I Maestri raccontano… la nuova mela in bottiglia che fa impazzire gli chef
Con Red Moon®, una mela nuova, a polpa rossa, totalmente naturale, con preziose proprietà nutritive. è stata realizzata 99.6 Sparkling: il 99.6% è la componente di mela e 0.4 è l’anidride carbonica per renderla frizzante
In anni di avventure in Südtirol, per le ovvie mansioni che il team 5 Hats ha ricoperto con successo negli ultimi periodi, ci siamo imbattuti in una moltitudine di produttori e di prodotti eccezionali. Il microclima dalle forti escursioni termiche rende i campi preziose alcove della sapienza e della qualità produttiva, pura ossessione e ricerca della perfezione che si tramanda di generazione in generazione sul territorio. Il protagonista di questo racconto è un giovane progetto capitanato da Philipp Morandell, innamorato della sua terra e della materia prima con la quale si è potuto reinventare “ambasciatore” del proprio territorio e la mela (e che mela) è lo strumento per poterlo raccontare.
Alla scoperta della mela Red Moon®
Nonostante la giornata uggiosa che accompagna la fine dell’estate, il sorriso dei ragazzi di Fruup che mi accolgono fa capolino sull’uscio dell’azienda, portando un po’ di sole in quel di Appiano (Bz). Georg, il nostro Virgilio durante la visita fa strada e scatena la passione nel raccontare di progetti, ettari e sacrifici del team per arrivare a questo risultato. Onestamente è la prima volta che visitiamo un sito produttivo di questo tipo, l’esperienza si fa decisamente interessante. Arrivati alla “cave”, i profumi si fanno sempre più vivi di passo in passo fino a quando i ragazzi non ci mettono in mano qualcosa di mai visto.
Georg ci racconta che la Red Moon® è una mela nuova, a polpa rossa, totalmente naturale, con preziose proprietà nutritive. Il colore rosso della polpa è 100% naturale, dato dagli antociani, e può variare da frutto a frutto, spaziando da un rosso chiaro fino a un rosso intenso, talvolta con sfumature a forma di farfalla: si può dire che è la natura che offre frutti uno diverso dall’altro, sempre spettacolari. Come detto, il colore della polpa è dato dagli antociani, pigmenti rossi organici presenti anche in altri frutti con azione antiossidante.
Questa “nuova” varietà è un prodotto dai ricchissimi valori nutrizionali e vitaminici e visivamente si presenta come le bellissime sfumature di un tramonto estivo: la sua polpa, infatti, rende il frutto un prodotto iconico che scatena le fantasie di abbinamenti sensoriali e cromatici di barmen e chef.
99.6 Sparkling, la mela in bottiglia
Visitato lo stabilimento di stoccaggio del prodotto e assaggiata la materia prima, finalmente riusciamo a capire il motivo di tanto mistero ed eccitazione durante la preparazione alla visita. Dal momento della nostra partenza da Verona infatti Georg Mair, il braccio destro di Philipp, mi aveva parlato di un prodotto che assolutamente non dovevo perdere.
Finalmente in sala degustazione l’arcano è stato svelato: una bottiglia champenoise si trovava già al centro della sala imbandita con calici a set up. Chiedendo informazioni a riguardo Georg promette tutte e info del caso, ma solo dopo aver assaggiato il contenuto della bottiglia. Rassegnato e in piena balia di un divertitissimo oste, riesco a capire il perché di quel sorriso sornione: wow! Quello che stavo assaggiando non era di certo uno spumante o un sidro, tantomeno un succo o un estratto. Questi pazzi sono riusciti nell’assurda mission di far entrare la mela precedentemente conosciuta e azzannata in una bottiglia.
Il romanticismo delle sue sfumature naturali alla vista, il profumo fine delle mele appena raccolte e la freschezza acida del frutto sono senza una componente alcolica! Il prodotto, infatti, mi raccontano Philipp e Georg, si chiama 99.6 Sparkling perché il 99.6% è la componente di mela all’interno del prodotto, mentre il restante 0.4 è l’anidride carbonica necessaria a darle ulteriore conservabilità e frizzantezza.
Non voglio soffermarmi ai tecnicismi, ma sul lato emozionale di questa bevuta, scoprendo che la volontà dei ragazzi di Fruup è poter proporre finalmente al mercato del no alcool un prodotto iconico e naturale. Ovviamente, ça va sans dire, la mia curiosità mi ha portato a mitragliarli di domande tecniche inerenti alla produzione ma soprattutto agli esercizi di pairing che potessero andare dall’ottimo abbinamento in cucina a piatti gourmet alla costruzione di long drink e cocktails che strizzassero l’occhio alla nuova tendenza dei più giovani ad avvicinarsi a un palato sempre più raffinato e sempre meno alcolico. Conoscendomi e assecondandomi, con i ragazzi siamo stati direttamente in alcuni locali a Bolzano dove abbiamo potuto letteralmente assaggiare la nuova creazione, reinterpretata con abilità in riduzioni, marinature e giochi alcolici. Incredibile, davvero incredibile.
La maestria di trasformare la mela in un prodotto iconico
Tornando verso casa, con la mia preziosa bottiglia e con un nuovo bellissimo ricordo, mi sono chiesto quale fosse la vera maestria scoperta in una giornata come questa e non ho avuto dubbi: proprio come un grande chef realizza un grande piatto con gli ingredienti che trova nel suo frigo, anche un imprenditore che valorizza i prodotti di un territorio reinterpretandoli ascoltando il mercato è un visionario. E chi segue da anni la mia rubrica sa che spesso maestria e visione sono ingredienti indissolubili della stessa follia.
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Alberto Lupini