Olio Garda Dop Chiave per turismo e ristorazione

Una giornata all'insegna dell’olio Dop del Garda, ma anche del vino - Chiaretto in primis - e dell’ospitalità, ingredienti principali per la salvaguardia del territorio e lo sviluppo del turismo

16 aprile 2019 | 11:22
di Renato Andreolassi
A Salò (Bs), nella sempre accogliente Cascina San Zago, l'appuntamento con la rassegna “That’s Garda” promossa dal Consorzio a cui aderiscono 478 olivicoltori, delle tre sponde del Benaco, soprattutto bresciani e veronesi. «Un prodotto da valorizzare in particolare nella ristorazione - hanno ripetuto durante il convegno i vari relatori, dedicato alle caratteristiche e alle peculiarità della Dop lacustre - Uno dei tre cibi sacri, assieme al vino e alla farina».



«Bisogna costruire un nuovo legame e un’alleanza forte all'insegna della tipicità territoriale - ha ribadito anche l'assessore regionale lombardo all'agricoltura Fabio Rolfi - Abbiamo già deliberato in Giunta l’obbligo di servire nei nostri agriturismi vini locali nella quota del 30%. Mi auguro di riuscire ad alzare l'asticella fino al 40% e di coinvolgere anche l'olio di oliva. Questa è la vera sfida che ci aspetta: dare valore all’attività agrituristica utilizzando le eccellenze agricole regionali. Promuoverò con i produttori e i loro consorzi uno specifico Piano regionale dedicato all'olivicoltura, alla protezione fitosanitaria e alla promozione di un territorio di qualità di grande valenza paesaggistica».



Tenendo d'occhio, magari, anche i prezzi. Altra sfida quella lanciata da Luigi Caricato. «Oggi non esiste un turismo dell'olio - ha rimarcato - bisogna puntare su un segmento esperienziale e accessibile per condividere un prodotto genuino come questo, fatto da chi lo porta, portato da chi lo fa. Bisogna vivere il prodotto».



Anche perché le cifre del Garda sono da record in tutti i sensi: 24 milioni di presenze annue di cui il 70% stranieri. 8 milioni hanno soggiornato sulla sponda bresciana dove vi sono 15 alberghi a 5 stelle. I villeggianti cercano sempre più prodotti tipici di qualità. «Adesso però serve un salto di qualità, qui c'è tutto - ha tagliato corto il vice presidente del Consorzio Luigi Alberti - ma viviamo separati, ognuno per sé. Dobbiamo realizzare progetti condivisi e fare sistema».

«La Ferrari del sistema turistico lombardo», come è stato definito dall'assessore Lara Magoni, ha bisogno della benzina - anzi dell'olio di qualità - di tutte e tre le Regioni, perché il lago va vissuto tutto l'anno.

Per informazioni: www.oliogardadop.it

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Alberto Lupini


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