Il Bureau du Champagne svela gli abbinamenti perfetti tra formaggi e bollicine

A Milano, in vista del #ChampagneDay, il Bureau du Champagne Italia ha abbinato otto formaggi ad altrettante bottiglie, raccontando l'armonia tra le bollicine francesi e i formaggi

18 ottobre 2024 | 12:16
di Michele Pizzillo

L'appuntamento per lo Champagne Day è il quarto venerdì del mese di ottobre e, quindi, il 25. Il Bureau du Champagne Italia, generalmente organizza sempre qualche simpatico incontro con i giornalisti prima del grande giorno di quello che è diventato l'evento universale per gli amanti dello Champagne, che si deve all'iniziativa, nel 2009, di un blogger e wine tutor californiano, Chris Oggenfuss. Per il Bureau du Champagne questi incontri sono quasi sempre una sorta di gioco - secondo Domenico Avolio, direttore del Bureau Italia - per offrire spunti interessanti anche per presentare l'appuntamento dello Champagne Day che è aperto a tutti grazie ai numerosi eventi programmati da ristoranti, winebar ed anche enoteche di tutto il mondo.

E, di spunti interessanti dall'incontro che si è svolto a Milano nel ristorante Cavoli a Merenda, se ne sono registrati diversi e molto interessanti. Anche perché Avolio e i suoi collaboratori hanno scelto un prodotto da abbinare allo Champagne molto semplice che, purtroppo, gli italiani trascurano un po' troppo. Cioè, il formaggio. E, nella degustazione milanese, Avolio e due degli Ambasciatori italiani dello Champagne chiamati per guidare la degustazione, Chiara Giovoni e Mario Chiesa ne hanno selezionati otto (acquistati presso uno store di Carrefour) proposti con altrettante tipologie delle famose bollicine francesi. Il perché della scelta del formaggio è semplice: si trova dappertutto, ha esordito Avolio, ed è facilmente reperibile nelle salumerie, nei supermercati, senza dimenticare che molti ristoranti spesso propongono delle belle carte dei formaggi.

Poi, ha aggiunto Chiara Giovoni, ci sono molte analogie tra il formaggio e lo Champagne come, per esempio, la stagionalità, le storie di persone e di terroir (per dirla alla francese) che caratterizzano questi prodotti così come avviene con le bottiglie di Champagne. Tant'è vero che gli otto formaggi scelti per questo simpatico gioco, sono stati raccontati, sia dal punto di vista storico sia da quello gastronomico, da Chiara e Mario che si sono alternati a condurre la degustazione, sollecitando gli ospiti a proporre lo Champagne ritenuto più adatto anche a soddisfare il proprio palato e, perché, a risaltare le caratteristiche sia dei formaggi sia delle bollicine.

Gli abbinamenti formaggi-Champagne

Questi gli otto formaggi selezionati dal team di Avolio e dai due Ambasciatori italiani dello Champagne, abbinati alle bollicine francesi:

  • Gorgonzola: formaggio scelto per la sua accentuata personalità ed anche per abbinare una bollicina in parte vinificata in legno.
    Champagne Pierre Legas Monographie Brut Nature: è ottenuto da chardonnay in purezza con il 33% del vino che fa un passaggio in barrique. Affina sui lieviti per 6 anni. Il colore è giallo paglierino e perlage fine e persistente. Al naso si percepiscono profumi di pasticceria, composta di mela cotogna, pane tostato, pera e limone, oltre a sottili note iodate. Al palato è fine, fresco e persistente.
  • Fontina d'alpeggio: scelto per  quella sua immagine di formaggio che evoca la luminosità dei pascoli alpini.
    Champagne Duval Leroy Blanc de Blancs Grand Cru Brut: le uve chardonnay utilizzate per questo Champagne arrivano da vigne 6 villaggi della Côte des Blancs. Il risultato è un vino di colore giallo oro, con un bouquet complesso tra fragranze di fiori bianchi, mandarino e un tocco di mandorle. In bocca affascina per la sua squisita freschezza, la morbidezza, l'equilibrio e la ricchezza aromatica.
  • Taleggio: formaggio preferito sia per la stagionalità e, forse di più, la componente acidula che lo caratterizza.
    Champagne Bruno Paillard Rosé Premier Cuvée: nella flute si presenta con un bel colore rosa che richiama la tonalità del salmone. Il perlage è fine, sottile e persistente. I profumi vanno dal fruttato al floreale, regalando un profilo olfattivo fresco e croccante. All'assaggio è fresco, vivace, delicato, di buon corpo, e di ottima beva. Una bollicina davvero elegante.
  • Caciocavallo silano di Grotta: qui si potrebbe parlare di penombra ma anche di un forte richiamo alla musica classica.
    Chamapgne Chanoine Freses Rosé: 50% di Pinot noir, 29% di Pinot Meunier, 21% di chardonnay è l'uvaggio per la produzione di questo Champagne dall'olfatto sottile e delicato di aromi di fragole di bosco, lamponi e altri frutti rossi freschi. In bocca rivela un sottile equilibrio tra vellutato e corposo con un bell'equilibrio tra vivacità, freschezza e generoso fruttato.

  • Pecorino sardo: basta solo citare la sua grassezza per intuire lo Champagne giusto per accompagnarlo.
    Champagne Collet Blanc de Noir Premiere Cru: uvaggio di pinot noir (85%) e Meunier (15%) provenienti da 10 villaggi classificati grand cru e premier cru per questo Champagne dal carattere marcatamente fruttato tra mela, kiwi e fragolina di bosco. Al palato è fresco e cremoso, con un finale caratterizzato da sentori mentolati e di frutta a polpa bianca.
  • Robiola di Roccaverano: in questo formaggio è importante la bella acidità che ne fa un ottimo compagno dello Champagne.
    Champagne Mailly Grand Cru Brut Reserve: uvaggio di Pinot noir (75%) e chardonnay (25%) per brut réserve che rappresenta lo stile della gamma 100% Grand Cru. D'altronde l'uva proviene dai villaggi classificati esclusivamente come Grand Cru. Di colore giallo paglierino con riflessi dorati, si presenta con perlage accattivante e persistente e un olfatto complesso tra sentori di frutta a polpa bianca, sfumature tostate, tocchi di burro e di pane appena sfornato. Il palato è pulito, vivace ed elegante.
  • Bitto: che dire, un formaggio floreale visto che le mucche si cibano di fiori nella loro piena maturità.
    Champagne Perseval-Foubert Brut Millesime 2015: questa cuvée è un assemblaggio di pinot nero e chardonnay provenienti da Ecueil, un paese della Montagne de Reims classificato 1er cru. Dopo l'imbottigliamento, lo champagne riposa sui lieviti per 8 anni, acquisendo così complessità aromatica e carattere. Colore giallo dorato. Profumo complesso tra note di fiori bianchi e di spezie nonché aromi di pasticceria, burro e confettura di mele cotogne. In bocca è una bella bolla fine e cremosa, potente, elegante e raffinata.
  • Burrata di Andria: grazie allo Champagne, questa specialità della Murgia pugliese, diventa un eccellente dessert.
    Champagne Veuve Clicquot Demisec: uno Champagne che rappresenta un omaggio all'antica tradizione della Maison che qui propone una interessante versione demi-sec, dolce e setosa ottenuta dall'assemblaggio di ben 50 cru differenti. L'uvaggio è di 40 - 45% di Pinot Noir, il 30 - 35% di Meunier e  20 - 25% di Chardonnay. I vini sono conservati, singolarmente, in botte. Un procedimento che permette di avere uno spumante caratterizzato da una incredibile armonia aromatica. Al naso si sentono aromi di frutti tropicali e canditi, con accenni di pane tostato e di brioche si uniscono ad una piacevole intensità aromatica e setosità.

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Alberto Lupini


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