Ecco le Marmellate delle Regine con gli agrumi della Reggia di Caserta

Gli agrumi erano sprecati, destinati al macero naturale o addirittura allo smaltimento oneroso. La raccolta è stata effettuata dalle donne vittime di violenza della comunità di Casa Lorena

02 marzo 2021 | 11:04
di Vincenzo D’Antonio
Contestualizzare i monumenti, reinserirli nella quotidianità affinché la storia sappia sciogliersi anche nella cronaca. Il monumento in questione è Patrimonio Unesco ed è tra i siti architettonici più visitati d’Italia. Stiamo parlando della Reggia di Caserta, costituita dall’insieme del Palazzo Reale e del Parco. Nel caso di specie, la cronaca nasce proprio dal Parco. Dagli agrumeti copiosamente presenti nel Parco e nell’annessa Flora (dove ha sede il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop).


Le Marmellate delle Regine sono in edizione limitata

Recuperati 6 quintali di arance
Gli agrumi erano sprecati, destinati al macero naturale o addirittura allo smaltimento oneroso. Per la prima volta durante questo inverno, le arance sono state recuperate mediante raccolta e si è addivenuti alla considerevole quantità di sei quintali.

In produzione le marmellate
Chi ha effettuato la raccolta? E perché? La raccolta è stata effettuata dalle donne della comunità di Casa Lorena. Donne vittime di violenza. I 600 chili di arance sono in lavorazione presso Casa Lorena e si avviano a diventare marmellate.

Pronto il packaging, pronta la grafica e pronta la piattaforma e-commerce mediante la quale queste deliziose marmellate verranno vendute. Suggestivo il nome: Marmellata delle Regine.

La Marmellata delle Regine è etichettata con il doppio marchio della Onlus e della Reggia e distribuita in edizione limitata da 250 grammi, dato che le piante fruttificano solo in inverno. La struttura ha sede a Casal di Principe (Ce) in edificio confiscato alla criminalità organizzata.

Tra solidarietà e territorio
Le marmellate si aggiungono a produzioni già ben avviate di dolci, composte, creme spalmabili e taralli. Tra le creme spalmabili, una menzione per Cioccobù con pasta di nocciole e latte di bufala concentrato, a testimonianza ulteriore dell’utilizzo di prodotti locali.

Questi prodotti sono disponibili in vendita sul loro sito www.leghiottoneriedicasalorena.com

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Alberto Lupini


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