L'olio italiano finalmente su un palco A Extralucca l'evo di qualità parla da sé
Il Teatro del Giglio è diventato la nuova location che per tre giorni ha ospitato Extralucca e le 40 aziende produttrici di evo di qualità volute dal Maestrod'olio Fausto Borella per l'occasione
12 febbraio 2019 | 16:03
di Marco Di Giovanni
Consegnate le Corone d'Olio, invitati special guest tra cui Neri Marcorè, organizzati eventi collaterali in cui l'olio sposava il food, tra specialità toscane e italiane. Insomma, Extralucca comincia a diventare un punto di riferimento che, nonostante la costante crescita, non dimentica mai la sua mission iniziale: promuovere quei produttori che fanno olio extravergine di qualità. «40 aziende di olio extravergine d'oliva di eccellenza sono state protagoniste di questa tre giorni, ecco perché sono salite sul palco, per far capire che l'olio evo è una cosa seria, è cultura».
Non è una banalità: ricordare il valore della qualità dell'olio e gli aspetti storico-culturari che fanno da sfondo a tutta la filiera diventa fondamentale in un momento storico nel quale l'evo italiano soffre per epidemie male affrontate dal Governo o per frodi che sviliscono il valore del Made in Italy.
Mentre la produzione italiana soffre, Borella non ha paura a sottolineare una grande verità: «La vera cultura», quella stessa cultura che manca e che provoca danni a tutto il comparto, «non può costare pochi euro, perché gli artigiani che lavorano tutto l'anno per ottenere un olio di estrema qualità non possono venderlo a 3, 4 o 6 euro al litro. Un olio di qualità deve costare almeno 20 euro al litro, per dare un guadagno onesto al produttore».
Di questi produttori parla la Guida Terre d'Olio, che raccoglie oltre 100 aziende italiane e che nei suoi primi 7 anni ha attirato un notevole interesse (8mila copie vendutore solo nel 2018); per questi produttori Fausto Borella ha creato le Corone Maestrod'olio, che quest'anno sono state assegnate a:
- Azienda agricola Tommaso Masciantonio (Abruzzo) - Monovarietale Intosso
- Azienda agricola Sorelle Garzo (Calabria) - Monovarietale Ottobratica
- Fattoria Ambrosio (Campania) - Olio Evo Vega
- Azienda agricola Ione Zobbi (Lazio) - Olio Evo Cru Piscine Mau
- Azienda agricola Paolo Cassini (Liguria) - Olio Evo Extremum Cultivar Taggiasca
- Azienda agricola Comincioli (Lombardia) - Olio Evo Casaliva
- Olio Intini (Puglia) - Monocultivar Coratina
- Azienda agricola Sabino Leone (Puglia) - Don Gioacchino
- Accademia Olearia (Sardegna) - Riserva del Produttore Dop Sardegna
- Fattoria Ramerino (Toscana) - Guadagnòlo Primus
- Fattoria di Maiano (Toscana) - Laudemio Fattoria di Maiano Biologico
- Azienda agricola Giacomo Grassi (Toscana) - Olio Evo L’AromaNtica
- Renzo Baldaccini (Toscana) - Olio Evo Dop Lucca
- Fèlsina (Toscana) - Monocultivar denocciolato Raggiolo
- Azienda agricola La Ranocchiaia (Toscana) - Dop Chianti Classico
- Azienda agricola Giulio Mannelli (Umbria) - Monocultivar Moraiolo
- Azienda agricola Decimi (Umbria) - Emozione
- Paolo Bonomelli Boutique Olive Farm (Veneto) - Cà Rainene Drizzar Dop Garda
Queste aziende, come tutte le altre presenti a Extralucca e provenienti da tutta Italia, Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto e naturalmente Toscana, rappresentano il meglio dell'olio italiano. «Ci sono oli amari, oli piccanti, oli ricchi di polifenoli, oli che fanno bene al corpo, alla salute».
Ma l'olio non è da solo, s'incontra come il vino con il cibo, «anche se l'olio non si beve, ma si espelle... Lo metti sopra un formaggio, sopra un'insalata, ci condisci riso e pasta... ci fai i biscotti! La pasticceria all'olio, invece che fatta di grassi animali, diventa qualcosa di straordinario». Ed è proprio da questa incredibilità che porta alla scoperta dell'evo italiano che nasce Extralucca, con l'augurio che ogni anno «si possa ripetere sempre, ogni giorni, in tutti i posti d'Italia che amano l'olio extravergine d'oliva».
Per informazioni: www.extralucca.it
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