Istituto nutrizionale Carapelli Fondi a 6 università per la ricerca sull’evo

L’Istituto nutrizionale Carapelli ha scelto l’evento scientifico “Spazio Nutrizione - La filiera della sana nutrizione” di Milano per illustrare le azioni che ha intrapreso per il 2018. Risultati, ma anche tanti obiettivi

26 marzo 2018 | 10:54
Come quello di contribuire alla conoscenza dell’olio extravergine di oliva ed al benessere dei consumatori attraverso l’innovazione tecnologica e analitica, con focus sul benessere e sulle abitudini alimentari.



Il contesto in cui agirà l’Inc onlus è quello del settore research&development, la ricerca e sviluppo, che in Italia resta al di sotto delle media Ue: l'1,29% del Pil nel 2016, contro il 2,03% degli altri Paesi Ue. L’investimento di circa 200mila euro di budget iniziale, già approvato per i progetti di ricerca affidati a sei università italiane, rappresenta l’inizio di un percorso virtuoso.

Al centro la competizione del saper fare, in cui l’Inc svilupperà le ricerche i cui risultati - in quanto onlus - diventeranno patrimonio condiviso per la comunità scientifica e saranno divulgati ai consumatori che vorrano essere consapevoli. Qualche esempio pratico dell’effetto delle ricerche in corso? Implementare nuove tecnologie in frantoio capaci di massimizzare la quantità, con la novità di migliorare insieme anche la qualità, potrà far arrivare sullo scaffale dei prodotti migliori e ad un costo accessibile.

I campi di applicazione delle attività dell’Istituto sono davvero numerosissimi e li ha illustrati il presidente del comitato scientifico Michele Carruba. Si spazia dal microbiota intestinale (ovvero la flora batterica intestinale) fino all’effetto benefico dell’olio evo sulla glicemia e sul metabolismo. Il segreto della longevità? La scienza lo ha dimostrato: l’olio extravergine di oliva fa parte di questa “ricetta” di lunga vita. È uno degli approfondimenti fatti dall’Istituto nella lectio magistralis di Gabriele Riccardi, ordinario di Endocrinologia all'università Federico II di Napoli e diabetologo, oltre che specialista della nutrizione umana.

L’ha dedicata interamente alla Dieta mediterranea, di cui molto si parla ma dalla quale, come ha evidenziato Riccardi, negli ultimi 50 anni abbiamo iniziato ad allontanarci. Eppure, come hanno dimostrato gli studi scientifici, la semplice implementazione di due delle scelte alimentari della Dieta mediterranea tradizionale si associano ad un calo della mortalità del 20% rispetto a tutte le cause di decesso.

Nello specifico, l’attività dell’Istituto nutrizionale Carapelli onlus coinvolge al momento le università degli studi Statale di Milano, di Padova, di Perugia, di Firenze, Federico II di Napoli, di Bari.

Per informazioni: www.istitutonutrizionalecarapelli.it

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Alberto Lupini


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