Brescia e Bergamo celebrano il passato con il dolce longobardo "I Desideri"
Per celebrare i 10 anni dal riconoscimento Unesco del passato medievale delle città e l'investitura a capitali della cultura per il 2023, il Consorzio pasticceri artigiani ha realizzato una nuova ricetta
I biscotti ci sono, presto arriverà anche il dolce. Brescia e Bergamo si stanno attrezzando (e organizzando) in vista del 2023, quando le due città diventeranno capitali italiane della Cultura. Al dolce ''comune'' ci sta pensando il re dei pasticceri, Iginio Massari su richiesta dei due enti locali. Intanto a Brescia ha già preso forma e sostanza l’idea di un “dolce longobardo” per celebrare il decennale del riconoscimento Unesco (arrivato nel 2011) del sito seriale “Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”.
Un dolce che unisce storia e gastronomia
L'idea è stata condivisa con il Consorzio pasticceri artigiani,che ha pensato di legare storia e gastronomia, elaborando una ricetta che utilizzi prodotti presenti nelle abitudini alimentari dei Longobardi. L'antico popolo per i dolci utilizzava spesso frutta secca spontanea (castagne, noci, nocciole), perché costituiva un'importante fonte energetica. Nascono così “I Desideri”, biscotti dal delicato impasto che unisce buon burro, uova, zucchero, aromi e farina di castagne che, oggi come allora, garantisce un importante apporto nutritivo, oltre che un profumo caratteristico, sapientemente controbilanciato dall’aggiunta di sale.
Omaggio a Desiderio, l'ultimo re longobardo
I biscotti riprendono il nome dall'ultimo re longobardo, Desiderio, che è stato declinato al plurale per essere utilizzato in una finzione narrativa, nella quale “I Desideri” diventano un omaggio speciale dedicato dal Re alla Regina Ansa, sua amata sposa. L'appuntamento con ''I Desideri'' è previsto per il 12 dicembre al Museo di Santa Giulia, alla vigilia di Santa Lucia, la santa tanto amata e celebrata dai bergamaschi e dai bresciani.
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Alberto Lupini