Ddl contro la carne coltivata alla Camera: tensione tra governo e opposizione

Il provvedimento ha ottenuto un forte sostegno dal centrodestra e sembra destinato a ricevere presto l'approvazione del Parlamento. L'opposizione annuncia l'intenzione di presentare un'obiezione di costituzionalità

14 novembre 2023 | 18:00

Dopo un percorso lungo e tortuoso, il disegno di legge contro la carne coltivata è arrivato alla Camera. Il provvedimento, redatto dal ministro dell'Agricoltura e membro di Fratelli d'Italia, Francesco Lollobrigida, ha ottenuto un forte sostegno dal centrodestra e sembra destinato a ricevere presto l'approvazione del Parlamento. Ma la voce dei partiti di opposizione è stata molto forte, a partire da Più Europa che si è particolarmente detta contraria al provvedimento definendolo «un divieto anti-scientifico, anti-europeo e anti-italiano», annunciando l'intenzione di presentare un'obiezione di costituzionalità.

Ddl contro la carne coltivata, la controrisposta dei partiti al governo

La proposta di legge di Lollobrigida mira a garantire il massimo livello di tutela della salute dei cittadini e a preservare il patrimonio agroalimentare. Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, difende la posizione del governo Meloni, respingendo le accuse di antiscientificità, antieuropeismo e anti-italianità: secondo Foti, infatti, «la proposta non ostacola la ricerca scientifica». Anche Forza Italia e la Lega si schierano a favore del disegno di legge, sottolineando che non è contro la scienza, l'Europa o l'Italia. «+Europa dovrebbe sapere che il provvedimento contro la carne sintetica non lede la ricerca. È noto che certi esponenti della comunità scientifica si sono apertamente schierati contro questa sperimentazione, nutrita da subdola propaganda» ha commentato il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Mirco Carloni.

Che cosa prevede il Ddl contro la carne coltivata?

Questo provvedimento «detta disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti sintetici. Il divieto comprende sia gli alimenti destinati al consumo umano che i mangimi destinati al consumo animale». Inoltre, «gli operatori che vìoleranno le disposizioni saranno soggetti alla sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 10mila euro fino ad un massimo di 60mila ovvero fino al dieci per cento del fatturato totale annuo realizzato nell'ultimo esercizio chiuso anteriormente all'accertamento della violazione, quando tale importo è superiore a euro 60mila, oltre alla confisca del prodotto illecito. Tra gli alimenti sintetici - si legge - quello su cui si è concentrata maggiormente la ricerca e la produzione è la carne che è il risultato di un processo di coltivazione cellulare operata in laboratorio su cellule animali staminali».

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Alberto Lupini


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