La cucina del sole di "Allegrio" nelle pizze di Ivano Veccia e Sasà Martucci
Due maestri della pizza, Ivano Veccia, di Procida, e Sasà Martucci de I Masanielli di Caserta, per dare il benvenuto all'autunno si sono sfidati in una cena a quattro mani da "Allegrìo", il ristorante, cafè e lounge bar di Via Veneto

Ha preso così il via il progetto di eventi "La Gioia di Vita in una cena a 4 mani" annunciato dalla titolare, la creative director Sabrina Corbo, che ha accettato con entusiasmo la sfida di illuminare con la nuova insegna la strada della Dolce Vita, riavvivandone il glamour un po' appannato. «Sarà un locale della gioia e della luce - aveva detto alla recente inaugurazione- dove ognuno potrà vivere momenti in allegria celebrando il buon cibo e la convivialità».
Il format vivace e ricco di vibrazioni creative, con progetti a tema e una programmazione articolata, a pochi mesi dall'apertura è diventato così un punto di riferimento dei gourmand romani. Questa iniziativa, che continuerà con il coinvolgimento di chef di fama e di protagonisti del life style internazionale, ha dato il via alla competizione senza vincitori nè vinti tra Ivano Veccia, affiancato da Peppe Aiello, e Sasà Martucci. Il numero zero del format era andato in scena a luglio quando il resident chef di "Allegrìo" Daniele Creti aveva condiviso i fornelli con il collega bistellato Nino Di Costanzo di Dani Maison di Ischia, inserito da Forbes tra i dieci ristoranti del mondo da non perdere.
A Roma una "pizzata" nel segno del Sud
In questa serata-pizza Veccia & Martucci gli ospiti hanno potuto gustare una selezione del loro repertorio, con qualche tocco comune, preceduta da due proposte di Creti: una Cialda di riso, spuma di patate e cozza grigliata e il Carpaccio di manzo, gel al mandarino, germogli di senape e briciole di pane al grana padano. L'elemento comune delle quattro pizze servite sono stati i sapori del sole della Campania felix ma le suggestioni partenopee, sempre molto presenti da Allegrìo, vanno anche al di là delle tradizioni della tavola per i legami familiari, le intuizioni e gli incontri di Sabrina Corbo, affezionata alla città di Napoli, e che hanno reso possibile una rete di preziose professionalità in tutto lo staff.
La serata-pizza, completamente sold out, è cominciata con un intrigante aperitivo sormontato da un igloo di ghiaccio, il Bitter Select,(Minthia Selection, soda al mandarino e bergamotto) firmato dai due mixologist Riccardo Martellucci e Alessio Navacci che amano sperimentare dietro al lungo bancone in legno e bronzo firmato dallo scultore Marco Riccardi. Dopo l'antipasto di Creti sono arrivate le pizze, tutte con una base molto leggera e lievitate a lungo, e con un top pensato per l'occasione, con prevalenza di prodotti autunnali. Ed ecco la "Zucca e tartufo" con Crema di taleggio di capra, amaretti sbriciolati e formaggio Mamma Bruna, la "Quattro pomodori", un assolo di Martucci, con datterino rosso, giallo, a grappolo, ciliegino stufato e primosale di caprino, la "Porci e porcini" (Veccia&Aiello) dedicata a Gabriele Bonci, maestro dei maestri dell'arte bianca. Era a base di funghi di bosco, in crema, crudi e grigliati, pomodorini e pancetta di suino nero. L'ultima, un altro virtuosismo dell'ospite casertano, era la "Fil Rouge", con tre tipologie di cotture e con fior di latte, datterino, olive disidradate, tartare di tonno rosso e un velo di cipolla in vino Palagrello nero.
Dopo le pizze un dolce "al Vesuvio"
E tanto per stare in tema partenopeo, il pastry chef Mario Di Costanzo Di Domenico ha creato un sontuoso "Oro di San Gennaro" : albicocca pellecchiella del Vesuvio, liquirizia, lampone al limone e cioccolato fondente. In abbinamento alle pizze, Champagne Extra Brut Lombard e vini scelti dal sommelier Davide Gelormini.
Da "Allegrìo" su tutto splende il gigantesco Sole con i raggi d'oro che accoglie i ospiti all'ingresso e che si trova riprodotto negli arredi e nell'apparecchiatura. È un sole dalle quattro anime che corrispondono ad altrettante sale del ristorante, tutte dagli arredi diversi: la Joyful, la Lucky, l'Intrepid e l'In love.
In quest'ultima dedicata all’amore, l’effetto trompe l’oeil è dato da 500 rose di porcellana di Capodimonte. La luce, simbolo di vita, è rappresentata dal progetto di illuminazione dell’architetto Massimiliano Baldieri, mentre è dell'artista britannico, Moritz Waldemeyer l'installazione “Where the Stars Align”, così come è inglese il brand che ha realizzato i wallpapers delle sale. C'è tanta fantasia anche nei menu: non uno solo ma vari, tematici e stagionali, e nessun divieto di sconfinare per il rischio spesso invocato di complicare il servizio. Libertà e curiosità sono anche incoraggiate da un servizio di sala attento e cordiale.
I prossimi appuntamenti con la pizza d'autore
Questi i prossimi appuntamenti a più mani sul tema della pizza d'autore: venerdì 17 novembre, Ivano Vecchia e Pasquale Cozzolino, pizzaiolo napoletano da tempo trasferitosi a New York da Ribalta. Lunedì 22 novembre, Ivano Veccia e Stefano Marzetti, chef del ristorante Mirabelle di Roma. Lunedì 3 dicembre, Ivano Veccia- Gabriele Bonci e Gianfranco Pascucci dell'omonimo ristorante di Fiumicino (RM).
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