Grand Tour delle Marche. Sei mesi di eccellenze regionali

Da giugno a dicembre la manifestazione che unisce il meglio delle Marche si sviluppa in una serie di incontri, eventi, degustazioni che intrecciano il gusto della gastronomia con l'arte manifatturiera tipica

04 giugno 2021 | 10:50
Questo è l’anno utile per scoprire le meraviglie di “prossimità” e il Grand Tour delle Marche propone, da giugno a dicembre, ben 26 appuntamenti da non perdere giocati, nella massima sicurezza, tra cibo e manualità. S’inizia a Castelraimondo il 5 giugno e si chiude a Piobbico a dicembre, passando per una serie di iniziative che, attraversando l’intera regione, ne mostrano la caleidoscopica pluralità.

Il Grand Tour delle Marche, premiato nel 2020 con il prestigioso Travel&Food Award, è organizzato da Tipicità in collaborazione con Anci, Regione Marche e la partnership di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking, insieme ai Comuni aderenti, agli Atenei di Camerino, Macerata, Ancona ed un pool di aziende partner del circuito.


Modalità di prenotazione già da casa

«Con la dimensione phygital - ha spiegato Angelo Serri, direttore di Tipicità - il Grand Tour delle Marche fa un significativo balzo in avanti. Di fatto, un’esperienza senza fine, grazie alla capacità che abbiamo maturato di dosare le esperienze in presenza fisica con le potenzialità del digitale. Quindi l’ospite può predisporre la sua attività già da casa, scegliere con un click la modalità migliore per raggiungere i luoghi ed immergersi nella festa. Ma non finisce qui! Infatti, al ritorno dalla vacanza c’è la possibilità di continuare l’esperienza con le proposte formulate dal club “Tipicità Experience”, con innumerevoli vantaggi e benefit riservati alla community e che consentono di continuare il viaggio…. anche da casa!».

E poi proposte turistiche su misura ed i consigli sullo shopping aziendale: prodotti tipici e vini autoctoni, ma anche fashion di alta gamma. Inoltre, la piattaforma conduce alla scoperta dei mille incanti storico-culturali custoditi nei suggestivi borghi e delle località d’interesse naturalistico e paesaggistico. Insomma, un’esperienza totale, ma in massima sicurezza, con un occhio sempre vigile alle regole anti-covid.

La soddisfazione delle istituzioni locali

Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, ha commentato: «Il Grand Tour delle Marche è in linea con il progetto della Regione di mettere in forte sinergia tutti i territori. Le nostre straordinarie eccellenze non possono più presentarsi singolarmente sui mercati internazionali e nazionali: solo tutti insieme avremo la forza di vincere la sfida della competitività e dell’accoglienza con un sistema turistico regionale attivo non più solo d’estate, ma 365 giorni all’anno. Infatti, la destagionalizzazione costituisce un’opportunità unica soprattutto per risvegliare gli splendidi territori dell’entroterra che, a causa della mancanza di infrastrutture prima e del sisma poi, stanno subendo uno spopolamento che dobbiamo assolutamente evitare. È infatti intenzione di questa Regione riscoprire con orgoglio l’insieme del nostro territorio diffuso dalla costa alle montagne, favorendo anche un indotto fatto di arte, storia cultura, enogastronomia, commercio, artigianato, manifattura!».

Pasqualino Piunti, vicepresidente vicario di Anci Marche ha ricordato che «l’importanza del Grand Tour delle Marche sta nella capacità di fare squadra di tutto il territorio regionale. Questa è la strada per far sì che le Marche e l’Italia siano riconoscibili all’estero!».

Claudio Pettinari, rettore dell’Università di Camerino, ha sottolineato che «l’Ateneo ha anche la funzione di aiutare il territorio. Le Università sono aziende del sapere, un patrimonio, una vera tipicità, che il Grand Tour delle Marche ci consente di condividere con un’ampia comunità!».

Gianluca Gregori, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, ha puntualizzato che il «Grand Tour delle Marche è importante perché riafferma la centralità del territorio, consente l’integrazione tra diverse aree e diverse componenti, riafferma la valenza di una strategia programmatica!».

«Siamo project partner del Grand Tour da tre anni – le parole di Massimo Cupillari, Wealth Advisor di Banca Mediolanum - ed ora è nostra intenzione partire con un progetto pluriennale sulla sostenibilità e promuoveremo attività che vanno in questa direzione!».


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Alberto Lupini


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