Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
domenica 28 luglio 2024 | aggiornato alle 00:43| 106746 articoli in archivio

Gusto in tavola

Lo Spiedo di Natale a Villa Franciacorta, un abbinamento del territorio

Bollicine a tutto pasto e tradizione in tavola: la cantina franciacortina racconta il suo legame con il territorio abbinando i suoi Bokè Noir e Curtefranca Rosso Doc al piatto tipico del bresciano

20 dicembre 2021 | 12:49

La Famiglia Bianchi Pizziol ama condividere il Natale nella propria dimora: Villa Franciacorta apre le porte ai più cari e affezionati amici di sempre, per lo Spiedo di Natale. «Una tradizione che, nata 40 anni orsono, oggi vogliamo portare avanti in memoria di mio padre, cacciatore e grande cultore del Vero Spiedo Bresciano», annuncia Roberta Bianchi, titolare dell’azienda. A curare l’intera preparazione Emilio Zanola della Trattoria Castello di Serle, in provincia di Brescia, famoso per essere uno dei migliori esponenti nella preparazione di questo storico piatto, proposto secondo la tradizione.

I volti di Villa Franciacorta - foto: Canio Romaniello

I volti di Villa Franciacorta - foto: Canio Romaniello

L'arte dello Spiedo e il legame di Villa Franciacorta col territorio

Lo Spiedo è un’arte, un sistema di cottura della carne antichissimo che richiede regole ferree; la preparazione dura circa 6 ore, ma il sapore unico è dato dagli uccellini, intervallati alle carni e insaporiti con burro e foglie di salvia. D’obbligo come accompagnamento del piatto la polenta, arricchita dall’intingolo ottenuto durante la cottura dello Spiedo.

Emilio Zanola e lo Spiedo

Emilio Zanola e lo Spiedo


La corretta proposta dell’autentico Spiedo Bresciano, fra le mura dell’antico borgo, è una ulteriore conferma del forte e solido legame fra Villa Franciacorta e il proprio territorio: legame strettissimo, che si è rivelato una volta di più come veicolo di cultura enogastronomica di valorizzazione dell’identità territoriale e strumento di comunicazione efficace e vincente.

Bollicine franciacortine, un vino a tutto pasto

Lo Spiedo di Natale quest’anno ha inoltre rappresentato un’occasione per scoprire un abbinamento insolito ed anticonvenzionale che segue la tradizione da sempre di Casa Villa di proporre il consumo del Franciacorta come vino a tutto pasto. La proposta, che vuole provocare e perché no stupire gli ospiti, è stata quella di sposare il Bokè Noir, Franciacorta Rosé Pas Dosé millesimato 2015, con il piatto iconico della tradizione bresciana.

Boké Noir - foto: Canio Romaniello

Boké Noir - foto: Canio Romaniello


Corpo, struttura e nerbo conferiti dalla purezza di Pinot Nero rappresentano le basi per creare una bollicina di rara esuberanza ed affascinante carattere. Un’emozione da sposare a primi e secondi piatti, non solo di pesce ma anche con i più classici prodotti della terra.

«Essere viticoltori e produttori oggi significa sapersi confrontare non solo con la terra, prima fonte indispensabile che va rispettata in ogni fase della produzione, ma anche con il mercato attuale, sempre più esigente ed in continuo fermento. È con questa filosofia che cerchiamo di riscoprirci costantemente perseguendo la ricerca dell’eccellenza», dichiara Paolo Pizziol, direttore della cantina.

Il Curtefranca Doc Rosso, un rosso di grande spessore

Curtefranca Doc Rosso - foto: Canio Romaniello

Curtefranca Doc Rosso - foto: Canio Romaniello

Villa Franciacorta non dimentica però la tradizione, proponendo per la giornata anche un rosso di grande spessore. Ad affiancare le bollicine rosé l’annata 2015 della selezione Gradoni Curtefranca Doc Rosso, un taglio bordolese prodotto solo nelle migliori annate che dopo un lento passaggio in barrique e un affinamento prolungato in bottiglia esprime intense note di frutta rossa matura, spezie e cuoio. In bocca è intenso e avvolgente regalando una piacevole persistenza capace di riflettere le sensazioni promesse al naso.

 



«Fa sempre molto piacere sentire elogiate le bollicine Franciacorta, ma credo sia importante dimostrare che la nostra Terra sa darci anche delle eccellenti uve per la produzione di rossi di elevato profilo sensoriale, che affiancate ai moderni sistemi di produzione regalano dei risultati unici - commenta Roberta, convinta della ricchezza e delle potenzialità dei cru di proprietà - È forse questo il manifesto della più ampia dimostrazione di come possano convivere all’interno di una stessa azienda due tipologie di prodotto apparentemente diverse ma accomunate dalla stessa matrice: il grande terroir».

Il Natale di Villa Franciacorta - foto: Canio Romaniello
Villa Franciacorta d'inverno
Villa Franciacorta
I vigneti franciacortini d'inverno

 

Villa Franciacorta
località Villa 12 - 25040 Monticelli Brusati (Bs)
Tel 030 652329
www.villafranciacorta.it

 

© Riproduzione riservata