Mochi, dolci tipici giapponesi simbolo di festa

L’origine di questa specialità tipica della cucina giapponese è antica. Si tratta di dolcetti preparati in occasioni rituali o di festa, legati in particolare al Capodanno in Giappone. Molto popolare il mochi gelato

24 agosto 2021 | 08:30
di Piera Genta

Sono dolcetti della tradizione giapponese dalla forma sferica spolverati con la farina di cocco, realizzati con riso Mochigame, una qualità particolare di riso asiatico dai chicchi fini e allungati, dal sapore abbastanza dolciastro e molto appiccicoso una volta cotto. Viene definito “riso glutinoso”, non perché sia ricco di glutine, ma dall’aggettivo latino “glutinosus”, un qualcosa che diventa colloso per l’elevato contenuto di amilopectina, una componente dell’amido.

Si conosce molto poco dell’origine dei mochi, già nel X secolo erano elementi necessari per i riti shintoisti e ancora oggi vengono donati in occasioni di festa in quanto considerati di buon auspicio. Inoltre il vocabolo “mochi” può significare possedere, e come regalo equivale quindi ad un augurio di ricchezza.

 

Preparazione tradizionale che coniuga bellezza e bontà

Tipici del Giappone, anche se li si trova in altre parti dell’Asia, solo la cucina nipponica ne offre tante varietà, dalle minestre (come quella di Capodanno) fino ai dolci. Non esiste Capodanno in Giappone senza questo alimento e il suono cadenzato della battitura del mochi accompagna la vita degli ultimi giorni di dicembre. Una tradizione che si sta perdendo in città - perché esiste una macchina in grado di preparare il mochi senza l’ausilio del faticoso e laborioso lavoro dell’uomo - ma resiste nelle campagne.

Il metodo tradizionale di preparazione prevede che il riso glutinoso cotto a vapore venga messo, ancora caldo, in un grosso mortaio di legno e battuto a lungo da due persone con pestelli di legno, quando la pasta assume una consistenza collosa è il momento di dargli la forma tondeggiante. I mochi giapponesi vengono preparati in occasione di eventi particolari, in monoporzione, perché la cultura giapponese ricerca nelle preparazioni dei dolci la perfezione tra bellezza e bontà. Un altro metodo di lavorazione prevede che il riso glutinoso venga messo ad asciugare per poi ridurlo in una polvere a cui poi si aggiungerà dell’acqua per trasformarla in mochi.

 

Tante tipologie

Sono tante le tipologie, tra quelle più diffuse il Daifuku (letteralmente grande fortuna), consiste in una palla rotonda di mochi farcito con marmellata dolce di fagioli azuki. In Occidente troviamo la versione con la crema di nocciole. Molto popolare in tutto il mondo il mochi gelato. Se siete curiosi i ristoranti di Pacifik Poke con gli oltre 10 punti sparsi in tutta Italia hanno nel menu una discreta varietà di mochi gelato, da provare quelli al caramello salato o al tè verde matcha.

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Alberto Lupini


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