Il tartufo punta sulla ripresa A novembre summit italo/francese
Un brindisi tra Giuseppe Cristini, presidente dell'Accademia italiana del tartufo, e il cuoco Ugo Alciati (ambassador piemontese) sigla a Fontanafredda i nuovi progetti per l'autunno
12 luglio 2020 | 19:13
Con il laghetto della Tenuta di Fontanafredda a fare da cornice, si è progettata la nuova stagione tartufigena che dovrà far ripartire il mondo del tartufo attraverso eventi internazionali di alto rango. Protagonisti Accademia italiana del tartufo (rappresentata dal presidente Giuseppe Cristini), l' Ente fiera internazionale del tartufo di Alba col collegato Centro studi e Ugo Alciati, lo chef ambasciatore per il Piemonte deell'Accademia.
Il progetto si basa su manifestazioni che a novembre si svolgeranno anche nell'ambasciata piemontese de tartufo (a Fontanafredda). Il 7 novembre sarà ad esempio la volta di un summit internazionale dal titolo: "Italia e Francia un miracolo in bianco e nero", dove il tartufo bianco pregiato italiano si confronterà con il Périgord francese in uno special event che esalterà la storicità del tartufo Italiano e di quello francese.
Si parlerà del futuro del tartufo e attraverso un documento congiunto si tracceranno le nuove linee d'azione della promozione e dell' utilizzo del tartufo nella ristorazione di tutto il mondo.
Ormai da anni Accademia italiana del tartufo è presente sul palcoscenico albese, in un rapporto forte e lungimirante di collaborazione con l'Ente fiera internazionale del tartufo d'Alba e con il Centro studi; in una dimensione che sempre più vuole portare all'attenzione delle istituzioni, della ristorazione e dei consumatori, il livello culturale che vede nella naturalità del tartufo e nella sua stagionalità, un baluardo inamovibile che prevede il richiamo economico e turistico del tartufo italiano tutto l'anno.
Un tartufo italiano unico nella sua piena freschezza e al massimo della sua aromaticità, da manifestare con uno stile garbato, sobrio e professionale, con un cerimoniale di narrazione e di servizio in cucina e in sala che esprima valore aggiunto attraverso la gestualita' di una lamellatura o di una grattugiata di tartufo che ammalia l'ospite e lo fidelizza.
Il programma di novembre prevede anche importanti investiture di prestigiose autorità italiane e internazionali, che potranno nel 2021 rappresentare e sviluppare con autorevolezza i principi e i valori dell'Accademia italiana del tartufo.
Giuseppe Cristini e Ugo Alciati
Il progetto si basa su manifestazioni che a novembre si svolgeranno anche nell'ambasciata piemontese de tartufo (a Fontanafredda). Il 7 novembre sarà ad esempio la volta di un summit internazionale dal titolo: "Italia e Francia un miracolo in bianco e nero", dove il tartufo bianco pregiato italiano si confronterà con il Périgord francese in uno special event che esalterà la storicità del tartufo Italiano e di quello francese.
Si parlerà del futuro del tartufo e attraverso un documento congiunto si tracceranno le nuove linee d'azione della promozione e dell' utilizzo del tartufo nella ristorazione di tutto il mondo.
Ormai da anni Accademia italiana del tartufo è presente sul palcoscenico albese, in un rapporto forte e lungimirante di collaborazione con l'Ente fiera internazionale del tartufo d'Alba e con il Centro studi; in una dimensione che sempre più vuole portare all'attenzione delle istituzioni, della ristorazione e dei consumatori, il livello culturale che vede nella naturalità del tartufo e nella sua stagionalità, un baluardo inamovibile che prevede il richiamo economico e turistico del tartufo italiano tutto l'anno.
Un tartufo italiano unico nella sua piena freschezza e al massimo della sua aromaticità, da manifestare con uno stile garbato, sobrio e professionale, con un cerimoniale di narrazione e di servizio in cucina e in sala che esprima valore aggiunto attraverso la gestualita' di una lamellatura o di una grattugiata di tartufo che ammalia l'ospite e lo fidelizza.
Il programma di novembre prevede anche importanti investiture di prestigiose autorità italiane e internazionali, che potranno nel 2021 rappresentare e sviluppare con autorevolezza i principi e i valori dell'Accademia italiana del tartufo.
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