Lomellina, nasce l'associazione che valorizza il riso e il territorio
Attraverso una serie di iniziative, la neo-Associazione Lomellina Terra di Riso promuove l'agricoltura sostenibile, i prodotti tipici della zona e il turismo enogastronomico
Sette risicoltori lomellini uniti dalla passione per la loro terra e per il prodotto agroalimentare che più la caratterizza. Dal loro impegno congiunto è nata l'Associazione Lomellina Terra di Riso, una realtà - costituita anche grazie al sostegno di Gal Risorsa Lomellina - che si pone l'obiettivo di valorizzare il profondo legame tra la Lomellina e la risicoltura, non solo dal punto di vista produttivo, ma anche sotto i profili paesaggistico, ambientale, storico e culturale. La Lomellina vanta una secolare tradizione risicola che ha plasmato il paesaggio e l'identità locale. L'Associazione Lomellina Terra di Riso si propone di tutelare e promuovere questo patrimonio, attraverso la realizzazione di iniziative di educazione, formazione, tutela dell'ambiente, valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico, organizzazione di eventi e molto altro ancora.
Quali sono gli obiettivi dell'Associazione Lomellina Terra di Riso?
«Già dalla scelta del nome - spiega Luigi Ferraris, presidente dell'associazione - abbiamo voluto evidenziare la forte connessione tra il nostro territorio e la coltivazione del riso. La Lomellina, infatti, è l'area maggiormente rappresentativa nella provincia più risicola d'Italia e d'Europa, trovandosi al centro di una corposa rete irrigua che, fin dal XV secolo, ha permesso la diffusione del cereale. Si tratta inoltre di una zona che presenta caratteristiche uniche dal punto di vista ambientale, essendo ricca di corsi d'acqua, lanche e zone umide, oltre ad ospitare ben 13 garzaie protette. Lo scopo di Lomellina Terra di Riso è quello di valorizzare queste specificità, insieme agli aspetti di cultura immateriale ad esse correlati, ma anche di evidenziare le scelte agronomiche adottate a tutela del bilancio idrogeologico e della biodiversità, come la sommersione invernale, la diversificazione e la rotazione delle colture».
Gli obiettivi del gruppo di risicoltori? Valorizzare le potenzialità multifunzionali delle aziende agricole, promuovendo creatività e rappresentatività territoriali; migliorare l'immagine dei prodotti della Lomellina e delle eccellenze agroalimentari locali presso consumatori e mercati nazionali e internazionali; sperimentare nuovi modelli di sviluppo territoriale basati sulla condivisione del patrimonio culturale e naturale. Infine, tra gli impegni, anche promuovere la conoscenza della cultura risicola e del prodotto tra la popolazione locale e i visitatori; favorire il turismo rurale-culturale-enogastronomico internazionale e cercare finanziamenti esterni tramite proposte progettuali.
Associazione Lomellina Terra di Riso, un gruppo di agricoltori al servizio del territorio
Lomellina Terra di Riso è composta da un gruppo di risicoltori esperti e appassionati, ciascuno con le proprie competenze specifiche. Tra i soci troviamo:
- Luigi Ferraris, il presidente dell'associazione, si dedica alla coltivazione di varietà di riso classiche come Carnaroli, Baldo, S. Andrea, Arborio e Originario, utilizzando pratiche di sommersione e rotazione colturale e prestando particolare attenzione alla qualità del seme.
- Marta Sempio, la vicepresidente e tesoriere, è una coltivatrice di riso da quattro generazioni. La sua attività è fortemente diversificata e orientata verso il futuro con un impegno nell'agricoltura biologica, evitando l'uso di prodotti fitosanitari e concimi.
- Francesca Massino, segretaria dell'associazione, si concentra sull'agricoltura di precisione con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale. Questo si traduce nell'utilizzo di tecniche di minima lavorazione e rotazioni colturali tra soia, frumento tenero e riso, valorizzando in particolare il Carnaroli Classico.
- Nei terreni di Alessandro Cisco, che conduce con il fratello Alberto, si coltivano riso, soia, mais, frumento tenero, orzo e colza. Prodotto di punta è il "Riso Lomello", una varieta` storica il cui risveglio e` simbolo della rinascita culturale della Lomellina.
- Antonio Zerbi si dedica alla produzione e vendita di riso a chilometro zero, in particolare Baldo Classico e Carnaroli Classico, promuovendo le varietà storiche del territorio anche attraverso l'attività agrituristica di famiglia.
- Erika Fornaroli, coltivatrice di riso, innova introducendo un laboratorio che produce olio di riso e farine deolificate tramite spremitura meccanica a freddo. Questo approccio rispetta l'ambiente e valorizza le caratteristiche organolettiche dei prodotti..
- Roberto Marinone basa la sua filosofia di coltivazione sul metodo biologico e sulla rigenerazione del suolo. Il suo riso viene prodotto senza concimi, erbicidi o fungicidi e viene lavorato a pietra per preservarne le qualità organolettiche.
«L'Associazione Lomellina Terra di Riso - conclude il presidente Ferraris - rappresenta un punto di riferimento per la valorizzazione del territorio e del patrimonio risicolo lombardo. Attraverso il lavoro sinergico dei suoi soci, si propone di contribuire allo sviluppo sostenibile della Lomellina, promuovendo la cultura locale e l'eccellenza dei suoi prodotti». Nel corso della presentazione sono stati presentati alcuni piatti con prodotti del territorio: gli chef Franco ed Edoardo Tolasi della Gastronomia Nicolino di Mortara hanno proposto un risotto con Carnaroli da Carnaroli Pavese con cipolla rossa di Breme “La dolcissima” e il formaggio lomellino Burgundella del caseificio Coldesina di Sannazzaro de'Burgondi e l'apprezzatissimo sushi d'oca, una vera e propria novità gastronomica che nasce a Mortara, patria della trasformazione del pennuto.
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Alberto Lupini