolf quest'anno torna con le sei tappe e il weekend della finale - ha spiegato Enrico Cerea - e per voi cari amici ristogolfisti proveremo a stupirvi con delle novità. Grazie a tutti gli sponsor chre ci sono vicini, nuove aziende vanno ad affiancare le affezionate che da anni ci sostengono facendo così crescere insieme Ristogolf. Ogni anno realizziamo una raccolta fondi e in questa edizione charity partner è Arpai perchè il cibo è elemento di identità culturale e la cultura nutre l'Italia».

«Il circuito Ristogolf - spiega il direttore della manifestazione, Dario Colloi - vi coinvolgerà in sei appuntamenti abbinando al gioco del golf postazioni gourmet sul campo a cura di rinomati chef. Come da tradizione, al termine della gara, vengono organizzati dei live per apprendere i segreti della cucina piuttosto che della mixology. Una giornata in pieno spirito Ristogolf: "Giocare a golf, mangiare bene, bere bene e tanta voglia di divertirsi».

Ristogolf e Arpai, le radici

Ristogolf è nato nel 2012 e quest’anno vive la sua 9ª edizione. Alla base dell’idea c’è la voglia di diffondere il golf tra il mondo dell’accoglienza e non è un caso che sia stato fondato dall’Associazione Ristoratori Albergatori& Co. Golfisti.

Nata più di trent’anni fa da World Monuments Fund, Arpai ha sostenuto oltre 300 restauri in varie regioni d’Italia, conducendo una strategica e capillare raccolta fondi presso i sostenitori, tramite manifestazioni culturali, eventi e mostre nelle quali sono state esposte le stesse opere restaurate. La più importante fra le mostre è stata allestita nel 2011 al Quirinale, dove fu esposto un gruppo di dieci Madonne del Quattrocento in ceramica policroma, stucco o cartapesta, provenienti da differenti musei. Tra queste, anche la Madonna con il Bambino (Fiesole, Museo Diocesano) attribuita a Filippo Brunelleschi. Da qui è poi scaturita l’operazione di restauro condotta dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Arpai ha riservato energie anche alle grandi biblioteche universitarie con recuperi di collezioni di codici letterari e scientifici; sono stati inoltre restaurati il Tabernacolo dei Linaioli (Firenze Museo di San Marco), capolavoro assoluto del Beato Angelico, la predella e la cimasa della Maestà di Duccio (Siena, Museo del Duomo), il ciclo di affreschi cinquecenteschi della Sala dei Giganti dell’Università di Padova, colossale per i 600 mq di superficie pittorica.



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Alberto Lupini


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