Notte degli alambicchi: a Santa Massenza, un'illuminazione di gusto
A dicembre, nel fine settimana dal 7 al 10, è in programma l’evento che celebra la grappa artigianale trentina nel piccolo borgo di Santa Massenza di Vallelaghi, capitale della grappa artigianale trentina
Un weekend all'insegna dell'enogastronomia, da vivere in uno dei borghi più caratteristici del Trentino, considerato la capitale della grappa artigianale trentina: Santa Massenza di Vallelaghi, un paesino che ha soltanto 150 abitanti, ma è anche una delle zone d’Italia dove la tradizione distillatoria è maggiormente radicata e dove ancora oggi viene perseguita secondo gli antichi metodi tradizionali.
E così dal 7 al 10 dicembre il piccolo paesino di Santa Massenza di Vallelaghi ospita la Notte degli alambicchi accesi, l'originale spettacolo della compagnia teatrale Koinè: una kermesse in cinque tappe, tante quante le distillerie del paese, che condurrà visitatori e appassionati provenienti da tutta Italia alla scoperta della storia e dei segreti del famoso distillato, tra degustazioni accompagnate da assaggi di specialità locali.
Notte degli alambicchi, ritorno a Santa Massenza
L’antica arte della distillazione raccontata da uno spettacolo senza eguali, in un contesto unico come quello di Santa Massenza, patria e cuore della grappa artigianale trentina, immerso nella magia del clima natalizio.
Impossibile non farsi coinvolgere dalle suggestioni de “La Notte degli alambicchi accesi”, l’appuntamento che anche quest’anno, dal 7 al 10 dicembre, animerà il borgo che vanta la più alta concentrazione di distillerie a carattere artigianale e a conduzione familiare in Italia.
Notte degli alambicchi, la kermesse teatrale
Ancora una volta, a raccontare la storia e i segreti del prezioso distillato sarà quindi la kermesse teatrale messa in scena dalla compagnia Koinè.
Uno spettacolo itinerante organizzato dall’Associazione culturale “Santa Massenza piccola Nizza de Trent” con il supporto di Trentino Marketing, il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino – nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest – e la collaborazione di Garda Dolomiti e Istituto Tutela Grappa del Trentino.
La manifestazione è ormai un evento cult al quale partecipa un folto pubblico di appassionati e curiosi da tutta Italia, che per quattro giorni affollano Santa Massenza di Vallelaghi. Il piccolo borgo, noto anche con il soprannome di “piccola Nizza de Trent” per via del suo passato di località turistica estiva frequentata dai vicini abitanti di Trento, è infatti riconosciuto come vera e propria “capitale della grappa artigianale”.
Notte degli alambicchi: spettacolo e degustazioni
Per l’occasione, le cinque distillerie del paese (Casimiro, Francesco, Giovanni Poli, Giulio & Mauro e Maxentia) ospiteranno le diverse tappe lungo le quali gli attori, guidati dalla voce narrante di Patrizio Roversi, accompagneranno i visitatori, divisi in altrettanti gruppi, alla scoperta di un prodotto intimamente legato alla storia e alla cultura trentina. Il programma prevede due spettacoli al giorno (uno solo domenica 10 dicembre): a ogni tappa, non mancherà una piccola degustazione con assaggi delle diverse versioni del distillato accompagnati a dolci e specialità del territorio.
La notte degli alambicchi accesi
La notte degli alambicchi accesi è un progetto organizzato dall’Associazione culturale “Santa Massenza piccola Nizza de Trent” con il supporto di Trentino Marketing, il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino – nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest – e la collaborazione di Garda Dolomiti, Istituto Tutela Grappa del Trentino e Comune di Vallelaghi.
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Performance live e degustazioni a “La notte degli alambicchi accesi”
La notte degli alambicchi accesi Tre giorni tra storia e profumi di grappa
Con la notte degli alambicchi grande festa alla grappa trentina
Notte degli alambicchi: le grappe di Santa Massenza di Vallelaghi
Le grappe prodotte a Santa Massenza sono davvero tutte da scoprire. Il loro rigido processo produttivo è protetto dal disciplinare dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino. Tra le sue regole auree spiccano l’utilizzo esclusivo di vinacce fresche locali e la tradizionale distillazione con il metodo “a bagnomaria” in alambicchi discontinui: un’arte che si tramanda da generazioni e prevede l’utilizzo di modeste quantità quando la vinaccia è ancora fresca e profumata e un riscaldamento uniforme, lento e continuo del contenuto per ottenere una migliore estrazione degli aromi.
Un’esperienza unica che vale senz’altro il viaggio in questo speciale angolo del Trentino.
La grappa del Trentino
La grappa del Trentino nasce da una tradizione familiare centenaria che si è tramandata di padre in figlio. La sua produzione caratterizza fortemente tutto il territorio trentino: ogni zona della provincia, infatti, si contraddistingue per microclimi particolari che si prestano come habitat naturali per vari tipi di vite. E così, come il vino, anche la grappa si connota in base alla valle di provenienza: la Valle di Cembra è specializzata nella produzione di grappa di Müller Thurgau, la Piana Rotaliana in quella di Teroldego, la Valle dei Laghi - e, in particolare Santa Massenza - in quella di Nosiola, la Vallagarina in quella di Marzemino.
Le aziende, la maggior parte delle quali di dimensioni medio piccole e a conduzione familiare, per ottenere la grappa del Trentino lavorano esclusivamente vinaccia freschissima (il termine della distillazione è fissato al 31.12) e proveniente dal solo territorio provinciale, per garantire qualità, profumi ed eleganza al prodotto finito, e la distillano secondo il tradizionale metodo cosiddetto "a bagnomaria" all'interno degli alambicchi tradizionali, che riscaldano il contenuto in modo graduale e uniforme, al fine di garantire una corretta estrazione degli aromi. Nel corso dell'operazione, i mastri distillatori separano l'essenza in testa, coda e cuore, al fine di avere un prodotto equilibrato e ricco di profumi.
Per salvaguardare tali tecniche di produzione, valorizzare il prodotto e promuoverlo, nel 1969 è nato l'Istituto Tutela Grappa del Trentino, che impone regole di autodisciplina e controlli severi, a garanzia di una indiscutibile qualità, certificata da organi esterni che ne controllano limpidezza, armonia dei profumi, morbidezza e tipicità del gusto.
Per maggiori dettagli è possibile cliccare qui.
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Alberto Lupini
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