Grana Padano racconta l'evoluzione del gusto da San Benedetto ad oggi
Una mostra itinerante promossa dal Consorzio Tutela Grana Padano, in collaborazione con la Compagnia delle Opere Agroalimentare per riscoprire la regola dell’Ora et Labora e dare risposte alla crisi dell’uomo moderno
Ora et Labora ovvero Prega e lavora. Era questo il motto dei monaci Benedettini che, durante la loro giornata, non dovevano avere mai momenti di ozio perché stare senza far niente era considerato la causa di tutti i vizi dell’uomo. Una regola fondamentale nella storia del Medioevo che, nei secoli a venire, è diventata la forza motrice per lo sviluppo e la fede. Ma l’Ordine del Santo patrono d’Europa oltre a lasciare ai posteri un paradigma di vita, ha lasciato in eredità anche qualcosa di più concreto e terreno: il Grana Padano.
Il formaggio Dop più consumato nel mondo, con oltre 5,2 milioni di forme all’anno, vide la prima messa a stagionare con i monaci di Chiaravalle nel 1135, attraverso un’attività da allora fondamentale per gli allevamenti padani. Un esempio quindi, quello dei Benedettini, non solo di grande civiltà spirituale e sociale, ma anche culinaria ed economica.
Un'eredità culturale che il Consorzio Tutela Grana Padano, in collaborazione con la Compagnia delle Opere Agroalimentare, ha con successo riassunto nella mostra dal tema “Il gusto del quotidiano - Lavoro e compimento di sé, da San Benedetto ad oggi”. Dopo il debutto al Meeting di Rimini, il Consorzio Grana Padano intende, infatti, riproporla nelle principali città della zona di produzione del Grana Padano.
Grana Padano e il legame con il territorio in cui è prodotto
La mostra parte dalla storia dei benedettini e guida il visitatore a capire se oggi sia possibile vivere il lavoro all’altezza dei propri desideri e se, in una situazione planetaria e anche intima di diffusa incertezza, l’uomo possa accendere creatività e positività. Alla grande crisi della caduta dell’Impero Romano d'Occidente i monaci risposero dai chiostri dei monasteri, cuore di innovazioni che fecero ripartire economia e socialità.
Come allora, attraversiamo una foresta, che la mostra evoca tra crisi climatica ed economica e frantumazione dell’Io attraverso testimonianze e indicazioni di chi risponde alle difficoltà trovando il “gusto del quotidiano” nell’amicizia, nel lavoro e in una vita ispirata dal cuore. «Sarà entusiasmante vedere come anche il Grana Padano sia un virtuoso protagonista dell’evoluzione e della civilizzazione dei territori dove viene prodotto - commenta il Direttore generale del Consorzio di Tutela, Stefano Berni – ne siamo orgogliosi e da anni siamo impegnati a raccontarlo».
Consorzio Tutela Grana Padano
Via 24 Giugno, 8 - Desenzano del Garda (Bs)
Tel. 030 910 9811
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Alberto Lupini
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