Non solo in Italia, la Mozzarella di bufala campana Dop domina anche in Francia
La Mozzarella di bufala campana Dop primeggia nei due mercati, apprezzata dai consumatori per il suo gusto unico e la storia autentica. Anche se deve fare i conti con il recente calo delle esportazioni
La Mozzarella di bufala campana Dop regna sovrana nel mercato italiano e anche in quello francese, conquistando i palati con il suo gusto inconfondibile e la sua storia unica. A riferire ciò l'Osservatorio Economico 2024, presentato a Paestum dal Consorzio di tutela in collaborazione con Nomisma e UniCredit.
In Francia, infatti, la Mozzarella di bufala Dop si erge a formaggio straniero più amato, con quasi 7 francesi su 10 che l'hanno gustata nell'ultimo anno. Un amore che si traduce nella scelta frequente della caprese come metodo di consumo prediletto. Il prodotto italiano vanta una quota del 34% sull'import di formaggi in Francia, per un valore che sfiora il miliardo di euro e che ha registrato un'impennata dell'80% dal 2018 al 2023. Anche in Italia, la Mozzarella di bufala campana Dop non delude le aspettative. Tra i giovani under 18 si posiziona come il formaggio a pasta filata più apprezzato, mentre tra i consumatori nazionali l'84% è disposto ad acquistarla anche in caso di un aumento di prezzo. Un gradimento che deriva dalla percezione di maggiore qualità, sicurezza e controllo rispetto ai prodotti non Dop.
Il futuro della Mozzarella di bufala campana Dop in Italia e Francia
Nonostante un calo delle esportazioni nel 2023 (-1,8%) dovuto all'instabilità internazionale, la produzione di Mozzarella di bufala campana Dop è rimasta stabile a 55.588 tonnellate. Tuttavia, nel primo trimestre del 2024 si è registrato un calo del 3,8% a causa delle difficoltà dei mercati e dell'inflazione. Questo contrasta con un aumento del 3,3% del latte idoneo alla Dop, creando un potenziale squilibrio nella filiera. Ma il futuro del comparto appare comunque promettente. In Francia, infatti, il 31% degli intervistati prevede un aumento dei consumi nei prossimi anni, mentre in Italia un consumatore su quattro ipotizza di incrementare l'acquisto di mozzarella Dop nel biennio 2024-2025 con le certificazioni "green" e un packaging sempre più sostenibile che potrebbero essere fattori chiave per incentivare ulteriormente i consumi.
Per Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di tutela, «la fotografia scattata dall’Osservatorio ci mette di fronte alle tante sfide da affrontare. Viviamo un periodo molto complesso, caratterizzato da una forte resilienza del comparto, che si trova di fronte alle difficoltà dettate dal contesto internazionale e dalla crisi dei consumi delle famiglie italiane, che hanno dovuto fare i conti con il caro-carrello. Siamo riusciti a contenere i danni, ma i campanelli di allarme devono spingerci a programmare bene il futuro, a delineare strategie efficaci per affrontare i rapidi cambiamenti in atto. Dobbiamo far leva sulla voglia di Mozzarella di bufala campana Dop che continuiamo a registrare nel mondo, ovunque andiamo con le nostre attività. E sento un particolare orgoglio rispetto al successo che la Bufala Dop ottiene in Francia, Paese dalla grande tradizione casearia, dove noi svettiamo nelle preferenze. Questo è il modello da seguire e incentivare».
L'identikit di chi consuma Mozzarella di bufala campana Dop in Italia e Francia
L'identikit del consumatore di Mozzarella di bufala Dop in Italia delinea un profilo preciso: uomo, residente nel Centro-Sud Italia, appartenente alla Generazione X (44-60 anni). In Francia, invece, l'acquirente tipo è una donna tra i 30 e i 44 anni. In entrambi i casi, si tratta di consumatori con un livello di istruzione e di reddito medio-alto.
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Alberto Lupini
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