Regione Marche stanzia fondi per gli allevatori di bovini e bufalini da latte
Stanziati 350mila euro per garantire la liquidità degli allevatori colpiti dalla crisi pandemica combinata con le avversità atmosferiche dell'ultimo periodo. L’aumento dei costi è stato inarrestabile
«Siamo grati alla Regione Marche, in particolare al vicepresidente Mirco Carloni, per il concreto sostegno economico pari a 350mila euro di aiuti, di cui entro il 31 marzo potranno beneficiare anche i nostri soci allevatori marchigiani di bovini e bufalini da latte». Con questa dichiarazione il presidente di Cooperlat, Paolo Fabiani, esprime soddisfazione per il provvedimento adottato, anche grazie all’azione svolta da ConfCooperative Marche, al fine di sostenere la liquidità degli allevatori colpiti dalla crisi pandemica combinata con le avversità atmosferiche dell'ultimo periodo.
Tempesta perfetta
«L'intera filiera ha dovuto affrontare nell'ultimo anno l'aumento eccessivo e inarrestabile dei costi - ha dichiarato Fabiani - Gli allevatori hanno visto esplodere i costi relativi all'alimentazione degli animali allevati in particolare con cereali, soia e foraggi, nonché le spese di gestione del gasolio, del gas e dell’energia elettrica. Purtroppo, anche le imprese di trasformazione hanno subito questi aumenti. Si pensi che il prezzo dell'energia elettrica ha superato di gran lunga il 200%, la plastica ha registrato il 30% in più così come il costo dell'alluminio che è cresciuto del 40%. Si è creata, in un certo senso, la tempesta perfetta poiché, a fronte di così drastici aumenti, il mercato ha risposto tiepidamente. L'incapacità di vedere riconosciuti questi scompensi economici ha causato una grave situazione di mancanza di liquidità proprio per l'anello debole allevatoriale».
Qualità certificata
Nelle Marche operano imprese di trasformazione che nel tempo si sono affermate sul mercato attraverso la produzione e commercializzazione di prodotti lattiero-caseari, sia in Italia che all’estero, garantendo oltre 400 milioni di euro di fatturato, quindi con importanti ricadute sull’economia regionale, senza mai cedere il passo, anche in un momento così delicato per l’intera economia. «Allo stesso tempo - ha puntualizzato Paolo Fabiani - la presenza di numerose produzioni casearie di qualità certificate bio, latte Alta qualità Qm, Casciotta d’Urbino Dop, Formaggio di Fossa Dop e Mozzarella Stg che utilizzano la maggior parte del latte marchigiano prodotto, richiedono al sistema agro-zootecnico di mantenere alta la qualità dell’alimentazione degli animali. Le risorse messe a disposizione dalla Regione per favorire la liquidità delle aziende agricole arriva in un momento difficilissimo per tutto il settore che rappresenta una fetta importante dell'economia regionale».
Cooperlat Gruppo TreValli
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