Il pasticcere Marco Avidano augura buone estate... con il panettone!

Una creazione tradizionale per impasto e ingredienti, ma originale per il periodo in cui viene proposta dal pasticcere torinese che propone anche nuove creazioni in onore della sua città

04 luglio 2022 | 16:38
di Piera Genta

Un panettone che sa d’estate quello di Marco Avidano dove la tradizionale frutta candita utilizzata nella versione invernale viene sostituita da generosi cubetti di limone di Amalfi e di zenzero con la dolcezza del cioccolato bianco. Un lievitato che riprende la freschezza della frutta nel tradizionale impasto. Quarantotto ore di lavorazione ed una notte di lievitazione, racconta Marco Avidano, nella fascia che chiude il packaging.

L'impasto tradizionale

Per l’impasto solo i migliori ingredienti: farine selezionate, burro delle Ardenne e il lievito madre con ottanta anni di storia. Forma tipica del panettone piemontese, basso, ricoperto da una gentile granella di zucchero. Un dolce soffice, leggero, molto profumato che viene proposto nei due locali, quello di Torino a due passi da piazza Castello e quello nel centro storico di Chieri, abbinato ad un gelato artigianale dai gusti cremosi. Nulla di cui stupirci, l’estate poi è un periodo indicato per gustarlo al meglio! Ricordiamoci che gli esperti consigliano di tenerlo, prima di consumarlo, accanto ad una fonte di calore per far liberare gli aromi di burro e lievito madre. 

Il nido di Avidano

Proprio a Chieri Marco Avidano ha fondato il suo laboratorio nel 2004, attività segnata dal denominatore comune dell’arte bianca e dal lavoro di ricerca e sperimentazione sulle farine integrali e di grani antichi. Oggi è l’unico rappresentante torinese dell’Accademia Maestri del lievito madre e del panettone italiano. Ma non solo, dolce tentazione tutta la sua pasticceria che lo stesso Avidano definisce “moderna con i gusti sabaudi”, 18 tipologie di praline, la tradizione con la Focaccia di Chieri, imperdibile la torta Caterina, tutta cioccolato e lamponi, e la Tropézienne. 

L’ultima creazione in occasione dell’apertura della bottega di Torino è L219, un omaggio al codice catastale di Torino. Si tratta della rivisitazione del Bicerin, la bevanda calda riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale del Piemonte, la cui origine viene fatta risalire al 1763 presso il Caffè Confetteria Al Bicerin situato in piazza della Consolata che ne conserva la tradizionale ricetta. L219 si compone di una base di pastafrolla al cioccolato sulla quale viene adagiato un cremoso alla panna con un cuore al caffè. Una sorta di semifreddo disponibile nella versione mignon ed in tre formati di torta. La decorazione stessa vuole essere una dedica alla città con una pennellata di cioccolato che richiama lo schema ortoganale che caratterizza il piano urbanistico del centro storico. 

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