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Bollicine

Comte de Montaigne dalla parte dell’ambiente

La Cuvée di Champagne de Prestige dell’Aube riconferma il suo impegno a favore dell’ecosostenibilità: ridotte emissioni di anidride carbonica e gestione “green” dei vitigni

10 dicembre 2021 | 13:01

Stéphane Revol, il titolare di Comte de Montaigne, Cuvée di Champagne de Prestige dell’Aube, ha fatto dell’ecosostenibilità uno stile di vita, che declina ogni giorno nella filosofia della sua Maison. I terreni, i vitigni, le cantine e la produzione, sono luoghi e attività “environmental friendly”, nei quali tradizione e innovazione si incontrano nel segno del rispetto per l’ambiente. In particolare, il terroir della Côte des Bar, inteso come microclima e insieme di caratteristiche minerali del terreno, è uno dei tratti distintivi della Maison, che se ne prende cura con dedizione e amore per preservarne il naturale equilibrio e la composizione chimico-fisica.

Comte de Montaigne dalla parte dell’ambiente

«Il nostro obiettivo è produrre vini in piena armonia con l’habitat naturale che ci circonda, per dare vita a Cuvée di qualità assoluta, che racchiudano le caratteristiche più autentiche del territorio dell’Aube», spiega con soddisfazione Stéphane Revol. «L’impegno per la tutela del nostro terroir nasce dalla volontà di consegnare, alle generazioni future suoli non contaminati e in grado di produrre senza alcun supporto chimico uve di eccellenza».

Stéphane Revol Comte de Montaigne dalla parte dell’ambiente

Stéphane Revol

 

Best practice ecosostenibili

La Corporate Social Responsibility è al centro del Dna di valori e principi che ispirano il processo produttivo di Comte de Montaigne e si traduce in alcune importanti best practice che riducono al minimo gli effetti nocivi della vinificazione sull’eco-sistema circostante. Ad esempio:

  1. Nutrizione e difesa della vite: il disciplinare della Maison include fino a un massimo di tre trattamenti annuali della vigna, che vengono effettuati solo in caso di malattie delle piante e mai in via preventiva.
  2. Gestione e lavorazione del suolo: finalizzati all’aumento del contenuto di sostanza organica e quindi alla riduzione di CO2 emessa in atmosfera.
  3. Gestione dell’acqua di irrigazione: corretto momento di intervento e volume di acqua utilizzato, frequenza di intervento, sono tutti aspetti importanti in un’ottica di riduzione dell’uso dell’acqua ma allo stesso tempo dei potenziali stress per la pianta.
  4. Niente Gas a protezione dei vitigni: per contrastare gli effetti nocivi del gelo sui vitigni, la Maison non usa Gas per scaldare la vigna, ma semplice acqua, che avendo una temperatura di congelamento di zero gradi, viene irrorata sulle gemme, che altrimenti gelerebbero a meno 2 gradi, per proteggerle.
  5. Un ciclo produttivo a ridotte emissioni di CO2: alla prima fermentazione del mosto a temperatura controllata segue la fermentazione in bottiglia detta presa di spuma, che azzera, o quasi, l’emissione di CO2 nell’atmosfera.

Ma non solo. Anche la scelta degli imballaggi e delle confezioni è sempre più “green”.

Nel 2022 Comte de Montaigne celebrerà l’origine genealogica di tutti gli Champagne e la storia dell’azienda con il suo Vintage chiamato Généalogie, una selezione dei Millesimati delle sue migliori vendemmie degli ultimi decenni. Bottiglie uniche e per questo numerate una ad una, racchiuse in scatole rigorosamente in legno, dedicate ai veri intenditori che nella propria cantina vogliono solo collezioni Premium.

 

 

Comte de Montaigne Italia
via Molino delle Armi 7 - 20123 Milano
Tel 02 84928976
www.comtedemontaigne.com

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