Pesce e vino: per Orobica Pesca bisogna rompere gli schemi e trovare l'equilibrio perfetto

La scelta del vino per gli abbinamenti con il pesce non si deve limitare solo al bianco. Per Orobica Pesca anche i vini rossi e rosè offrono diverse possibilità per esaltarne i sapori sia al forno, fritto o crudo

14 giugno 2023 | 19:30

La tradizione vuole che pesce chiami vino bianco, ma oggi siamo di fronte a un ampio ventaglio di prodotti enologici. L’approccio dev’essere quello di trovare il giusto equilibrio tra i due elementi. Il pesce è per definizione caratterizzato da un sapore delicato, armonioso e pulito: è bene, quindi, accompagnarlo a vini in grado di esaltarne e non coprirne il gusto e, per sfatare il tabù legato al vino rosso, ci sono oggi prodotti che sono perfetti per accompagnare alcuni piatti di pesce.

Per questo, non ha alcun valore avere preconcetti nei confronti dei vini rossi che possono essere abbinati al prodotto ittico con grande semplicità prestando attenzione a piccoli accorgimenti.

Oltre le regole: la scelta soggettiva nell'accostamento vino-pesce 

Il vino rosso è ideale in accompagnamento a piatti di pesce al forno o fritti, l’importante che sia povero di tannini, giovane e con un basso grado alcolico, meglio se servito a una temperatura intorno ai 12-14 gradi. Il vino bianco, al contrario, è il re degli accostamenti ai piatti di pesce ma, anche in questo caso, attenzione a piccoli consigli: non vale la regola “l’importante che sia vino bianco”.

Ci sono, infatti, vini che sono poco indicati perché vanno a coprire i sapori delicati del pesce. È meglio un vino bianco secco con buona sapidità e una nota acidula che esalti il gusto di un buon piatto di pesce bianco cucinato al forno.

 

Non vanno dimenticate infine le bollicine o i vini rosé. Le prime, con la loro spiccata acidità e il grande corpo sono l’abbinamento ideale con il pesce crudo oppure affiancate alle ostriche, perché capaci di smorzare e bilanciare il palato andando a “sgrassare” la bocca. In ultimo i rosé, perfettamente indicati al fianco di piatti elaborati con gusti intensi, come una zuppa di pesce. La struttura del vino rosé, ricavato da uve a bacca rossa e caratterizzato da una scarsa presenza di tannini è perfetto per andare a bilanciare il carico di sapidità e gusto del piatto.

 

Si tratti di vino rosso, bianco o rosé, fermo o mosso, la regola a tavola oggi viene imposta dal gusto, tradizioni e tabu vengono archiviati per una scelta più soggettiva capace di offrire la miglior esaltazione del proprio gusto personale. 

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Alberto Lupini


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