Ecco i Kinderini, i nuovi frollini di Ferrero per la prima colazione
La nuova proposta Kinder è stata svelata a Milano, in piazza Gae Aulenti, dove sarà possibile assaggiare in anteprima i biscotti fino all'1 ottobre. Arriveranno poi sugli scaffali della grande distribuzione
Che Ferrero abbia deciso di investire in maniera importante sui biscotti non è certo un mistero. Il gruppo di Alba, infatti, ha intrapreso negli ultimi anni un percorso di affermazione anche in questo segmento, affiancandolo ai propri comparti tradizionali. Grazie a una serie di importanti acquisizioni e al lancio dei Nutella Biscuits, Ferrero oggi è diventata la seconda azienda al mondo nella produzione di biscotti dolci e vuole continuare a crescere. A dimostrarlo, qualora ce ne fosse bisogno, c'è anche un nuovo arrivo, presentato in anteprima in piazza Gae Aulenti a Milano. Stiamo parlando di Kinderini, il secondo frollino di casa Ferrero.
Kinderini, frollino al latte e cioccolato
Il nuovo biscotto di Ferrero è pensato espressamente per la prima colazione, da mangiare così com'è o da inzuppare nel latte e nel caffè. Kinderino è al latte e cacao con piccoli decori cremosi al gusto di Kinder. La sua unicità, però, non sta soltanto nel gusto, ma è rappresentata anche dalle tante e diverse espressioni raffigurate sul biscotto, una per ogni diversa emozione. Basti pensare che sono oltre 15 milioni le possibili combinazioni di espressioni da poter trovare in ogni confezione di Kinderini. Ogni frollino si contraddistingue per dettagli ad alta precisione quali occhi, bocca e sorriso che permettono di “dare vita” alle espressioni dei Kinderini: dal “Kinderino felice” al “Kinderino stupito”. Anche la confezione, da 250gr (prezzo consigliato 3,39 euro), sarà di ispirazione ai consumatori: sul retro dei pack, infatti, sono illustrate tre storie originali che vedono protagonisti i nuovi biscotti.
Una ricetta semplice, un'idea simpatica per divertire e divertirsi in famiglia, ma anche un lungo lavoro per arrivare al risultato odierno. «L'idea è nata otto anni fa, poi ci sono stati sette anni di prove e di aggiustamento del prodotto e della sua realizzazione - ha spiegato l'amministratore delegato di Ferrero Commerciale Italia Alessandro d'Este - Può sembrare semplice realizzare un prodotto come questo, ma alle spalle c'è moltissima ingegneria. È stato realizzato un impianto su misura, fatto da noi, anche perché il consumatore assaggia un biscotto, ma in realtà sono tre: c'è un primo biscotto con farina e cacao, un secondo tradizionale e uno spray che personalizza il prodotto. Ci sono, infine, anche le gocce di cioccolato Kinder per segnare gli occhi e l'espressione del nostro Kinderino».
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La crescita dello stabilimento di Balvano
La "magia" del nuovo Kinderino diventerà realtà nei prossimi giorni con l'arrivo sugli scaffali della grande distribuzione. Inoltre, sarà possibile assaggiarlo in anteprima a Milano fino all'1 ottobre, nello stand Kinder di piazza Gae Aulenti. C'è, però, un luogo dove la "magia" prende forma quotidianamente e che ha un ruolo centrale nella nascita di questo nuovo prodotto. È lo stabilimento Ferrero di Balvano, in provincia di Potenza. Lì erano già nati i Nutella Biscuits, lì sono nati i nuovi Kinderini. Per farlo è stata creata una nuova linea, studiata e realizzata internamente da Ferrero, che si sviluppa su due piani e misura circa 1 km. Si caratterizza per macchinari all’avanguardia e per l’utilizzo delle più avanzate tecnologie informatiche al fine di sovrintendere al meglio le fasi di sovrapposizione degli impasti, di cottura, decorazione e confezionamento. Il biscotto, per essere pronto, dalla preparazione dell’impasto, alla decorazione degli occhi e della bocca, fino all’inserimento nella confezione, ha bisogno di circa 100 minuti.
L'arrivo di questa nuova linea ha, di fatto, trasformato Balvano in un nuovo polo italiano dei biscotti. Una scelta coraggiosa, quella di Ferrero. «Fare impresa in Italia non è facile - ha evidenziato d'Este - Ferrero, però, crede nell'Italia e ama l'Italia, così come gli italiani amano Ferrero. Negli ultimi sei anni il gruppo ha investito un miliardo e mezzo sia nello sviluppo industriale sia in progetti legati alla sostenibilità dei packaging. Il nostro stabilimento di Balvano sta crescendo in maniera importante. Oggi è una realtà da 700.000 quintali di merendine e biscotti. A noi fa piacere contribuire alla crescita e all'occupazione nel territorio, ma anche alla crescita di tutto il Paese. Basti pensare che il 50% della produzione che facciamo in Italia va poi nei mercati esteri».
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