Cuochi e ristoratori a Senigallia Uniti per progettare la ripartenza
Sabato 11 luglio con “Senigallia città gourmet” le associazioni nazionali più importanti del settore si incontrano con Italia a Tavola per confrontarsi su come ripartire dopo la crisi nera creata dal lockdown . Sul tavolo le proposte di Fipe, Fic, Eurotoques e le Soste con 8 stelle Michelin portate da Enrico Cerea, Maurio Uliassi e Moreno Cedroni
04 luglio 2020 | 15:51
Le aziende e i professionisti dell'’ospitalità e l’accoglienza si sono piegate e in alcuni punti anche spezzate a causa del lockdown, ma ora si rimboccano le maniche e ripartono. Lo fanno consapevoli (finalmente) che marciare in solitaria sia impossibile e dannoso per tutti e che l’unico modo per rialzare la testa sia unirsi con un forte spirito di squadra e dirigersi verso la stessa direzione che è quella della qualità, della formazione, delle regole e di una voce unitaria che possa portare alle istituzioni i problemi del settore per risolverli. Tutto questo sarà concentrato nell’iniziativa “Senigallia città gourmet” che vedrà Italia a Tavola come media partner, in programma sabato 11 luglio dalle 10,30 proprio nella località marchigiana per il primo evento nazionale. Una località dall'alto valore simbolico visto che si tratta del secondo Comune italiano che, in proporzione agli abitanti, ha la più alta concetrazione di stelle Michelin, quelle in dote agli chef-patron Mauro Uliassi (***) e Moreno Cedroni (**), dopo quello di Massa Lubrense (Na) che vanta pure 5 stelle ma su 3 locali e con un terzo degli abitanti.
“Senigallia città gourmet” non si propone di essere un evento dedicato ai piatti belli e buoni, quelli creati dagli artisti della cucina, ma punta ovviamente ad unire questo settore in primis da un punto di vista etico e “politico”. Ecco perché in mattinata alla tavola rotonda in programma si siederanno esponenti del settore che lavorano “dietro” le cucine per fare sì che le istituzioni sostengano la ristorazione e il mondo del turismo. Tra loro il direttore della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), Roberto Calugi (con l'associazione il più attivo e concreto in questo periodo di emergenza) e poi il presidente di Euro-Toques Italia e International, Enrico Derflingher ma anche Claudio Sadler, presidente de Le Soste e Rocco Pozzulo, presidente della Federazione italiana cuochi. Uniti attorno ad un unico scopo, quello di compattarsi per il bene di tutti, che stava piano-piano entrando nel modo di pensare degli chef e dei ristoratori, ma che ancora stentava a diventare un automatismo diffuso e immediato.
Anche nel lockdown, nel corso delle trattative con il Governo, non proprio tutti hanno scelto la via dell’unità, agendo un po’ a spot che hanno creato una confusione ben poco efficace.
«Ciò che è fondamentale in questo evento - ci illustra il nostro direttore Alberto Lupini - è per la prima volta da quando è scoppiata l'emergenza Coronavius, ci si possa confrontare faccia a faccia per dare l'esempio, mettendoci la faccia, che l'unità del settore è un obiettivo fondamentale che non può essere raggiunto con veti o polemiche spesso pretestuose come è successo in questi ultimi mesi. Se i ristoranti o i bar, come gli hotel, hanno sofferto più di altre attività è perchè in troppi nelle scorse setimane di lockdown hanno approfittato delle difficoltà per cercare visibilità o cavalcare le giuste proteste. Più che mai è ora indispensabile che chi ha la responsabilità di rappresentare il nostro mondo sul versante dei professionisti di cucina o dei gestori, si trovi insieme. A partire da chi ha davvero rappresentato (numeri alla mano) da un lato tutto il comparto e dall'altro le fasce pià alte di qualità, che sono poi quelle che danno le tendenze del mercato. Grazie a Tipicità Marche siamo riusciti ad organizzare un evento che va oltre le dichiarazioni di protesta e cercherà di tracciare la via per uscire dalla crisi».
Oltre al talk show che rappresenta il cuore della manifestazione, il programma proseguirà poi nel pomeriggio in piazzale della Libertà con l’Accademia Tipicità che proporrà degustazioni d’autore a tema “Adriatico, nutraceutica e gusto gourmet” in abbinamento alle bollicine del Vigneto Marche selezionate dall’associazione marchigiana e alle bibite tradizionali regionali. Un esempio concreto di come l'enogastronomia, comprendendo tutta la filiera, sia un fattore assolutamente centrale per immaginare una ripresa di tutto il Paese. Di un Paese, l'Italia, che proprio nelle Marche ha una sorta di sintesi e di esempio, tanto che non casualmente il palcoscenico di Senigallia diventa un po' lo specchio di tutta la nazione.
Roberto Calugi, Enrico Derflingher, Rocco Pozzulo e Claudio Sadler
Di fatto si tratta del primo evento “live” dopo l’emergenza coronavirus nel mondo dell’ospitalità e dell’accoglienza e il ritorno alla luce, senza filtri della tecnologia in stile webinar, non poteva che essere illuminato dalle stelle di questo settore. Ed è il primo che vede insome le quattro più importamnti associaizoni che rappresentano alcuni degli attori principali che ruotano attorno al mondo della ristorazione: la federazione italiana cuochi ed Eutotoques per quanto riguarda i "cuochi" e la Fip e e Le Soste per quanto rigaurda i ristoratori. L'evento, reso possibile dall'organizzazioen a cura di Tipicità Marche, sarà coordinato dal direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini e dal caporedattore del Tg5, Giacchino Bonsignore. Ospiti centrali (vista la sede scelta) due cuochi tristellati come Mauro Uliassi che giocherà in casa e Chicco Cerea del ristorante Da Vittorio di Brusaporto (Bg) insieme ad altro “padrone di casa”, il due stelle Michelin Moreno Cedroni del ristorante Madonnina del Pescatore. “Senigallia città gourmet” non si propone di essere un evento dedicato ai piatti belli e buoni, quelli creati dagli artisti della cucina, ma punta ovviamente ad unire questo settore in primis da un punto di vista etico e “politico”. Ecco perché in mattinata alla tavola rotonda in programma si siederanno esponenti del settore che lavorano “dietro” le cucine per fare sì che le istituzioni sostengano la ristorazione e il mondo del turismo. Tra loro il direttore della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), Roberto Calugi (con l'associazione il più attivo e concreto in questo periodo di emergenza) e poi il presidente di Euro-Toques Italia e International, Enrico Derflingher ma anche Claudio Sadler, presidente de Le Soste e Rocco Pozzulo, presidente della Federazione italiana cuochi. Uniti attorno ad un unico scopo, quello di compattarsi per il bene di tutti, che stava piano-piano entrando nel modo di pensare degli chef e dei ristoratori, ma che ancora stentava a diventare un automatismo diffuso e immediato.
Moreno Cedroni, Chicco Cerea e Mauro Uliassi
Anche nel lockdown, nel corso delle trattative con il Governo, non proprio tutti hanno scelto la via dell’unità, agendo un po’ a spot che hanno creato una confusione ben poco efficace.
«Ciò che è fondamentale in questo evento - ci illustra il nostro direttore Alberto Lupini - è per la prima volta da quando è scoppiata l'emergenza Coronavius, ci si possa confrontare faccia a faccia per dare l'esempio, mettendoci la faccia, che l'unità del settore è un obiettivo fondamentale che non può essere raggiunto con veti o polemiche spesso pretestuose come è successo in questi ultimi mesi. Se i ristoranti o i bar, come gli hotel, hanno sofferto più di altre attività è perchè in troppi nelle scorse setimane di lockdown hanno approfittato delle difficoltà per cercare visibilità o cavalcare le giuste proteste. Più che mai è ora indispensabile che chi ha la responsabilità di rappresentare il nostro mondo sul versante dei professionisti di cucina o dei gestori, si trovi insieme. A partire da chi ha davvero rappresentato (numeri alla mano) da un lato tutto il comparto e dall'altro le fasce pià alte di qualità, che sono poi quelle che danno le tendenze del mercato. Grazie a Tipicità Marche siamo riusciti ad organizzare un evento che va oltre le dichiarazioni di protesta e cercherà di tracciare la via per uscire dalla crisi».
Oltre al talk show che rappresenta il cuore della manifestazione, il programma proseguirà poi nel pomeriggio in piazzale della Libertà con l’Accademia Tipicità che proporrà degustazioni d’autore a tema “Adriatico, nutraceutica e gusto gourmet” in abbinamento alle bollicine del Vigneto Marche selezionate dall’associazione marchigiana e alle bibite tradizionali regionali. Un esempio concreto di come l'enogastronomia, comprendendo tutta la filiera, sia un fattore assolutamente centrale per immaginare una ripresa di tutto il Paese. Di un Paese, l'Italia, che proprio nelle Marche ha una sorta di sintesi e di esempio, tanto che non casualmente il palcoscenico di Senigallia diventa un po' lo specchio di tutta la nazione.
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Alberto Lupini
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