Oltrepò Pavese negli States per far conoscere i vini del territorio

Il territorio si presenta con una girandola di appuntamenti nell’ambito di un tour che parte il 24 gennaio e si conclude il 2 febbraio: cinque tappe in cinque diverse città statunitensi per una ventina di cantine

23 gennaio 2022 | 14:33
di Stefano Calvi

Un tuffo negli States per promuovere il vino dell’Oltrepò Pavese. Il territorio si presenta agli Usa con una girandola di appuntamenti nell’ambito di un tour promozionale che parte il 24 gennaio e si conclude il 2 febbraio prossimi. Si chiama Slow Wine Tour ed è un’occasione imperdibile e di valore per il settore vitivinicolo lombardo (terza area produttiva di Pinot nero al mondo, 75% della produzione del vino in Lombardia), un mondo tutelato e promosso dal Consorzio Vini Oltrepò Pavese che ha aderito al tour negli Stati Uniti, serie di eventi di grande successo nel panorama mondiale degli appuntamenti organizzati da Slow Food nel mondo.


Cinque tappe in cinque città


Il tour 2022 prevede cinque tappe in cinque diverse città statunitensi, dalla West Coast alla East Coast, passando per il Texas: San Francisco (24 gennaio 2022), Seattle (25 gennaio 2022), Austin (27 gennaio 2022), Miami (31 gennaio 2022) e New York (2 febbraio 2022).

 


Una ventina le aziende selezionate


Sono una ventina le aziende selezionate per questi eventi e sono importate in Usa, alcune in tutti altre solo in alcuni Stati. Ogni tappa è rivolta esclusivamente al settore trade (importatori, distributori, giornalisti, opinion leader, sommelier, agenti, enotecari, ristoratori ecc.) ed è pertanto dedicata sia a chi è alla ricerca di importatore, sia alle aziende già presenti nel mercato Usa, ma che hanno necessità di promuoversi presso enoteche, ristoranti e stampa. Solo a New York è prevista una sessione consumatori per le aziende già importate. La formula è quella della degustazione al tavolo con incontri con i professionisti del trade. Saranno organizzati degli slot specifici per evitare assembramenti e per uno svolgimento in totale sicurezza, ma potendo contare su un rapporto diretto e proficuo con i professionisti.


Oltre alle cantine selezionate dalla prestigiosa guida Slow Wine, gli operatori del settore statunitensi potranno degustare e farsi raccontare direttamente dal direttore del consorzio Carlo Veronese una selezione di vini rappresentativi della poliedricità del territorio, unicità collegata al tema della consapevolezza della qualità e autenticità sei prodotti, filone molto considerato dal mercato statunitense.


Usa, primo mercato al mondo per consumi di vino


Gli Stati Uniti sono il primo mercato al mondo per consumi di vino e sono dunque un punto di riferimento fondamentale per l’export delle aziende vinicole. Nel corso degli ultimi dieci anni i consumi di vino in Usa, secondo Nomisma Wine Monitor, sono aumentati a volume del 28%, arrivando a 32 milioni di ettolitri e l’Italia, con una quota di mercato complessiva del 32,4%, pari a oltre 2,5 milioni di ettolitri, rimane il principale fornitore di vino in questo mercato di primaria importanza: segno che il nostro paese gode di una reputazione molto elevata presso il consumatore americano.

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