I 70 anni del Consorzio del Grana Padano tra qualità e innovazione
Il Consorzio tutela Grana Padano, fondato nel lontano 18 giugno 1954 con la stesura dello Statuto a Lodi, festeggia i 70 anni di attività all'insegna della tradizione, della qualità e dell'innovazione
Settant'anni di storia e un continuo sguardo al futuro: questa è la filosofia del Consorzio tutela Grana Padano. Fondato il 18 giugno 1954 con la stesura dello Statuto a Lodi, il Consorzio affonda le sue radici nella tradizione del “grana lodesano”, un formaggio prodotto secondo una ricetta creata intorno al 1135 dai monaci benedettini di Chiaravalle con latte fresco decremato.
L'idea del Consorzio nacque dalla collaborazione tra Federlatte (Federazione latterie cooperative) e Assolatte (Associazione delle industrie lattiero-casearie), con l'obiettivo di riunire produttori, stagionatori e commercianti del formaggio Grana Padano Dop. Oggi, questo formaggio è il più consumato al mondo, con 5.456.500 forme prodotte lo scorso anno. Di queste, 2.481.891 forme sono state esportate, segnando un incremento del 6,55% rispetto al 2022 e rappresentando il 48,2% della produzione totale marchiata. La nascita del Consorzio è stata motivata dalla passione per il territorio, dal desiderio di preservare l'esperienza e la competenza tramandate da generazioni, e dall'ambizione di valorizzare una filiera unica e irripetibile, fondata sul sapere e sul saper fare.
Il ruolo del Consorzio tutela Grana Padano
Nel 1996 il Grana Padano ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di origine protetta da parte dell'Unione europea e quindi sono mutati i compiti del Consorzio di tutela. Dal 24 aprile 2002, con decreto del ministero delle Politiche agricole e forestali, svolge le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e di cura generale degli interessi relativi a Grana Padano nella sua natura di prodotto Dop, ovvero a Denominazione di origine protetta.
Inoltre, realizza contrassegni, marchi o brevetti, svolge attività promo-pubblicitaria e ricerche, tecniche e di mercato, per favorire il progresso dei metodi e dei mezzi di produzione e di commercializzazione del Grana Padano e, anche in sede giudiziaria, esercita azioni a difesa della denominazione, dei segni distintivi e delle privative consortili in genere, e per prevenire o reprimere inadempimenti e/o atti dei consorziati e/o di terzi lesivi degli interessi del Consorzio e/o dei consorziati.
Cosa sapere sul Consorzio tutela Grana Padano
Del Consorzio fanno parte 127 aziende produttrici con 137 caseifici produttori e 148 stagionatori. Sono inoltre autorizzate a confezionare Grana Padano in porzioni e alla grattugiatura 200 aziende, mentre 19 sono quelle autorizzate a usare la Dop in prodotti composti, elaborati e trasformati (Cet). L'intera filiera produttiva del prodotto a denominazione d'origine protetta più consumato nel mondo coinvolge 50mila persone e nel 2023 ha lavorato circa 2.858.093,638 tonnellate di latte munto in 3.835 stalle. Nel periodo gennaio-maggio 2024 sono state già prodotte 2.659.774 forme, con un +3,11% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Il Consorzio ha sede a San Martino della Battaglia, località nel territorio di Desenzano del Garda, in provincia di Brescia; si trova quindi nel cuore della zona di produzione del Grana Padano, che si estende lungo tutta la pianura padana e comprende 34 province dal Piemonte al Veneto, dalla provincia di Trento a quella di Piacenza; la produzione effettiva è oggi concentrata in 13 province. «Il Consorzio è nato per conservare un patrimonio che è anche culturale - sottolinea il suo presidente Renato Zaghini - Oggi è anche un luogo di promozione della sostenibilità produttiva ed un presidio a tutela della qualità della vita, dell'ambiente, del diritto di tutti a essere garantiti sempre più e sempre meglio sul cibo che scelgono. Quindi, il settantesimo compleanno è un passo in avanti e il primo di molti altri, non solo quindi un traguardo».
«Siamo l'emozione italiana nel mondo, come ci dicono i dati delle esportazioni, e vogliamo continuare a esserlo per la responsabilità che i risultati raggiunti ci impongono - aggiunge il direttore generale, Stefano Berni. Siamo sponsor dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano-Cortina 2026, un onore che ci chiama ad accogliere gli atleti ed il pubblico, ma a raggiungerli già oggi con un messaggio di gioia, di lealtà e di orgoglio. Ad oggi, il proseguimento delle attività e degli scopi del Consorzio è sancito, con decreto del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e della sovranità alimentare, fino al 31 dicembre 2054. Ma, come il Grana Padano Dop viene da molto più lontano, dai monaci di Chiaravalle ai quali siamo molto legati, il suo Consorzio di tutela saprà proseguire a lungo verso il futuro».
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Alberto Lupini
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