Grana Padano, premiato "Life" il progetto green per la sua filiera
La World Intellectual Property Organization ne ha riconosciuto il valore, tra 21 iniziative a livello mondiale, per la determinazione nel miglioramento della sostenibilità ambientale della filiera della Dop
29 aprile 2020 | 15:30
Sostenibilità ambientale e Consorzio per la tutela del formaggio Grana Padano in piena sintonia. In occasione dell’edizione 2020 della Giornata mondiale della Proprietà intellettuale sul tema “Innovare per un futuro verde”, Wipo - World intellectual property organization ha segnalato tra 21 iniziative di rilievo a livello mondiale il progetto Life, The Tough Get Going, promosso e sostenuto dal Consorzio e dedicato al miglioramento della sostenibilità ambientale della filiera del Grana Padano Dop per farne un riferimento in tutto il sistema caseario.
Per Wipo “il caso Grana Padano è un perfetto esempio di come, attraverso lo speciale filo che lega tutti gli attori della sua catena di produzione, un'indicazione geografica possa avere un impatto significativo sull'ambiente dell'area, della regione o del Paese da cui proviene, quando abbraccia politiche di sostenibilità”.
Per una produzione a denominazione d’origine protetta come il Grana Padano, il formaggio Dop più consumato nel mondo con 5.164.759 forme lavorate nel 2019, la tutela del territorio è il primo atto della filiera, dove si fondono rispetto dell’ambiente e delle sue risorse e benessere animale, determinanti nella produzione della materia prima, il latte, e della sua lavorazione.
«Il progetto Life – ha ricordato il direttore generale del Consorzio, Stefano Berni - è coordinato dal Politecnico di Milano, attraverso i dipartimenti di Energia e Design e in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Si aggiunge agli studi specifici che in 20 anni il Consorzio ha promosso con altri prestigiosi atenei per migliorare la sostenibilità ambientale dell’intero processo produttivo puntando a ridurre sempre più le emissioni nell’ambiente e contribuendo così a migliorare la difficile situazione dell’aria nel bacino padano. Per dare un domani al nostro pianeta siamo certi che rispettare il suo equilibrio naturale sia la condizione preliminare. Se il futuro non sarà green temiamo che neppure si potrà avere un futuro e questa nostra consapevolezza si rafforza nell’attuale situazione di pandemia planetaria».
Per informazioni: www.granapadano.it
Il Grana Padano è il formaggio Dop più consumato nel mondo
Per Wipo “il caso Grana Padano è un perfetto esempio di come, attraverso lo speciale filo che lega tutti gli attori della sua catena di produzione, un'indicazione geografica possa avere un impatto significativo sull'ambiente dell'area, della regione o del Paese da cui proviene, quando abbraccia politiche di sostenibilità”.
Per una produzione a denominazione d’origine protetta come il Grana Padano, il formaggio Dop più consumato nel mondo con 5.164.759 forme lavorate nel 2019, la tutela del territorio è il primo atto della filiera, dove si fondono rispetto dell’ambiente e delle sue risorse e benessere animale, determinanti nella produzione della materia prima, il latte, e della sua lavorazione.
«Il progetto Life – ha ricordato il direttore generale del Consorzio, Stefano Berni - è coordinato dal Politecnico di Milano, attraverso i dipartimenti di Energia e Design e in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Si aggiunge agli studi specifici che in 20 anni il Consorzio ha promosso con altri prestigiosi atenei per migliorare la sostenibilità ambientale dell’intero processo produttivo puntando a ridurre sempre più le emissioni nell’ambiente e contribuendo così a migliorare la difficile situazione dell’aria nel bacino padano. Per dare un domani al nostro pianeta siamo certi che rispettare il suo equilibrio naturale sia la condizione preliminare. Se il futuro non sarà green temiamo che neppure si potrà avere un futuro e questa nostra consapevolezza si rafforza nell’attuale situazione di pandemia planetaria».
Per informazioni: www.granapadano.it
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