Premio Laudemio, seconda edizione La vittoria al piatto firmato Claudio Sadler
«Laudemio è nato in seguito a una catastrofe. Il rigido inverno del 1985, con punte a -22 °C, azzerò il raccolto. Il 99% andò perduto e si dovette ripartire da zero. Mio padre, Vittorio Frescobaldi, ebbe l’dea giusta»
22 gennaio 2019 | 16:45
di Gabriele Ancona
Claudio Sadler e Diana Frescobaldi
Per diffonderne la conoscenza, Diana Frescobaldi ha voluto istituire un concorso rivolto ai cuochi per coinvolgerli in una sfida: interpretare con piatti inediti le caratteristiche e le peculiarità di Laudemio. Quest’anno il Premio è giunto alla seconda edizione, che celebra inoltre il trentennale di Laudemio Frescobaldi con una bottiglia dedicata.Il concorso, presieduto da Fausto Arrighi, ex direttore della Guida Michelin, ha previsto otto “tappe” in altrettanti prestigiosi ristoranti italiani di sei città. Ogni cuoco ha interpretato Laudemio attraverso un menu di quattro portate: antipasto, primo piatto, secondo e dessert. Elaborazioni gastronomiche valutate da una giuria tecnica presieduta da Diana Frescobaldi e Arrighi. Al termine del tour di selezione sono stati individuati i tre cuochi finalisti con i tre piatti che hanno totalizzato il miglior punteggio. Un premio speciale è stato assegnato allo chef che ha proposto il Miglior Dessert al Laudemio.
Pancotto al Laudemio
La finale si è svolta il 22 gennaio al ristorante Savini di Milano. In gara Matteo Grandi, chef-patron del ristorante De Gusto Cuisine di San Bonifacio (Vr), Claudio Sadler del ristorante Sadler di Milano e Antonello Sardi, chef del ristorante La Bottega del Buon Caffè di Firenze. La giuria, che ha valutato le ricette “al buio”, ha decretato vincitore il Pancotto al Laudemio e rosmarino, tuorlo d’uovo cotto nel ghiaccio, croccante di cereali e tartufo nero. Il piatto, abbinato Tenuta Perano 2015 Chianti Classico Docg, Frescobaldi, è stato realizzato da Claudio Sadler. «Una composizione che mi ricorda l’infanzia - ha commentato - oggi l’ho arricchita con tartufo e olio Laudemio, ma un tempo la preparava mia nonna».
Matteo Grandi, Diana Frescobaldi, Fausto Arrighi e Antonello Sardi
Secondo posto per Antonello Sardi con Crudo di gamberi rossi, erbe aromatiche, polvere di Laudemio servito con Leonia Brut 2015, Brut Millesimato Metodo Classico, Pomino Spumante Bianco Doc, Frescobaldi. Terzo posto per la Crema al Laudemio gratinato, pescato bianco e gamberi viola elaborata da Matteo Grandi e proposta in degustazione con Benefizio Riserva 2017, Pomino Bianco Doc, Frescobaldi.
Un terzo posto riscattato da Elena Lanza che per i colori del ristorante di Grandi si è imposta nella sezione dessert con Gocce di Laudemio, mele al Laudemio e lamponi, gelato al Laudemio con gelo di lamponi (Pomino Vinsanto 2009, Castello di Pomino, Pomino Vinsanto Doc, Frescobaldi).
Diana Frescobaldi ed Elena Lanza
Nel corso della serata sono stati serviti in degustazione sei differenti Laudemio: San Michele a Torri, Antinori, Frescobaldi, Gonnelli 1585, Petrolo, Fattoria Le Sorgenti. Negli ultimi dieci anni la produzione di Laudemio ha seguito un trend di crescita regolare, attestandosi sulle 135mila bottiglie l’anno destinate alla ristorazione di alto livello, in Italia e all’estero, alle enoteche e alle gastronomie.Per informazioni: www.laudemio.it
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