Cibo sintetico, Lollobrigida a Lonato per ribadire il suo no

Venerdì 13 gennaio a Lonato (Bs) si terrà il convegno “Frankenstein nel piatto? il cibo sintetico la nuova minaccia”. Oltre al ministro presenti Ettore Prandini, Luigi Scordamaglia e Felice Adinolfi

12 gennaio 2023 | 10:29
di Renato Andreolassi

“Frankenstein nel piatto? Il cibo sintetico la nuova minaccia” è il titolo suggestivo e sicuramente accattivante, del convegno che si terrà domani, venerdì 13 gennaio a Lonato (Bs), all'apertura della prima fiera agricola dell'anno. Fuochi d'artificio attorno a un tema che di giorno in giorno registra - pro e contro - polemiche crescenti anche perché, di fatto, è già una realtà ed è prodotto da alcune multinazionali. L'incontro, al quale presenzierà il ministro dell'Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, è promosso dalla Coldiretti nazionale con in testa il presidente Ettore Prandini e vedrà - fra gli altri - al tavolo dei relatori anche il consigliere di Filiera Italia Luigi Scordamaglia e il professore dell'Università di Bologna Felice Adinolfi.


Danno per la salute e minaccia per il Made in Italy?

Ma il cibo sintetico rappresenta davvero un danno per la salute e, soprattutto, un colpo mortale al made in Italy? Ne sono convinti gli amministratori pubblici e i rappresentanti delle categorie produttive. I consumatori attendono invece notizie scientificamente sicure, mentre alcune aziende italiane non intendono rinunciare del tutto a questa prospettiva di mercato.


Paura per le etichette sul vino

A Lonato sarà interessante capire quali iniziative verranno proposte per tutelare le nostre produzioni agroalimentari d'eccellenza. Ciò anche alla luce dell'atteggiamento dell'Unione Europea che, ad esempio, ha annunciato , secondo quanto ha dichiarato il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, una nuova normativa sulle etichette del vino.

 

«L'Ue sbaglia - ha rimarcato Centinaio - a dare il via libera alle etichette allarmistiche anche su prodotti a bassa gradazione alcolica, come vino e birra. In questo modo, un'iniziativa nata con l'intento di tutelare la salute dei cittadini rischia di trasformarsi in un attacco sleale ai nostri prodotti. Scrivere che bere vino può provocare gravi danni alla salute, senza entrare nel merito delle qualità consumate - conclude Centinaio-, né distinguerlo dai superalcolici o, peggio dal fumo, non è solo scorretto sul piano commerciale, ma è semplicemente falso».

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