La sostenibilità secondo Agugiaro&Figna Molini. Un bosco per il territorio
Costituito da quasi15mila tra alberi, arbusti, essenze officinali e circa 2mila pioppi su 13 ettari, sarà in grado di fissare fino a 220mila kg di CO2/anno, così da compensare le emissioni totali degli impianti aziendali
12 dicembre 2020 | 19:38
Una vocazione aziendale e un patto con l’ambiente per restituire alla natura scelte innovative e concrete a favore di tutti. Questo l’obiettivo alla base del nuovo progetto di Agugiaro&Figna Molini. Un progetto di riqualificazione ideato dall’azienda molitoria che, insieme agli atenei del Cinsa-Consorzio interuniversitario nazionale per le scienze ambientali, ha deciso di realizzare per sostenere il territorio e la sua biodiversità.
Tutto questo si traduce in un bosco di nuova piantumazione: circa 10 ettari a bosco e 3 a pioppeto adiacente lo stabilimento di Collecchio (Pr). Il Bosco del Molino vedrà la luce e darà respiro al territorio entro novembre 2021. Il bosco, costituito da quasi 15mila tra alberi, arbusti, essenze officinali e circa 2mila pioppi sarà in grado di fissare fino a 220mila kg di CO2/anno, così da compensare le emissioni totali degli impianti dell’azienda nello svolgimento delle attività di trasformazione del grano.
«La nostra azienda crede fortemente in questo importante e concreto progetto di riqualificazione ambientale - spiega Alberto Figna, presidente di Agugiaro&Figna Molini – Un progetto che conferma più che mai la nostra vocazione aziendale verso scelte a favore dell’ambiente. Sostenibilità e salvaguardia della biodiversità rappresentano per noi i valori fondamentali del nostro modo di fare impresa. Per il processo produttivo utilizziamo infatti energie 100% rinnovabili. A noi come azienda piace fare la differenza: così come acqua e sole fanno crescere il nostro grano e ci danno l’energia per trasformarlo in farina, un prodotto di rispetto nasce in un ambiente di rispetto e per questo abbiamo sottoscritto un codice etico per la tutela del lavoratore».
«La piantumazione di questo nuovo bosco - puntualizza Rosanna Figna, direttrice dei lavori del porgetto Bosco del Molino - permetterà di compensare la CO2 prodotta dalle attività produttive e di trasporto merci dello stabilimento e restituirà alla natura una nicchia di biosfera che sarà dimora di diversità di animali e specie vegetali e permetterà ai frequentatori e visitatori di immergersi in un’atmosfera più pulita e in un ambiente di grande serenità. Dare vita a un bosco significa anche fare un patto a lunga scadenza con la terra, promettendole che non verrà cementificata per molti anni. Nell’immaginario di tutti noi il bosco è il luogo magico per eccellenza, teatro di tutte le fiabe. C’è però un ulteriore aspetto che l’azienda ha voluto considerare e prendere a modello, ovvero la cooperazione che c’è in un bosco. La simbiosi tra batteri e funghi e piante e le radici in simbiosi con i batteri e i licheni sono in grado di ripulire l’ambiente anche da benzene, formaldeide e toluene. Il nuovo bosco aziendale vuole essere quindi un esempio e un simbolo di come sia importante la cooperazione per il bene comune».
Per informazioni: www.agugiarofigna.com
Il bosco di Agugiaro & Figna Molini darà respiro al territorio entro il mese di novembre 2021
Tutto questo si traduce in un bosco di nuova piantumazione: circa 10 ettari a bosco e 3 a pioppeto adiacente lo stabilimento di Collecchio (Pr). Il Bosco del Molino vedrà la luce e darà respiro al territorio entro novembre 2021. Il bosco, costituito da quasi 15mila tra alberi, arbusti, essenze officinali e circa 2mila pioppi sarà in grado di fissare fino a 220mila kg di CO2/anno, così da compensare le emissioni totali degli impianti dell’azienda nello svolgimento delle attività di trasformazione del grano.
«La nostra azienda crede fortemente in questo importante e concreto progetto di riqualificazione ambientale - spiega Alberto Figna, presidente di Agugiaro&Figna Molini – Un progetto che conferma più che mai la nostra vocazione aziendale verso scelte a favore dell’ambiente. Sostenibilità e salvaguardia della biodiversità rappresentano per noi i valori fondamentali del nostro modo di fare impresa. Per il processo produttivo utilizziamo infatti energie 100% rinnovabili. A noi come azienda piace fare la differenza: così come acqua e sole fanno crescere il nostro grano e ci danno l’energia per trasformarlo in farina, un prodotto di rispetto nasce in un ambiente di rispetto e per questo abbiamo sottoscritto un codice etico per la tutela del lavoratore».
«La piantumazione di questo nuovo bosco - puntualizza Rosanna Figna, direttrice dei lavori del porgetto Bosco del Molino - permetterà di compensare la CO2 prodotta dalle attività produttive e di trasporto merci dello stabilimento e restituirà alla natura una nicchia di biosfera che sarà dimora di diversità di animali e specie vegetali e permetterà ai frequentatori e visitatori di immergersi in un’atmosfera più pulita e in un ambiente di grande serenità. Dare vita a un bosco significa anche fare un patto a lunga scadenza con la terra, promettendole che non verrà cementificata per molti anni. Nell’immaginario di tutti noi il bosco è il luogo magico per eccellenza, teatro di tutte le fiabe. C’è però un ulteriore aspetto che l’azienda ha voluto considerare e prendere a modello, ovvero la cooperazione che c’è in un bosco. La simbiosi tra batteri e funghi e piante e le radici in simbiosi con i batteri e i licheni sono in grado di ripulire l’ambiente anche da benzene, formaldeide e toluene. Il nuovo bosco aziendale vuole essere quindi un esempio e un simbolo di come sia importante la cooperazione per il bene comune».
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Alberto Lupini
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