La cena al contrario di Starbucks Dal dolce all’antipasto a base caffè

Per celebrare la Giornata Internazionale del Caffè, nello store di Milano via Turati è andato in scena un menu degustazione dagli abbinamenti inediti per esaltare il palato in modo inaspettato

In occasione dell’International Coffee Day, in calendario domani 1° ottobre, Starbucks ha organizzato un articolato programma di eventi, che ha visto la catena farsi promotrice di momenti di informazione che hanno coinvolto i consumatori. Riflettori puntati sull’universo caffè, non così conosciuto come si crede.


L’1 e il 2 ottobre vengono infatti organizzati in tutti gli store di Milano, Assago e Torino sessioni di degustazione dedicate alla clientela: 4 appuntamenti al giorno suddivisi in fasce orarie.

Un partner Starbucks prepara live un caffè con il metodo di estrazione French Press, un classico dei coffee tasting negli store, illustrandone le caratteristiche. I caffè protagonisti dei tasting sono Blonde Roast Espresso, Ethiopia, Sumatra, Pike Place Roast e Guatemala Antigua. Oggi, con oltre 30.000 negozi in attività, Starbucks è il principale fornitore di torrefattore e rivenditore di caffè speciali nel mondo.

«Per noi non è solo la Giornata Internazionale del Caffè. È la celebrazione di un percorso di training verso i nostri partner, centinaia di ragazzi che crescono con noi e diventano appassionati del mondo caffè del quale ne apprezzano l’unicità - commenta Federica Parisi, learning and development manager and coffee ambassador Starbucks - Con i coffee tasting negli store vogliamo trasmettere ai clienti l’amore e la passione per il caffè di qualità».



Federica Parisi, presentata da Vincenzo Catrambone, general manager Starbucks Coffee Italy, ha scandito i tempi di una cena due volte particolare. Il 29 settembre il punto vendita di via Turati a Milano è stato teatro di un menu al contrario e a base di caffè. Come aperitivo una degustazione di 100% Arabica Blonde Roast Espresso con metodo di estrazione V60 (percolazione e filtraggio a caduta). A seguire, a tavola, entrata-dessert con Starbucksmisù, Cookie al caramello salato, espresso, crema di ricotta, polvere di cacao abbinato 100% Arabica monorigine Ethiopia con estrazione French Press (a stantuffo). Il ritmo si è fatto più serrato con l’avvicendarsi di Vitello tonnato con hummus speziato e polvere di caffè e Tartare di salmone con quinoa aromatizzata al caffè, entrambi serviti con Starbucks Cold Brew estrazione a freddo in calice. In chiusura Cestino rustico di grissini, prosciutto crudo e Parmigiano Reggiano 40 mesi abbinato a 100% Arabica decaffeinato Roast Espresso (estrazione capsula).



Tutti i piatti sono stati realizzati con materie prime che abitualmente si trovano nell'offerta gastronomica Starbucks ma che, per l'occasione, sono state elaborate in chiave gourmet.

Nel corso della serata Federica Parisi e Vincenzo Catrambone illustrato i principi che ispirano la filosofia Starbucks. Un modello inclusivo dal campo al consumatore.

Da sottolineare il fatto che il 99% del caffè Starbucks è di provenienza etica verificata attraverso il programma internazionale di Misure di Conservazione C.A.F.E. e punta al raggiungimento del 100%. Il rimanente 1% è costituito dalle piccole coltivazioni sulle quali Starbucks può avere l’impatto maggiore portando agli agricoltori risorse e sostegno. Ciò permette, inoltre, l’apertura di piccoli mercati del caffè coinvolgendo le comunità agricole verso il raggiungimento degli standard etici di approvvigionamento.

Per informazioni: www.starbucks.it